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L'ultima riunione prima della pausa estiva all'ippodromo Snai La Maura Milano

01 luglio 2020 - 06:57

All'ippodromo Snai La Maura ultima riunione prima della pausa estiva: tra i protagonisti brilla Vaprio.

Scritto da Gt

 

All’Ippodromo Snai La Maura di Milano ultima riunione di corse per prima della pausa estiva. A dare l’arrivederci agli appassionati è stato proprio il centrale del pomeriggio, il Premio Lana del Rio, una prova sui 1650 metri per anziani di cat. B/C che prometteva spettacolo alla vigilia e ha pienamente mantenuto le promesse. Merito dei tre protagonisti più attesi, perfettamente calati nella parte: Zaccaria Bar ha giocato d’anticipo su Zarchicco Park sfilando in breve su Viola Trio e provando a far pesare il percorso esterno al rivale con un ritmo sollecito: il portacolori della scuderia Incolinx con Pippo Gubellini ha volato il primo km in 1.12.8 e almeno parzialmente ha centrato l’obiettivo, nel senso che Zarchicco Park ha faticato ad avvicinarlo e sull’ultima curva è apparso chiaro che le sue ambizioni di vittoria erano esaurite. Ma c’era però da fare i conti con Vaprio, l’altra pedina di Alessandro Gocciadoro: dopo avere sfruttato la scia del compagno di training, il cavallo guidato da Rene’ Legati è scattato in terza ruota ai 400 finali lanciandosi all’inseguimento del fuggitivo e in retta lo ha volato via, chiudendo vincitore a media di 1.11.2, nuovo personale a coronamento di un periodo di forma straordinario. Per il portacolori della Indal è il sesto successo consecutivo sulle piste italiane: in mezzo un quinto posto in Francia. Zaccaria Bar ci ha provato arrendendosi solo ad un rivale volante, Zarchicco Park ha coraggiosamente difeso il terzo posto da Viola Trio.

Nel pomeriggio non sono mancate altre prestazioni cronometriche altisonanti. L’altro squillo lo ha realizzato Adelante nel Premio Pace del Rio, l’invito sui 1650 metri per cavalli di 4 anni. Com’era prevedibile, esente da errori il portacolori di Renato Bruni ha fatto corsa per proprio conto dominando al nuovo record 1.11.4. Pregi e difetti del cavallo allenato e guidato da Alessandro Gocciadoro sono sotto gli occhi di tutti: motore eccezionale ma carattere ancora da plasmare, che soprattutto nella fase iniziale rischia di “tradirlo”. Il figlio di Ready Cash oggi non ha avuto ostacoli nel suo cammino e ne abbiamo ammirato solo le virtù. Gli avversari hanno partecipato ad un’altra corsa, con Alcarro Light che sfruttando l’ottima forma ha mantenuto il secondo posto conquistato al via su Azteco dei Greppi. Vincitore “virtuale” al debutto dopo errore visto che poi era stato squalificato per rottura prolungata dopo la revisione del filmato, Bacco del Ronco si è prontamente rifatto nel Premio Giordania Park mostrando tutto il suo potenziale. Cavallo molto interessante, l’allievo di Pippo Gubellini e Harri Rantanen, che è andato in testa e dopo metà gara in 1 minuto scarso ha pigiato sull’acceleratore volando la seconda metà gara in 57 secchi, media finale di 1.13 secchi, davvero un bell’andare considerato che era soltanto alla seconda corsa in carriera. Briseide Pal ha subito concesso strada al rivale e lo ha seguito a distanza conservando il secondo posto su Beautiful Power: in errore ai 500 finali Brio Gual, ritirato dopo una sgambatura poco convincente Boss Mede Sm.

Quarto nella divisione maschile dell’Elwood Medium con una prestazione notevole, Bepi Bi si presentava da netto favorito nel Premio Urbem D’Asolo, l’invito sui 2250 metri per cavalli di 3 anni. Il figlio di Donato Hanover gode della stima incondizionata del team e in particolare del patron Mauro Biasuzzi. Subito al comando potendosi permettere un primo km in 120, Bepi Bi ha fatto tutto facile: l’unico impegno è stato sulla puntata di Brezza du Kras ai 600 finali che lo ha costretto ad allungare, ma il rossoverde ha risposto bene e sull’errore della rivale è rimasto isolato in avanti e in retta si è potuto concedere una meritata passerella chiudendo comunque con un quarto conclusivo in 29.1, per la media finale di 1.15.7 sulla distanza. Boston Trio è rimasto secondo sull’errore dell’allieva di Gocciadoro e ha difeso nel finale il piazzamento dall’agguato di Brillant Ferm. La suite dei favoriti si è interrotta nel Premio Enea D’Asolo, la prova per cavalli di 5 e 6 anni sui 1650 metri: Zeus Lovers Treb è stato protagonista sino ai 1200 metri, guidando a gran ritmo (km in 1.11.4) con largo vantaggio sugli altri, ma all’imbocco dell’ultima curva il cavallo di Max Castaldo si è improvvisamente gettato di galoppo: si è ritrovato in vantaggio Zalabar Men, e l’allievo di Alessandro Fonte ha tenuto duro e ha resistito sino in fondo a Zorro Wind. Anche qui una media cronometrica importante, 1.12.5 (nuovo record) propiziata dallo sfortunato Zeus Lovers Treb. Schema a parte, non è sembrato nella miglior giornata Zorro Wind: terzo posto per Zaffiro Trio, visto che ZIllaz si era eliminata dopo 700 metri. Nel Premio Diorz, la prova per anziani di cat, E/G con i nastri valida come prova del Campionato Italiano Gentlemen, l’ha combinata grossa Diabolo Castelets: veloce nella giravolta, il cavallo di Cristian Rizzo guidato da Marco Castaldo è andato davanti e ha tirato via prendendo margine che sembrava ormai incolmabile quando in zona proibita si è gettato inaspettatamente di galoppo. Vittoria buttata al vento, o meglio regalata a Solista D’Esi e Alessandro Manfredi, lanciatisi sulle orme del battistrada ai 600 finali sorvolando il gruppo ma che ormai sembravano relegati al secondo posto prima del colpo di scena. Tinto del Nord non ha anticipato Solista, ne ha provato a seguire le orme ma nel finale è stato rimontato da Real Thing che ha così chiuso secondo.

Nel Premio Flush, la maiden sui 1650 metri per cavalli di 3 anni, Brief Wise As ha provato ad onorare il pronostico correndo al comando, completando metà corsa in 1.03 e poi allungando per rispondere al pressing di Bentley Ferm: in retta la femmina della Sant’Eusebio è calata e per Gocciadoro sembrava fatta ma proprio in zona traguardo è arrivato a giustiziarla Hugo D’Ecajeul. Trascurato al betting, il francese guidato e allenato da Andrea Bigliardi sembrava in crisi sul penultimo rettilineo, ma poi si è ripreso e ha prodotto le battute migliori in retta per svettare a media di 1.15.6. Terzo posto per Born To Run Tur con qualche recriminazione per aver trovato poco spazio in retta. Dopo aver fatto man bassa lunedì a Roma, Gocciadoro a Milano è tornato a medie quasi “umane” limitandosi ad un quadruplo da allenatore e a un bis da driver. L’altro successo in sulky è arrivato nel Premio Gallio con l’attesa Arma Wise As: in testa dopo 600 metri sulla compagna di training Altaseta del Pino, la figlia di Varenne e Gironda As ha completato il km in un tranquillo 1.14.6 e in retta ha controllato Acacia Ob Ferm protesa all’esterno, mentre per il terzo posto ha prevalso di misura Ambaraba Cc Gnafa. 

In categoria G, il decaduto Paco Rabanne ha ritrovato la vittoria siglando il Premio Ata Star L, sui 1650 metri: al rientro da febbraio, il cavallo di Pippo Gubellini (al raddoppio nel pomeriggio) ha conquistato subito il comando e ha tenuto buon ritmo mettendo in difficoltà l’attaccante Rufuli Lung: sull’ultima curva si è liberato della morsa del rivale per allungare sicuro verso il traguardo, tagliato a media di 1.14 a distanza di dodici mesi dall’ultimo successo. Con bella progressione finale Zia Pina Gnafa’ ha chiuso seconda su Rufuli Lung.

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