skin

Ippodromo La Maura, Verdon Wf sbaraglia tutti nel Premio Le Touquet

06 giugno 2020 - 07:54

Nelle corse del 5 giugno all’ippodromo Snai La Maura di Milano spicca l'affermazione di Verdon Wf nel Premio Le Touquet. Domenica si torna in pista a San Siro.

Scritto da Redazione

All’ippodromo Snai La Maura di Milano, ieri, 5 giugno, consueto appuntamento del venerdì con le corse al trotto che ha visto in primo piano il Premio Le Touquet, una prova sui 1650 metri con partenza tra i nastri per cavalli di cat. C/E, con i partecipanti tutti alla pari vista l’assenza di soggetti di migliore categoria. A conferma della ritrovata efficienza sotto il training di Alessandro Gocciadoro, Verdon Wf ha dominato come da previsioni la prova: veloce come già nelle precedenti esperienze tra i nastri, il portacolori di Luigi Colombo ha gestito tatticamente la corsa sin dal primo metro, con una prima parte di gara tranquilla cui ha fatto seguito una chiusa super (28 e 28.1 gli ultimi due quarti, media finale di 1.14.1) mostrando di sprizzare salute da tutti i pori. Incollata alla scia del vincitore, ha corso benissimo Velina Vald tenendo il contatto sino in fondo e addirittura tentando l’agguato in retta, che però il vincitore ha eluso con una certa disinvoltura.


Non è stata invece altrettanto brillante Zarzamora, che ha perso contatto dai primi due al mezzo giro finale e a metà retta è sbottata di galoppo gettando al vento un ormai sicuro terzo posto: Unuk Bi ha ringraziato e incassato la terza moneta. A lvia aveva sbagliato Uramaki Lux nel tentativo di sistemarsi in scia a Verdon Wf.


Da bravo “soldatino”, Upho ha regalato l’ennesimo successo al proprietario Marco Scarton nel Premio Lelia del Ronco, la “reclamare” sui 2250 metri per cavalli di 5 anni con i gentlemen in sediolo che ha dato il “là” al pomeriggio: l’allievo di Matteo Restelli ha mosso nell’ultimo giro avvicinando Zarina di Mira per sopravanzarla chiaramente già al termine dell’ultima curva e allungare disinvolto verso il traguardo, tagliato a media di 1.16.4. Tacabanda Fi ne ha seguito le mosse all’esterno e ha colto la piazza d’onore. Pur libera di graduare (primo km in 1.19.8) Zarina Di Mira non ha avuto argomenti sull’avanzata del vincitore: evidentemente i 2250 metri a La Maura sono un “viaggio” troppo impegnativo per lei. Zenone Rl, secondo in corda, è calato ai 400 finali, Ravel Ek pur senza sbagliare ha perso contatto dai primi nel mezzo giro finale, Vesla Run si era estromessa in avvio.
Nel Premio Zuel Dra erano di scena le femmine di 4 anni sui 1650 metri. L’errore dietro l’autostart della veloce Antelope Gar ha cambiato radicalmente il previsto canovaccio tattico: ne ha approfittato prontamente l’outsider Antares Three, con un ispirato Luca Schettino, che ha preso il comando senza colpo ferire, si è potuto permettere un primo km in 1.17.7 e dopo la “melina” ha resistito agli assalti delle rivali svettando a media di 1.15.7. Avrilvingtun Cam è finita forte in retta dopo essere apparsa in difficoltà sull’ultima curva e ha rimontato l’appostata Anguria Jet per il secondo posto. Anastasia, al rientro dopo qualche inconveniente fisico, ha corso in maniera prudente così come dichiarato nel pre-corsa da Alessandro Gocciadoro: la portacolori della Sant’Andrea ha provato la terza ruota sull’ultima curva ma all’ingresso in retta, nel momento del massimo sforzo, ha confuso l’andatura.
Aton delle Badie ha confermato una brillante sgambatura di inizio pomeriggio imponendosi nel Premio Polanski Park, altra prova sui 1650 metri per cavalli di 4 anni: con Roberto Andreghetti in sediolo, l’allievo di Erik Bondo è andato in pressing sulla battistrada Angus An per passare sull’errore della rivale (quando sembrava già prevalente) difendendosi nell’arrivo lento dall’appostata Abu Dhabi Gar, non troppo incisiva in retta nonostante schema favorevole. Terzo posto per Alonso, che era partito bene dalla seconda fila: l’atteso Aramis Bi ha sbagliato dopo 500 metri quando gravitava ai lati della battistrada Angus An.

Colpaccio di Beatrice Joy nel Premio Ladylove Lobell: alla terza uscita, l’allieva di Gaetano Carro ha centrato la prima vittoria della carriera con un netto progresso rispetto alle precedenti uscite. Ha sorpreso in particolare la modalità con cui si è imposta, spostando dopo 600 metri sulla battistrada Briseide Sl, mettendo a sedere la rivale con un parziale deciso sul penultimo rettilineo (29.4) al termine del quale è passata per distendersi sicura verso la meta, al record di 1.15.5.
Un bravo a Luca Schettino, autore di un doppio con due cavalli a grossa quota. Bellatrix Club dopo essere progredita per varchi ha inscenato un buon finale recuperando sulla vincitrice quando però i giochi erano fatti: Briseide Sl in retta si è fermata drasticamente, battuta anche dall’atteso deb Besame Mucho (passo monocorde) e da Bona Ve.
Nel Premio Ottawa Park, l’altra prova per i cavalli di 3 anni, l’interessante Brivio D’Elite ha replicato la vittoria di Padova a febbraio e il recente successo alla ricomparsa centrando la terza vittoria consecutiva.
Ieri con Pippo Gubellini in veste di “catch-driver”, l’allievo di Walter Zanetti è andato subito davanti dettando ritmo brillante (600 in 43.5, km in 1.14.4, seguito dalle sole Black Beauty Key e Bessie di Poggio: quest’ultima all’ingresso in retta si è gettata di galoppo, così il discorso vittoria è rimasto un affare a due con il battistrada che, ben sostenuto al suo interprete, si è difeso sino in fondo, abbassando ancora il proprio personale a 1.14 secchi. Black Beauty Key nell’ultimo disperato assalto ha confuso l’andatura in zona traguardo perdendo così il secondo posto, andato a Baltimora Lux, lontanissima dopo l’errore iniziale. Al via aveva sbagliato anche Borg Grif.
Missione compiuta per Severino nel Premio Tuder Park, la prova per anziani di cat. G sui 1650 metri: tutto facile per il favorito di Cristian Rizzo affidato a Peppe Ruocco, passato al condurre dopo 500 metri su Ranuncolo Jet e poi a bersaglio senza alcun patema, a media di 1.14.7. Ranuncolo Jet ha sfruttato la posizione per conquistare un chiaro secondo posto, Renoir Grad ha superato la calante Zunbave e ha chiuso terzo. Da rivedere la novità Wizzard, subito in errore.
 
 
DOMENICA A SAN SIRO CON I PREMI AMBROSIANO, CERTOSA, BEREGUARDO E MEZZANOTTE -  Chiusura di settimana importante all’ippodromo Snai San Siro con una domenica di alto spessore tecnico costruita su otto prove a partire dalle ore 13:55 sempre a “porte chiuse”.
Apertura con le femmine anziane impegnate in un handicap di buona categoria sul miglio allungato di pista grande. Il grosso punto interrogativo per tutte è la forma, con la sola Its A Good Deal che può mettere sul piatto una buona apparizione recente e che merita pertanto rispetto nel suo tentativo in alto, ma con la scelta finale che premia Mandorla, che aveva chiuso in netta fase ascendente la scorsa stagione e che troverà il terreno gradito. My Grey Hope dovrebbe correre in progresso e va tenuta in seria considerazione.
Si entra immediatamente nel vivo del pomeriggio con il Bereguardo, listed sul miglio di pista grande per i 4 anni ed oltre in vista del Vittadini. Campo ristretto ai minimi termini e totalmente autoctono, nobilitato dalla presenza del miglior anziano italiano, Out of time, attesissimo in questo rientro e punto di riferimento della contesa quanto mai logico. L’unico dubbio è di ordine tattico visto il campo ridotto, con Beautiful Vintage che può essere il più pronto a cogliere eventuali passi falsi da parte del favorito.
Tocca ai velocisti impegnati nel Certosa, tradizionale listed per i velocisti di 3 anni ed oltre sulla distanza minima. Dopo la straripante affermazione nella condizionata di preparazione non si può andare contro The conqueror, che questa volta non può fallire l’appuntamento, al di là della distanza più corta e del terreno diverso che non dovrebbero dargli alcun fastidio. La rivale dichiarata sarà là femmine Buonasera, anche lei ricomparsa molto bene e servita a dovere sullo sprint puro, anche se è bene non sottovalutare Trust You, che pare chiuso sulla carta, ma il cui finale ficcante gli ha talvolta consentito prestazioni sopra le righe.
Ci si prende una corsa di pausa tecnica con questa reclamare sui caratteristici 1.400 mt in dirittura per i giovani di 3 anni. Prima citazione d’obbligo per Val Badia, che si presenta da un successo di inizio marzo in un handicap di buona categoria che rappresenta il numero migliore che si può trovare in campo. Nerone è rientrato in maniera positiva in una categoria altrettanto valida su distanza corta e pertanto è atteso in miglioramento, con gli stessi Ginger E Fred e Sopran Chris che possono dire la loro. Attenzione anche all’importato Don’t Stop Dancing.
Ecco la corsa clou del convegno, l’Ambrosiano, gruppo 3 sul doppio chilometro per gli anziani, che da quest’anno è la preparazione per il Milano. Coraggiosa e assolutamente affascinante la scelta del team di Elisa again di optare per questo target contro i maschi invece del più comodo Mezzanotte, ma del resto che vuole pensare in grande questo sfide le deve accettare, ovviamente giustificate in pieno dal punto di vista tecnico. Lo stesso Brasilian Man ha scelto contro le previsioni provando ad allungare la distanza, mentre Thunderman e Presley non devono dimostrare niente a nessuno e faranno la loro parte.
È il turno delle femmine anziane, che possono contare sul Mezzanotte, che da questa stagione ha cambiato collocazione diventando il trial in vista del Giubileo. Arrivano due ospiti dalla Germania che già conosciamo e che non paiono dei mostri imbattibili, con Light My Fire da preferire, con nomination a questo punto convinta per Cima fire, che ha risolto in stile prepotente la prova di rodaggio per questo appuntamento. La distanza più lunga e il terreno diverso può alimentare le speranze di Agnes, deludente nella prova già citata ma perfettamente in grado di riabilitarsi, e un discorso più o meno simile lo si può applicare anche per Alienor. Da rivedere Lapulced’Acqua, che lo scorso anno ha avuto bisogno di un paio di corse prima di trovare il migliore assetto.
Tutto da vedere l’Handicap di Primavera, Handicap Principale di tipo C per i 4 anni ed oltre sui 1.800 mt di pista grande. Contesto caldissimo e di qualità, con tantissimi ed autorevoli candidati, tra i quali certamente c’è Giausar, su distanza corta rispetto al suo ideale ma con il terreno e il verosimile schema tirato che lo agevoleranno. Artistic Rifles e Siberius hanno corso molto bene in condizionata e fanno paura, esattamente come Siang, che ha risolto in bello stile un handicap di buon livello. Sun Devil è un altro che può dire la sua, ma, di fatto, sono tutti perfettamente in lizza.
Il bel pomeriggio domenicale di corse all’Ippodromo Snai San Siro si chiude con un handicap per i velocisti di tutte le età sulla distanza minima. Livello decisamente alto, con i primi quattro della perizia che non avrebbero sfigurato neppure nel Certosa, compreso Cracking art, che avrebbe gradito un furlong in più ma che è piaciuto molto nella condizionata di rientro. Intense Life e American Coffee saranno le insidie maggiori, con il resto della compagnia un mezzo gradino sotto ma senza che nessuno si sorprenderebbe più di tanto in caso di qualche inserimento.

Articoli correlati