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Ippodromo Snai San Siro, Capivari ritorna al successo nel Premio Lainate

22 ottobre 2020 - 07:30

Capivari torna al successo all'ippodromo Snai San Siro di Milano centrando il Premio Lainate nel convegno di mercoledì, bis del jockey Fabio Branca nelle prove in piano.

Scritto da Redazione

All’ippodromo Snai San Siro di Milano mercoledì pomeriggio con un programma diviso fra ostacoli e corse in piano con sei prove di qualità.

La prova più interessante riservata ai saltatori è stata il Premio Lainate, tradizionale condizionata sui 4000 metri del percorso in steeple forte di presenze importanti come quelle di Quinze de La Rose (all’ultima uscita secondo dietro il due volte vincitore del Merano L’Estran) e della coppia della scuderia Aichner formata da Capivari e Martinstar. Proprio Quinze de La Rose ha provato a impostare il consueto percorso d’avanguardia, pungolato da Martinstar evidentemente votato alla causa di scuderia, cosicché la prova si è snodata su ritmi brillanti.

Già impreciso in un paio di salti, l’allievo di Zoenek Semenka è caduto rovinosamente sull’ultimo ostacolo della diagonale lunga: ne hanno fatto le spese anche Martinstar, costretto a rallentare e a fermare, e Quick Davier. Capivari è invece uscito indenne da questa fase caotica: il figlio di Yeats si è ritrovato in netto vantaggio e ha potuto percorrere in assoluta tranquillità l’ultimo tratto del percorso, con Jan Kratochvil attento affinché il suo allievo non commettesse errori sui rimanenti salti. Molto più indietro gli altri due “superstiti” si sono disputati la seconda moneta, con Annie Reilly che ha rimontato e battuto Let It Go Papa.
 
Interessante anche il Premio Celeste Citterio, la condizionata sui 3600 metri in siepi che poteva fungere da test di preparazione in vista della Gran Corsa Siepi di Milano. Imbattuto nelle tre uscite di quest’anno dopo avere chiuso il 2019 con un successo, Namoum ha portato a cinque la striscia di successi consecutivi facendo valere l’ottimo momento di condizione contro rivali di spessore: l’allievo di Raffaele Romano con in sella Alessio Pollioni, sulla diagonale breve ha allungato insieme al favorito Laldann, ha saltato meglio del rivale l’ultimo ostacolo acquisendo un minimo vantaggio che ha poi difeso con i denti sino in fondo. Laldann ha comandato le operazioni in coppia con l’alleato Piton des Neiges tentando l’allungo nel tratto finale ma si è dovuto arrendere.
È mancato invece l’atteso Live You Life, sempre nelle retrovie e poi in calo in retta: meglio l’altro allievo di Christian Troger, Mensch, che si è esibito in un bel finale centrando il terzo posto.
 
 
Dopo essersi tolto la qualifica di maiden all’ultima uscita, Ivo ha subito concesso il bis nel Premio Bullona, il discendente sui 3200 metri in siepi: l’allievo di Pavlina Bastova con in sella Jan Faltejsek è passato sulla piegata di fondo in coppia con Duke Is Back con il quale ha percorso la diagonale breve, in retta si è scrollato di dosso il rivale e ha allungato, arrivando un po’ provato ma ancora davanti ad un generoso Mushrae: il cavallo di Josef Vana senior aveva dettato il ritmo per gran parte del percorso, sull’allungo operato dal vincitore sembrava essere andato in crisi, ma è poi tornato sul passo al secondo posto arginando Capitoul, con Duke Is Back (provato) al quarto.
 
 
Delle tre prove in piano, le due più importanti sono state siglate da Fabio Branca. Il jockey di Dorgali ha prima colpito con Live On Stage nel Premio Criterium Ambrosiano, la ricca e ben frequentata condizionata sui 1000 metri per puledri di 2 anni: seguito al betting, il portacolori della scuderia Effevi è stato il più veloce all’apertura delle gabbie guadagnando testa e steccato ma ha dovuto impegnarsi a fondo per respingere l’attacco del debuttante Mikyphelps: quest’ultimo ai 100 finali ha pure dato l’impressione di poter prevalere, ma poi il puledro di Alduino Botti gli è rientrato chiudendo la partita.
Esordio comunque estremamente positivo per il cavallo di Franck Foresi (montato da Pierantonio Convertino) con Amir terzo vicino e gli altri più staccati.
 
 
Fabio Branca ha poi tirato fuori dal cilindro uno dei suo proverbiali percorsi d’avanguardia con falsa andatura portando al successo Zio Reginaldo nel Premio Unione Italiana Fantini, la condizionata sui 2000 metri in pista grande per cavalli di 3 anni e oltre. La prova si è risolta in una lunga volata di 500 metri: l’allievo di Alduino Botti l’ha affrontata da leader e in progressione ha tenuto a bada il tentativo di Kaiser Soze, rivelatosi il più pericoloso dei rivali: il portacolori della Zaro ha pure subito in due occasioni l’allargamento del rivale che ne ha disturbato la rincorsa (in maniera palese ai 150 finali) ma la giuria dopo aver visionato il filmato non ha reputato di dover modificare l’ordine di arrivo.
Schema a parte, hanno reso meno delle attese Siberius e Aurelius In Love, preceduti per il terzo posto da Lexington Quest.
 
 
Ha chiuso il pomeriggio il Premio Lacchiarella, l’handicap sui 1800 metri in pista media per cavalli di 3 anni e oltre: dopo che Criminal Grey e Katsumoto avevano animato la prima parte di gara, nella volata finale ad emergere è stato Harbour A Secret: con Silvano Mulas in sella, l’allievo di Cristiano Fais è passato all’interno ai 400 finali allungando in progressione e lasciando a 3 lunghezze Storm Shelter, con al terzo posto Magic Jazz, rientrato in maniera molto confortante dopo un serio inconveniente.

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