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Ippica Snai, Battistoni e Gelmini alle Oaks d'Italia e i risultati del weekend

07 giugno 2021 - 08:06

Il sottosegretario Mipaaf Battistoni e il ministro Gelmini (Affari regionali) ospiti all'ippodromo Snai San Siro, i risultati del weekend e le prossime corse. 

Scritto da Gt

Nella domenica "speciale" all'ippodromo Snai San Siro di Milano, con il clou del programma di corse nella 112^ edizione delle Oaks d'Italia, sono stati ospiti d'eccezione il sottosegretario del Mipaaf con delega all'ippica, Francesco Battistoni, e il ministro per gli Affari regionali e le autonomie, Maria Stella Gelmini.

Ha fatto gli onori di casa l'amministratore delegato di Snaitech, Fabio Schiavolin, che ha presentato il nuovo progetto dello "Stadio Equestre", in cui le specialità del galoppo, degli ostacoli, del trotto e dell'equitazione, si disputeranno dalla fine del 2022 in un unico impianto ippico, quello dell'attuale ippodromo Snai San Siro.

Gli ospiti hanno assistito al convegno di corse con grande entusiasmo ed ammirazione, soprattutto quando in pista è stato disputato il Premio Oaks d'Italia, prova di Gruppo II riservata alle femmine di 3 anni sulla distanza di 2200 metri sulla pista grande. E partiamo proprio dalla 112^ edizione delle Oaks d’Italia con Dario Vargiu, il jockey italiano più vincente tra quelli in attività, che centra il suo primo “derby rosa” con Eulaila. Alla vigilia era difficile pensare che riuscisse a sfatare il tabù proprio quest’anno, appena rientrato (a tempo record, tanta era la voglia di esserci) da un brutto infortunio e in sella a una cavalla come Eulalia che, pur arrivando imbattuta all’appuntamento, non figurava tra le più attese della vigilia. E, invece, la portacolori della Quafin si è dimostrata una cavalla superba, ben al di là delle linee che non suggerivano molto, e pure oltre la sfortuna che l’ha presa di mira quando era già dentro le gabbie, dove ha perso un ferro proprio nell’imminenza del via. Nella sua tattica d’avanguardia, l’allieva di Alduino e Stefano Botti ha trovato l’opposizione di Zelandia, e allora il suo interprete l’ha adeguata ai lati della rivale, tenendola larga per tranquillizzarla. In retta il Dario nazionale ci ha messo tutta l’energia accumulata in questi due mesi di pausa forzata: Eulalia è partita in pressing, è passata ai 400 finali e ha risposto sempre bene alle sollecitazioni svettando sul traguardo, accompagnata dall’urlo liberatorio del suo jockey e da quello del pubblico. Inutile sottolineare che la festa si è ripetuta anche al rientro al tondino. Il trionfo delle nostre portacolori è stato completato da Cima Star: la portacolori della famiglia Borsani si è impegnata a centro pista, ha lottato con grande coraggio svettando ad un meritatissimo secondo posto. La tedesca Anoush dalle retrovie è avanzata lungo lo steccato avvicinandosi gradualmente e sul palo ha beffato l’altra Grizzetti Sopran Basilea per il terzo posto, mentre è mancata l’inglese Invite, ben messa a centro gruppo ma incapace di cambiare azione a metà retta.
 
Ha regalato brividi anche la vittoria di Aria Importante nel Carlo Vittadini prova di Gruppo 3. L’impresa della portacolori della Blueberry era nell’aria, considerato cosa era stata capace di fare a 2 anni e ancora in occasione della splendida esibizione del Nogara ma il confronto contro gli anziani, su una distanza al limite rappresentava pur sempre un esame da far tremare le gambe. E invece Aria Imptorante se l’è meritata tutta, affrontando di petto l’impegno, spavalda al comando, per giunta dovendo ribattere all’attacco del favorito Potemkin a traguardo lontano: il tedesco è partito a testa bassa a inizio dirittura, pensando di potere liquidare in breve la battistrada, e invece ha sbattuto contro un muro di cemento armato, capace di reggere anche l’assalto di Pensiero D’Amore nei 200 finali: il portacolori della New Age si è avventato sulla femmina dando l’idea di poterne fare un sol boccone, ma la figlia di Twilight Son lo ha “cercato” allargando e poi con le unghie e i denti ha difeso il sogno salvando una testa sul traguardo. Un grande merito va dunque a Mario Sanna, che sta vivendo un momento di forma eccezionale e qui è stato bravissimo a centellinare le energie della sua allieva e poi ancora a trovare le risorse per difendersi sino in fondo. Fulminix, nel vivo sin dal via, ha concluso al terzo posto, mentre Potemkin ha concluso al quarto. Out of Time, Fayathaan e Badram hanno corso nelle retrovie e non sono riusciti a recuperare in retta. "Piccola ma ben fatta". La definizione di Stefano Botti descrive alla perfezione Lollipop Girl, splendida vincitrice del Premio Mario e Vittorio Crespi, la Listed per i 2 anni che rappresenta una importante tappa di avvicinamento al Primi Passi. Malgrado il fisico esile, la figlia di Dandy Man sa muovere bene le zampe, lo aveva già dimostrato a Roma seguendo la stimatissima Royal Ashirah nel Perrone, ma è anche cavalla molto fredda e professionale: oggi ha avvicinato la battistrada Listening dopo metà gara, ha sferrato l’attacco ai 300 finali sbarazzandosi della rivale e ha allungato ancora, sottraendosi chiaramente alle avversarie. Perfetto in sella “superman” Dario Vargiu, che ha così iniziato il suo pomeriggio di gloria raccogliendo i primi applausi. La favorita Daisy dei Grif ha un po’ faticato a trovare la destra libera ai 250 finali ma ha vinto la lotta per il secondo posto sull’ospite romana Little O’Kelly, con Listening al quarto, evidentemente non troppo a suo agio sui terreni così compatti. L’altra Listed del pomeriggio è stata le Royal Mares, sui 1600 metri in pista grande riservata alle femmine di 3 anni e oltre. Con una monta perfetta di Claudio Colombi, l’ospite Haven Park ha beffato tutte le più attese: il jockey labronico ha centellinato al meglio le energie dell’allieva di Agostino Affé (su distanza al limite attitudinale) trovando un bel varco lungo lo steccato che le ha permesso di avvicinarsi alle prime posizioni, poi ai 300 finali ha trovato un varco e ha piazzato lo scatto vincente risolvendo in bello stile la partita. L’altra ospite romana Chiaro di Luna ha risolto la volata per il secondo posto precedendo Dame de Coeur, finita bene alla distanza: la favorita Havana Love si è probabilmente “consumata” nel pressing sulla battistrada Mutamajezah, alla fine le energie le sono un po’ mancate e pur lottando ha concluso al quarto posto.
Alle sole femmine di 3 anni e oltre era riservato anche il Premio Diana, l’handicap sui 2000 metri in pista grande. Scherbatsky si presentava all’appuntamento ancora maiden e con una carriera italiana che dava l’idea di una cavalla ancora da inquadrare: l’allungamento della distanza dopo un tentativo poco brillante sul miglio si è rivelato una scelta azzeccatissima da parte del suo trainer Devis Grilli. La figlia di Raven’s Pass ha pure avuto non pochi problemi di “traffico” in retta, ma quando ha trovato il varco ai 200 finali ha prodotto un cambio di marcia notevole, sorvolando Moorland Spirit che ai 450 finali si era sbarazzata dalle battistrada Acerenza provando l’allungo. Bravo Silvano Mulas, che con caparbietà si è fatto largo e ha centrato un traguardo per lui importante, trattandosi della vittoria nr. 1000 della carriera. Complimenti. Moorland Spirit è stata battuta anche per il secondo posto da Cross The Line, con Jacaranda e Bunora de l’Alguer finite bene a centro pista. L’unico successo straniero del pomeriggio è arrivato nel Premio Lombardia, l’HP di classe A sui 2400 metri in pista grande valido come Tris/Quarté/Quinté, dove Northsea Star ha messo tutti d’accordo: ben sistemato nelle prime posizioni da Luca Maniezzi, l’allievo di Karoly Kerekes in retta ha mosso all’attacco di Angelthuder, che si era sbarazzato del battistrada Crebillon: il tedesco è passato ai 300 finali e ha allungato senza cedimenti, respingendo gli attacchi di Presidential Sweet e Siang, i più insidiosi. Più indietro Neileta ha colto il quarto posto mentre Dashing Knight di misura ha battuto Clarenzio Fan per l’ultimo posto valido per il Quinté.
 
ALL’IPPODROMO SNAI SAN SIRO I AM MAGNETIC SI CONFERMA NEL PREMIO SAN GIORGIO – All’Ippodromo Snai San Siro Galoppo di Milano vigilia di Oaks con un sabato di belle corse e, soprattutto, con il rientro di Dario Vargiu dopo l’infortunio che lo ha tenuto a bordo pista in questi ultimi mesi: il “grinta” ha fatto capolino al tondino all’ultima corsa, unico impegno di giornata, accolto dall’affetto del pubblico di cui è un un indiscusso beniamino. La vittoria non è arrivata, ma intanto era importante ritrovare la pista. La prova di cartello è stata il Premio San Giorgio, tradizionale condizionata sui 1200 metri in dirittura per cavalli di 3 anni che possono guardare al Bersaglio. Se serviva una conferma, la conferma è arrivata e in maniera perentoria: I Am Magnetic ha vinto, anzi stravinto la prova confermando di poter aspirare ad un posto di vertice tra i più promettenti velocisti nostrani: d’altronde la linea del Premio Iseo, che aveva visto il figlio di Mehmas precedere quel Collinsbay che poi ha sbancato il Tudini, parlava chiaro.
I Am Magnetic ha vinto da velocista fatto e finito: è partito forte conquistando il comando, ha gestito al meglio le energie nella prima parte di gara e poi ha allungato in progressione staccandosi con grande autorità dai rivali. Bravo Luca Maniezzi, perfetto in sella, e bravo chiaramente anche Diego Dettori, che dopo Wakanaka ha tirato fuori un altro soggetto con il quale sognare in grande. Dietro al vincitore prosegue la sua crescita Centuron: il cavallo di Devis Grilli migliora ad ogni corsa, oggi è terminato a oltre 3 lunghezze dal vincitore ma sempre ben avanti agli altri. Live On Stage è partito forte provando a tastare il polso al vincitore, ma già a metà corsa era richiesto pesantemente: ci si sarebbe aspettato un calo, e invece l’Effevi è rimasto in quota coraggiosamente chiudendo al terzo posto su Sopran Vesuvio, altro rientrante da lunga data e dunque da attendere in progresso alla prossima uscita. Sudato, ma meritato, il successo di Evil Weapon e Riccardo Belluco nel Premio intitolato a Stefano e Giorgio Sommariva, naturalmente riservato ai cavalieri e alle amazzoni: il cavallo di Federica Tomasini è andato subito davanti, ha ribattuto al tentativo di Sopran Fan e nel finale ha risposto colpo su colpo agli attacchi di Zar dei Grif, alla fine costretto ad adeguarsi al secondo posto davanti a Sopran Fan.
Arrivo a sorpresa nel Premio Menaggio, la “reclamare” sui 1200 metri in dirittura per i giovanissimi. Fanalino di coda nelle due precedenti uscite, Mayfair oggi ha mostrato tutto un altro volto: con Riccardo Iacopini in sella, la cavalla del team Gonnelli appena ha visto aprirsi il varco ai 200 finali, ha piazzato uno scatto che ha lasciato sul posto i rivali, primo fra tutti il favorito Holy Lands che ha comunque difeso il secondo posto sino in fondo, mentre Cioe è emerso in stretta foto sull’animatrice Yamka per il terzo. Nonostante la genealogia regale e la giubba importante, c’erano perplessità sul conto di Toronado Shadow: debuttare in una “reclamare”, per giunta affollata come è stato questo Premio Burago (sui 1800 metri in circolare) non è mai un segnale positivo, e difatti la figlia di Toronado e Danehil Shadow non ha trovato grandi attenzioni al betting. Invece, nelle mani di Claudio Colombi, la portacolori Blueberry allenata da Bruno Grizzetti si è dimostrata cavallina veloce e anche “professionale”, sistemandosi da subito nelle prime posizioni, piazzando lo spunto in retta per passare e difendere la lunghezza scarsa di vantaggio sino in fondo da Kata Dawn e da Winter Sensations. 
 
Arrivo a fruste alzate nel Premio Varaita, l’handicap di minima sui 1400 metri in pista circolare per cavalli di 3 anni e oltre. Le battute migliori le ha prodotte a centro pista Aspromonte, ben interpretato da Alessio Satta, dopo che uno scatenato Thousand Grands aveva assicurato alla gara un buon ritmo: il cavallo di Natalino Urracci è avanzato gradualmente in retta passando nell’ultimo furlong, mentre Borgatella lungo lo steccato è venuta a fare il secondo posto su Sharkattack, Soffio Al Cuore e Thousand Grands, tutti molto vicino sul traguardo. In chiusura di pomeriggio il Premio Maira, altro “handicappone” micidiale sui 1200 metri in pista dritta per cavalli di 3 anni valido come TQQ: la zampata vincente l’ha piazzata Sunshine Day, che aveva frequentazioni importanti ma nel periodo non era riuscita a mettersi in luce. Posizionata sui primi da Salvatore Sulas, la portacolori Effevi è scattata nell’ultimo furlong passando in vantaggio e ha resistito all’assalto di Mister B, molto incisivo nel finale dopo aver faticato a reperire il varco. Al largo dei due è terminato praticamente in linea You Make Me Shever davanti alla compagna di colori Secret Risk e al compagno di training The King Geremia che hanno completato il podio del Quinté.
 
ALL’IPPODROMO SNAI SESANA VORTICE D’AMORE VINCE IL PREMIO GENTILE. UN MINUTO DI SILENZIO PER DAMIANO BENEDETTI – All’Ippodromo Snai Sesana di Montecatini Terme sabato di corse con la prova di maggior dotazione, il Premio Gentile, riservata ai gentlemen chiamati a interpretare soggetti di cat. D/E sulla distanza del miglio. Con un perfetto Graziano Tacconi in cabina di regia, la vittoria non è sfuggita a Vortice D’Amore, uno dei più attesi della vigilia: l’allievo di Gennaro Casillo è stato lesto a rilevare al comando Noodles Bieffe anticipando Ranieri, ha retto il pressing del rivale e poi nel mezzo giro finale l’assalto più incisivo di Uganeo Jet: quest’ultimo ci ha provato con insistenza, ma Vortice D’Amore si è difeso bene bene sino in fondo imponendosi con merito a media di 1.13.9. Albachiara Dipa avanzando per varchi ha chiuso al terzo posto rimontando un coraggioso Ranieri, il quale più di così, visto lo schema contrario, non poteva fare.
 
Comodo percorso di testa di Brigitte nel Premio Glauco Jet, la reclamare a resa di metri per cavalli di 4 anni, che ha aperto il pomeriggio. La più lesta nella giravolta, la cavalla di Daniele Cuglini ha potuto gestire indisturbata i parziali acquisendo qualche lunghezza di vantaggio malgrado il ritmo non elevato: i rivali si sono rifatti sotto sull’ultima curva ma la figlia di Ganymede in retta è ripartita controllando a media di 1.17.4 il tentativo interno di Blancka, mentre la penalizzata Boa Vista Pax dopo risalita esterna non è stata capace di insistere in retta ed è stata rimontata per il terzo posto da Bahama dei Greppi. Prima vittoria in carriera per Chantal del Ronco: l’occasione l’ha offerta il Premio Gobaldo, una prova sul miglio per femmine di 3 anni che l’allieva di Felice Facci ha interpretato al comando praticamente dal via. La figlia di Daguet Rapide dopo aver completato un km tranquillo in 1.18.8 ha allungato sotto il pungolo di Cameroon As: le due si sono staccate in lotta, con la battistrada che si è difesa sino in fondo svettando a media di 1.16.8 sulla rivale di Lucio Becchetti. Più indietro Crisallen ha vinto la corsa per il terzo posto. Più veloce del solito al via, Amateur ha risolto da un capo all’altro il Premio Giocoforza, la prova sui 1640 metri per cavalli di cat. F. L’allievo di Romolo Ossani affidato a Daniele Cuglini (al secondo centro del pomeriggio) è rientrato con il favore della curva ai rivali mantenendo il comando ed è andato via sul passo: trottando la distanza a media di 1.14 non ha mai permesso ai rivali di avvicinarlo. Ulisse Grif ha provato a recuperare nell’ultimo giro, in retta ha allargato intralciando Ufo di Azzurra e così è stato retrocesso dal secondo al terzo posto a vantaggio del cavallo di Lucio Becchetti. Un Sioux dei Greppi estremamente determinato ha fatto suo il Premio Galingi, la prova sul miglio per anziani di cat. G. Con Andrea Baveresi in sediolo, il figlio di Equinox Bi ha speso per superare Alvin Op ma nei 600 finali ha trovato energie per tenere in rispetto il rivale, costretto ad adeguarsi al secondo posto. Media di 1.14.9 per il vincitore, mentre Allyson di Gaia avanzando per varchi ha chiuso al terzo salvandosi dal finale di Vania del Ronco, penalizzata da un percorso non facile facile.
 
Dopo le piazze d’onore ottenute con Cameroon As e Ufo di Azzurra, Lucio Becchetti ha centrato il bersaglio pieno nel Premio Giussano con Classic Pan: velocissimo allo stacco, il portacolori del signor Luigi Colasanti ha conquistato di pacca il comando e il successo se l’è meritato ribattendo ai 600 finali all’attacco di Crowning Kronos, scrollandosi di dosso la rivale in retta per svettare a media di 1.14.4. L’appostata Columbia ha tenuto il contatto chiudendo al terzo. Il convegno si è chiuso con la vittoria di Bagheera Gar nel Premio Graffiato, la prova sul miglio per cavalli di 4 anni: terza dal via, la cavalla di Holger Ehlert guidata da Davide Nuti ha mosso sulle tracce d Bella Caf, che al comando non si era risparmiata: Bagheera ha sopravanzato la rivale già in curva e in retta ha allungato per svettare chiaramente a media di 1.14, con Bella Caf ancora al secondo posto e più indietro Benur Risaia Trgf al terzo. Nel corso del convegno è stato osservato un minuto di silenzio per ricordare la figura di Damiano Benedetti, venuto a mancare nei giorni scorsi: apprezzato allenatore e guidatore toscano, Damiano insieme al fratello Roberto è stato protagonista sulle piste italiane vincendo anche corse di Gruppo.
 
LE PROSSIME CORSE - Il martedì di corse all’Ippodromo Snai La Maura Trotto di Milano è valido per la 34^ giornata stagionale e vede nel programma sette prove a partire dalle ore 14:30, anche se anticipate dalla Prova di Qualifica dei 2 anni (ore 14:15), mentre la Prova Autostart è dopo la 6^ corsa. Ma vediamo nel dettaglio corsa per corsa.

PRIMA CORSA – PREMIO QUELREGINA

La giornata si apre con una reclamare a 5.000 euro per anziani sui 2000 affidati ai Gentleman che abbiano ottenuto meno di venti successi in carriera. Ayrton Blg dovrebbe scivolare al comando su Ursus Tft, tattica che se riuscisse collocherebbe la femmina affidata a Graziano Reggiani in vetta al pronostico. Il citato Ursus, in pista anche domenica a Bologna, cercherà di ribaltare il pronostico sfruttando la maggior dimestichezza sulla distanza. Vita Breed, seppur più a suo agio negli handicap, non ha nulla da invidiare ai due ma dovrà far fronte ad un numero impegnativo. Sorpresa Zanial fresco del record di 1.13.5 sulla breve ottenuto venerdì sulla pista.

SECONDA CORSA – PREMIO ELREGINA

Equilibrata condizionata per 4 anni con i compagni di allenamento ma non di scuderia Burraio Op e Baldur in prima file per il successo. Burraio è il classico “panzer” non troppo rapido ma che una volta ingambato non ha problemi a costruirsi le corse in percussione. La forma è al top ed un eventuale strappo iniziale più o meno elevato ne aumenterebbe le possibilità. Baldur è un po’ più rapido allo stacco ed il mese scorso ne ha sfruttato l’azione per batterlo nel finale tattica che probabilmente cercherà di replicare. Bentley Ferm al meglio senza ferri suo assetto orami normale, è la candidata al comando e potendo esprimersi attorno al 1.57 resta in corsa per il successo. Anche Bondo Jet che con il successo in 1.12.6 e il piazzamento sui 2000 in 1.14.5 vanta i migliori record merita la massima attenzione. Baltimora Op e Birbone Gual sfrutteranno numero e eventi

TERZA CORSA – PREMIO TAKE CHANCES

Il solo Zeus Ek affidato all’allievo ed in pista anche lunedì ad Albenga, tenterà la fuga dai sette cavalli di categoria E affidati ai professionisti in questo handicap sulla breve. Zabul Fi complice stop, cambi di training e colori continua a scendere di categoria e visti i rivali odierni balza all’occhio pur con riserve. Ubi Jet compagno di allenamento del citato Zeus ma non di scuderia, cosa che vale per Arrow Wf, rapido nella giravolta e visto in ottima forma di recente sembra il più costante e prenota il podio. Vicoletto Breed ed i veloci nella giravolta Ticino e Renoir Grad puntano al marcatore

QUARTA CORSA – PREMIO MYSTIC PARK

Zelig Kronos dopo molto tempo ha ritrovato il successo lasciando una valida impressione e potrebbe venire a capo di questa corsa per anziani di categoria F sulla distanza dei 1650. Medita riscatto Ananas Jet che venerdì ha sbagliato a metà dell’ultima curva dopo un percorso allo scoperto sul piede del 1.12 costante. Angel Cash con due vittorie nelle ultime tre uscite ha ritrovato i motivi migliori ma rischia di partecipare ad una prima parte a ritmo elevato vista la presenza della freccia Vortice Op, dell’ardente Gioconda Ferm e dell’arroccato Zigolo Vlg.

QUINTA CORSA – PREMIO FEELING GREAT

Tre anni non vincitori di 7.000 euro in carriera con Coltwine di Casei in evidenza. L’allievo di Mauro Baroncini affidato come di consueto ad Andrea Farolfi che dopo una costante ascesa ha finalmente vinto la sua prima corsa in totale scioltezza alla media di 1.13.6. Caos Ll e Cordobes dopo essere giunti in linea a Modena hanno deluso alla successiva con il primo in errore e il secondo poco reattivo per essendosi espresso in 1.14. Entrambi tuttavia hanno i mezzi per riscattarsi e centrare il podio. Sorprese Caspian Play Font e Call Ek del Ronco.

SESTA CORSA – PREMIO SELF POSSESSED

Prova di centro una categoria D/E. Up Right Bi al rientro ed alla prima per il training di casa Gocciadoro si è imbattuto in Volnik du Kras che lo steso con un chilometro in 1.11 scarso ed un ulteriore 14 di paletto. Nel contesto è ipotizzabile che sfili e riesca a reggere l’urto di Vamorgea dei Rum e Seleniost. La prima non vince da gennaio ma nelle giornate giuste è in grado di confezionare percorsi all’esterno di primissimo livello. La femmina di Santo Mollo, è la più completa sapendo partire e anche costruire ma visto il numero al largo dovrà inventarsi qualcosa. Allocco Jet grazie alla rapidità punta ad una piazza, ripetendo lo schema dell’ultima grazie al quale ha allungato la striscia positiva ottenendo il record di 1.12.7.

SETTIMA CORSA – PREMIO KATIE ALMAHURST

Si chiude il convegno con un’affollata non vincitori di 2.000 euro per tre anni. Cinderella Jet ha vinto al debutto sempre con il numero al largo dopo percorso esterno con la faccia di chi abbia ancora benzina ma debba comunque migliore a livello di andatura e meccanica. Avversario dichiarato Calibano Ferm nuovamente confinato in seconda fila ma capace nella breve esperienza di mostrare discreta gamba. Cooper Gv e Cloe Jet puntano al marcatore mentre incuriosisce Carmen Ramirez che è veloce ma per una ragione o l’altra non riesce ad evitare l’errore.

 

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