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Ippodromo Snai San Siro, Bull Fighter si conferma nel Premio Fiume

28 ottobre 2021 - 07:46

Nelle corse di mercoledì 27 ottobre all'ippodromo Snai San Siro Galoppo di Milano spicca il successo di Bull Fighter nel Premio Fiume.

Scritto da Redazione
Ippodromo Snai San Siro, Bull Fighter si conferma nel Premio Fiume


All’ippodromo Snai San Siro Galoppo di Milano ieri, 27 ottobre, un bel mercoledì di corse con al centro del programma il Premio Fiume, tradizionale HP sui 1400 metri della dirittura dove Bull Fighter si è confermato combattente di razza bissando la vittoria ottenuta dodici mesi fa. Caricato “a pallettoni” dopo il rientro nel Premio Cascine, il cavallo di Mario Migheli ha corso come consuetudine all’attesa, ha avuto la fortuna di trovare varchi preziosi tra i cavalli in retta, ma ai 250 finali il suo cambio di marcia è stato devastante e non ha fatto prigionieri: perfetto in sella Carletto Fiocchi, che d’altronde lo aveva montato anche nella precedente edizione. Trevithick ha risolto la volata per il secondo posto su Niagara Mouse, con Directory (finito in crescendo) e Canticchiando a ridosso.


La connection Migheli-Fiocchi aveva già colpito in precedenza nel Premio Piazza Mercanti, l’handicap sui 1200 metri in pista dritta per i 2 anni: alla quarta corsa della carriera, Tockins sulla dirittura di San Siro ha cambiato volto rispetto alle precedenti uscite sciorinando nei 100 finali un cambio di marcia davvero notevole per un puledro e non ha concesso scampo al pur generoso Holy Lands, il quale aveva provato il percorso d’avanguardia. Griffe de Chat è emerso al terzo posto mentre gli altri si sono progressivamente eclissati nei 400 finali.


Apertura di pomeriggio con i cavalieri e le amazzoni in pista nel Premio Giorgio Remmert, l’handicap sui 1600 metri in pista circolare: incursione vincente dell’amazzone svizzera Claudia Wendel, che con WallStreet Wolf inscenava un perfetto percorso d’avanguardia ribattendo in retta all’attacco del favorito AncoraDrago e poi nei metri finali all’affondo incisivo di Curandero. Per il cavallo allenato da Juerg Langmeier terza vittoria nelle ultime quattro uscite, a conferma dell’eccellente momento di condizione. Ancora Dragochiudeva terzo, Sorry Too Late quarto a contatto all’interno con percorso poco pulito.


Doveva essere una prova sulla carta all’insegna dell’incertezza il Premio Cusago, l’handicap sui 1600 metri in pista grande: e invece in pista si è assistito ad un vero assolo, quello di Fine Dream: la cavalla di Natalino Urracci, con Dario Di Tocco a bordo, è schizzata come una molla all’apertura delle gabbie, ha tenuto ritmo brillante e in retta ha addirittura allungato, lasciando i rivali a largo intervallo. Najmuddin, secondo dal via, ha provato a tenere il passo della vincitrice ma ha accusato lo sforzo venendo ingoiato dal gruppo dal quale è emersa una progredita Goccia Bianca a precedere Katsumoto e Mister Buzzword.

Nel Premio Razza Sansalva, la maiden sui 1800 metri in pista circolare per cavalli di 3 anni, il primo successo della carriera è arrivato a premiare Temptation: la grigia allenata da Marinella Arienti e montata da Luca Maniezzi ha seguito a lunghezze la “lepre” Coloratura Soprano, in retta ha mosso sulle tracce della battistrada e l’ha sorvolata ai 300 finali distendendosi facilmente verso il traguardo, vanamente inseguita dall’appoggiata Lady Nicole, che nella rincorsa ha preceduto l’altra portacolori di Umberto Fasanotti Saini, ovvero Magic Meeting.

Blu Air Tucker è riuscito nell’impresa di siglare il terzo handicap di fila, e sempre con Gabriele Malune in sella: l’allievo di Luigi Batzella ha risolto con una bella progressione in retta il Premio Marcallo, l’handicap sui 1800 metri della pista circolare nel quale il pesino Beautiful Lioness ha provato la fuga in avanti imponendo ritmo sin troppo brillante: l’andatura ha favorito gli attendisti e il figlio di BVlu Air Force è stato quello che prodotto le battute migliori, vanamente contrastato da Careser (avanzato per le vie brevi in curva) che si è così dovuto adeguare al secondo posto. Al terzo La Blanche, finita in spinta a battere Beautiful Lioness, invece in apnea nei 300 finali: chi ha corso sui primi (Il Ginodellecacce, Immense Dream e Papaghena) ha pagato pegno.

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