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Ippodromi Snai di Milano e Montecatini, tutto il weekend di gare

21 giugno 2021 - 07:31

Tante corse affollate e incertissime agli ippodromi Snai di San Sino e La Maura e al Sesana di Montecatini.  

Scritto da Redazione GiocoNews

 

All'Ippodromo Snai San Siro Galoppo di Milano una 36^ giornata di corse
"micidiali". Un sabato con corse affollate ed incertissime, con un paio di handicap di tradizione per la pista milanese e le due finali del circuito San Siro a comporre un programma complicatissimo, da mettere a dura prova l'abilità degli appassionati più scafati ed esperti.

Third time lucky, come dicono gli inglesi: alla terza uscita della carriera, Some Respect ha trovato la prima vittoria imponendosi con grande autorità nel Premio Stresa, la maiden sui 1400 metri in pista media per i giovanissimi che ha aperto il pomeriggio. Subito davanti, ben cadenzato da Fabio Branca, l'allievo di Bruno Grizzetti ha allungato a traguardo lontano staccandosi dai rivali e si è permesso il lusso di rallentare nei
metri finali. Promettente il debutto di Caron Dimonio, che non ha saputo replicare all'allungo del vincitore ma ha difeso il secondo posto precedendo Night Hero e Like Cotai, terminati vicini in lotta per il terzo posto.

Ci ha messo di più (nove corse) Il Ginodellecacce, ma anche per lui l'attesa prima vittoria è finalmente arrivata nel Premio Trecate, l'handicap di minima sui 1700 metri in pista media per cavalli di 3 anni: con Dario Vargiu in sella per il training di Aldo Tavazzani, il portacolori di Nicola Casati in barba ai 65 chili ha
capitalizzato al meglio il buon numero di steccato per guadagnare subito il comando, in retta ha lanciato la volata lunga e ha fatto valere il suo passo senza mai flettere. Dal gruppo è uscito bene Sopran Ares, che dopo aver provato ad avvicinare il rivale si è dovuto adeguare al secondo posto. Più indietro Beautiful Lioness (giocata) ha preceduto Gerolamo per il terzo posto.

Il Dario Nazionale ha concesso il bis nella Finale del San Siro Classic, sui 2000 metri in pista media in sella a King Winker, che aveva strappato il pass per questa prova attraverso l'eliminatoria di Firenze: netta l'affermazione del cavallo di Silvia Casati, che si è avvicinato ai primi temporeggiando in scia a Total Euphoria e nell'ultimo furlong ha fatto un sol boccone del rivale, alla fine prevalente per il secondo posto su Clean
Sweep. Per il cavallo di Devis Grilli sesta piazza d'onore consecutiva (quasi un record) con una evidente idiosincrasia alla vittoria. Rocolett ha chiuso al quarto posto, La Grande Assente aveva disarcionato il suo interprete all'apertura delle gabbie ma poi, scossa, da naturale front-runner ha offerto punto di riferimento ai rivali.

Fabio Branca ha pareggiato i conti con l'amico-nemico Dario Vargiu portando al traguardo Sopran Nausicaa in un altro appuntamento di tradizione per San Siro, il Premio Virginio Lamberti per i 3 anni sui 1500 metri: cavalla dal rendimento eccezionale, la portacolori di Leonardo Ciampoli si è esibita nel più classico dei
"catch me if you can", ma per la verità sull'allungo prodotto dalla cavalla di Bruno Grizzetti, di pericoli veri non ne sono mai arrivati. Buon secondo posto per l'ospite Khorgos, terzo in bel recupero a centro pista Air Bud lasciando in lotta Jo Condor e Cayodama per il quarto.

Non è soggetto semplice da interpretare, Ariadeno, ma proprio Ivan Rossi un mese fa era riuscito a trovato la "chiave" giusta portandolo alla prima vittoria: «deve correre "a perdere" – ha dichiarato il suo interprete nel dopocorsa – altrimenti non arriva a casa». E così il portacolori della scuderia Fert ha corso anche nel Premio Mario Cipolloni, altro tradizionale handicap sui 2000 metri in pista media per cavalli di 3 anni: l'allievo di Gianluca Verricelli ha sfruttato una serie di varchi in retta esibendosi in una rimonta rabbiosa al termine della quale ha agganciato Capotempesta nei metri finali: terzo a ridosso ha concluso Global Hero, con Ragout quarto.

Nel Premio Karla Willer, l'HL sui 1600 metri in pista media per le femmine di tre anni e oltre, la punta ci ha visto giusto appoggiando con convinzione Larmar: al comando senza trovare opposizione, la cavalla di Marco Gasparini si è esibita in un perfetto coast to coast, allungando secca ai 500 finali e poi amministrando
abbastanza tranquillamente il vantaggio acquisito. A centro pista Moorland Spirit ha regolato per il secondo posto Alma Hera, un po' disturbata da una deviazione ai 250 finali.

La scelta di correre la finale del San Siro Mile invece di quella del Classic (il cavallo era qualificato per entrambe) si è rivelata vincente: Katsumoto aveva dimostrato nelle ultime uscite di essere sulla strada del pieno recupero e oggi lo ha confermato: Fabio Branca (al terzo centro del pomeriggio) in sella all'allievo di Giulia Torsiello non ha sbagliato una mossa, conquistandosi e difendendo una posizione in seconda linea dietro il battistrada Helegant Man, presentandosi sul rivale a metà retta, quindi passando in vantaggio nell'ultimo furlong. Pepita di Breme avanzando lungo lo steccato è emersa al secondo posto, Helegant Man (in progresso) ha retto al terzo. A ridosso sono terminati Yes We Can, Elysees Mumtaza, Belkhab e Rosadele, tutti molto vicini.

All'ippodromo Snai Sesana di Montecatini Terme sabato con il primo convegno sotto i riflettori. La prova di cartello è stato il Premio Mammolo, una prova a resa di metri per soggetti di cat. C/D/E/F nella quale Attenti Al Lupo ha saputo replicare la recente vittoria ottenuta in un TQQ modenese, e sempre con Tommaso Gambino in sediolo: il giovane driver palermitano è stato bravo a liberarsi dalla posizione all'interno al mezzo giro finale, ha spostato l'allievo di Roberto Gradi in mezzo alla pista e il figlio di Exploit Caf ha risposto piazzamento una bella progressione con la quale si è portato sui primi per poi "giustiziare" Probo Op in retta, a media di 1.14.8 sui 2080 metri. Il glorioso campione di Edi Moni ha poco da rimproverarsi: ha sparato la sua progressione sul penultimo rettilineo raggiungendo il battistrada Rainbow As e lo ha liquidato in retta: sembrava fatta, e invece per il sospirato ritorno alla vittoria
bisognerà attendere ancora. Terzo posto per la diligente Zefanina, seconda dal via, che in retta ha bucato lo stanco Rainbow As.

Apertura di serata con in pista i 4 anni impegnati nel Premio Mitolo: giocato dopo una bella sgambatura, Bellerofonte Gar ha ripagato le attenzioni degli scommettitori grazie anche ad una perfetta condotta di gara del suo interprete Antonio Di Nardo: secondo in scia a Budduso Lippi, il cavallo di Erik Bondo ha controllato
a mezza ruota le mosse di Burraio Op, sull'ultima curva ha mosso all'attacco del battistrada liquidandolo in poche battute e in retta si è disteso facilmente per svettare a media di 1.15.2, ritrovando una vittoria che mancava addirittura da novembre 2019. Burraio Op lo ha seguito al traguardo, Bjorn Op, rimesso al volo da una incertezza allo stacco, ha corso bene la retta superando Budduso Lippi per il terzo posto.

Gentlemen in sediolo a soggetti di cat. G nel Premio Monepo: il previsto match tra Attila Ross e Alvin Op è stato risolto, meritatamente, dall'allievo di Mattia Ricci guidato da Massimiliano Michelotto. Il figlio di Muscle Hill si è industriato all'esterno del rivale, che era andato in testa senza strappi, accompagnandolo per tutto il primo km per poi aumentare progressivamente il pressing nell'ultimo giro: sull'ultima curva
Attila Ross ha messo una testa davanti al rivale e l'ha mantenuta anche in retta, tagliando il traguardo a media di 1.17.4. Nonostante la melina della prima metà gara, Alvin Op ha dovuto cedere all'attaccante: terzo posto per Truxelli, in errore al via Asia Ll.

Confermando le ultime prestazioni in progresso, nel Premio Montepin Cupido degli Dei ha centrato la prima vittoria della carriera: con il suo preparatore Riccardo Pezzatini in sediolo, il figlio di Varenne ha seguito le mosse del battistrada Commodoro Play per muovere all'attacco al mezzo giro finale: il battistrada ha peggiorato l'azione e poi in retta è sbottato di galoppo, così Cupido degli Dei è passato netto e finendo in
spinta, a media di 1.15.5, ha controllato il bel finale dell'olandese Luv You Schermer NL, progredito bene nell'ultimo giro. Tanti i soggetti in rottura, e tra questi anche l'attesa Cara Cha Petit all'imbocco dell'ultima curva.

Un determinato Alessio Vannucci ha portato al traguardo Blancka nel Premio Mitroz Mo, la reclamare sui 1640 metri per cavalli di 4 anni: veloce dalla seconda fila, la cavalla di Felice Faccia ha puntato subito in avanti strappando di forza il comando a Briosuss, e dopo aver rifiatato, la figlia di Echo' dei Veltri è tornata ad accelerare nei 600 finali sottraendosi alla bella rincorsa di Bocca Dorata. Più indietro Bonita Grif (vittima di un intralcio sulla prima curva) ha chiuso al terzo posto: pochi argomenti per Briosuss già al mezzo giro finale.

Bel primo piano dell'ospite Cesare Amg nel Premio Mornico, la prova per discreti soggetti di 3 anni sui 1640 metri: con il suo preparatore Lorenzo Baldi in sediolo, il figlio di Oropuro Bar ha usufruito della schiena di Chantal Fb, la quale si è occupata di piegare la resistenza della battistrada Cool Feeling: Chantal Fb è passata
sull'ultima curva, ma il portacolori della scuderia Super Fantastica l'ha subito aggredita e in retta è passato di slancio centrando la seconda vittoria della carriera, a media di 1.15.5, mentre Chantal Fb ha salvato il secondo posto dal bel finale di Crack di Venere, che ha molto da recriminare per un errore iniziale senza il quale avrebbe sicuramente lottato per un risultato migliore.

Terzo a La Maura con una prestazione-record, Allocco Jet ha confermato la condizione al top imponendosi nel Premio Maolese: terzo dal via, il cavallo dei fratelli Pistone ha mosso dopo 600 metri avvicinando il battistrada Zerphyrus Gm al quale ha dato un pesante attacco sul penultimo rettilineo: in retta il figlio di Igor Font è passato, e con le unghie e i denti si è salvato dall'affondo molto incisivo di Albachiara Dipa, a
media di 1.14.3. Ottimo il vincitore, ottima anche la performance della cavalla di Edi Moni affidata ad Antonio Di Nardo. Terzo posto per Udinì Font, che ha provato a seguire il treno esterno e ha salvato il piazzamento dal bel finale di Zetaway Fox.

All'ippodromo Snai La Maura Trotto riunione domenicale che ha visto
la prova tecnicamente più interessante nel Premio Veneto, un invito sui 2250 metri per cavalli di 3 anni in preparazione al prossimo Gran Premio Nazionale, in programma a inizio luglio, dove le attenzioni degli appassionati erano puntate su Cobra Killer Gar, uno dei pezzi forti dell'armata Gocciadoro. Il portacolori della scuderia Incolix ha rispettato con estrema semplicità il ruolo di netto favorito: in testa in 600 metri sul
consenziente Ciccioriccio Jet, il figlio di Readly Express ha trottato il secondo km in 1.13, media finale 1.13.1, per firmare la settima vittoria italiana: una prestazione che non aggiunge molto a quanto già si sapeva sul conto del portacolori dell'Ingegner Diego Romeo, ovvero che si tratta di un "prima categoria". Ottimo secondo Cherry Top, risalito nei 400 finali rimontando per il secondo posto l'appostato Ciccioriccio Jet, con Classic Gar quarto senza troppo spazio in corda.

Il pomeriggio ha visto il successo di altri due soggetti di Alessandro Gocciadoro. Nel Premio Kenwood Scamper, la prova di apertura, il driver emiliano ha condotto personalmente alla vittoria Cinderella Jet, che ha così riscattato il passo falso marcato all'ultima uscita riprendendo immediatamente il feeling con la vittoria: con l'errore del rivale dichiarato Cash Back Font, il compito si è messo in discesa per la figlia di Pine
Chip di proprietà della scuderia Le Siepi Horse Racing, che comunque ha trovato nel sorprendente Catwalk Pink un rivale tutt'altro che arrendevole: il cavallo di Pietro Gubellini è andato di pacca al comando dal 7 e in testa ha venduto cara la pelle sotto le bordate della rivale (c'è un 28.3 di penultimo quarto) cedendo il passo
solo in retta, dove Cinderella Jet è passata per imporsi al nuovo personale di 1.14.7, mentre l'ottimo Catwalk Jet ha difeso il secondo posto da Carisma di No e Commander Lake.

L'altro successo targato Noceto è arrivato nel Premio Angus Hall, la prova sul miglio per anziani di cat. B/C, grazie ad una splendida Vertudes: dal suo arrivo nelle scuderie di Gocciadoro, la portacolori di Daniele Ricci è cresciuta in maniera esponenziale e oggi si è tolta il lusso di battere – e pure in maniera netta – cavalli sulla carta superiori. Seconda dietro Uno Italia (che al via era rientrato a Zaire Wise As, poi falloso), la figlia
di Varenne affidata a Max Castaldo ha mosso sull'ultima curva, ha liquidato con un solo parziale il battistrada e in retta ha staccato i rivali per imporsi a media di 1.13. Chapeau. Uno Italia, in affanno, è stato battuto per il secondo posto dal compagno di training Zigolo de Buty (giocato). Al via aveva sbagliato l'atteso Volnik du Kras.

A reggere il cartellone c'erano anche le prove del Trofeo Obiettivo Casa, la manifestazione riservata ai gentlemen giunta alla quinta edizione. Prima batteria siglata da cavallo superiore da Zipolo: in graduale risalita esterna, il cavallo di Cristian Rizzo guidato da Filippo Monti impegnava severamente il battistrada Vortice Op sul penultimo rettilineo e in retta passava per staccare facile, a media di 1.13.3. Ubi Jet, secondo dal via, spostava in scia a Zipolo sull'ultima curva ma non riusciva a minacciare il vincitore e doveva adeguarsi al secondo posto. Terza Zenny Cup su Vortice Op, in calo ma ancora davanti a Zurro Zl.

Nell'altra batteria una strepitosa Viola regalava il successo a Fabio Marchino, ideatore della manifestazione: la portacolori della scuderia Lare (che aveva corso anche venerdì) è tornata a volare, ne hanno fatto le spese due avversari titolati come Talisker Horse e Zaffiro Gzo che Viola, muovendo dalla terza posizione, ha saltato
con estrema facilità sull'ultima curva allungando sicura in retta per svettare a media di 1.12.8, migliorando di un decimo il proprio personale. Talisker Horse ha corso senza risparmiarsi e in retta è calata, sopravanzata anche per il secondo posto da Zaffiro Gzo. Ranuncolo Jet a largo intervallo, sugli errori degli altri rivali si è garantito il pass per la finale.

Nella finale però non c'è stata storia: Zipolo anticipava le mosse di Talisker Horse, si presentava e otteneva strada dopo 600 metri da Viola, controllava con estrema sicurezza le mosse dei rivali e regalava a Filippo Monti la vittoria nella manifestazione, a media di 1.14.1. Fabio Marchino provava a giocarsi le sue carte spostando al km in anticipo su Talisker Horse ma nel finale la sua cavalla non era incisiva: filtravano
all'interno Zaffiro Gzo e Ubi Jet terminati in linea nell'ordine con l'allievo di Cristian Rizzo che però veniva retrocesso al terzo posto avendo usufruito di un passaggio interno al compagno di training Zipolo (appiedati Monti e Manzato).

Finale "thrilling" nel Premio Amour Angus, la prova per discreti cavalli di 3 anni: presentato per la prima volta senza ferri, Cuordileone Font provava la corsa d'avanguardia respingendo nella violenta prima frazione Churchill Gar: l'allievo di Mauro Baroncini proseguiva di lena arrivando in 1.13.4 al km e sull'errore di Crisper
sull'ultima curva e i problemi di andatura di Churchill Gar entrava in chiaro vantaggio in retta: discorso chiuso? Macchè, perché il favorito Colbert Wf, dopo ver stentato a carburare lungo il percorso, si ingambava nel mezzo giro finale e in retta si lanciava in un veemente rush conclusivo dando l'impressione di poter agguantare il rivale ma proprio a pochi metri dal palo confondeva il passo gettando al vento il risultato. La
vittoria restava così a Cuordileone Font e Andrea Farolfi, al record di 1.13.3, ma immaginiamo che le coronarie di chi lo ha sostenuto sono state messe a dura prova. Un diligente Cash Wind sfruttava gli errori dei rivali per chiudere secondo su Churchill Gar.

Il Premio Conway Hall, la maratonina a resa di metri per cavalli di 4 anni, ha visto la vittoria di Brand Roc: il più lesto dal secondo nastro, il portacolori della scuderia Sant'Eusebio ha rilevato in breve l'unico avvantaggiato Beatles Boy Treb e ha trottato sicuro la distanza a media di 1.17 sui 2720 metri. Letta così, sembrerebbe una vittoria ordinaria, in realtà il primo km è stato percorso dal battistrada a passo di caccia
(1.24) mentre il secondo giro è stato volato a ritmi da Lotteria in 1.09.5. Naturalmente per i rivali c'è stato poco da fare: Becoming ha mosso all'esterno proprio quando il battistrada ha preso a pedalare e il secondo posto è dunque il massimo risultato possibile. Boys Stecca ne ha seguito le mosse e ha chiuso terzo, mentre
Beatles Boy Treb ha accusato nei 600 finali come pure Bica Dl, che ha arrancato in coda.

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