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Ippodromo Snai La Maura, Diablo Roc centra la prima vittoria in carriera

19 novembre 2021 - 17:37

Ecco i risultati delle corse che si sono svolte all'Ippodromo Snai La Maura veberdì 18  novembre.

Scritto da Redazione
Ippodromo Snai La Maura, Diablo Roc centra la prima vittoria in carriera

Con la stagione del galoppo che si è conclusa giovedìa a Milano continua quella del trotto all’Ippodromo SnaiLa Maura. La 56^ giornata stagionale ha visto al centro del consueto appuntamento del venerdìil Premio Crazy Wow, una condizionata sui 1650 metri per cavalli di 2 anni che vedeva la prima vittoria della carriera per Diablo Roc: superato nel lancio da Dali Prav, il portacolori della scuderia Sant’Eusebio (con Filippo Rocca nella doppia veste di driver e preparatore) seguiva la rivale, poi ai 300 finali spostava e metteva in campo progressione superiore per dominare al nuovo personale di 1.15.5. Dali Prav aveva poco da opporre ad un cavallo oggi dimostratosi nettamente più forte ma restava al secondo posto mentre Dana Ek dopo percorso all’esterno chiudeva terza.

Filippo Rocca concedeva il bis con Chapeau Three nel Premio No Pain No Gain, la reclamare sui 1650 metri per cavalli di 3 anni: tutto semplice per il figlio di Ken Warkentin, che sfilava in testa, gestiva il ritmo e poi allungava ai 400 finali per vincere netto a media di 1.15.7. Crisalide Moon teneva il contatto con il battistrada sin dal via e restava seconda, Cangelosi Gv perdeva battute ai 400 finali ma manteneva il piazzamento mentre l’attesa Calendula Par era finita fuori corsa dopo 400 metri a causa di un agganciamento con una rivale.

Nel Premio Crunchess, la prova sui 1650 metri per femmine di 4 anni, Babymon riscattava le ultime prestazioni non fortunatissime con una affermazione autorevole: con Marco Stefano ai comandi, la cavalla di Erik Bondo muoveva da fondo gruppo sul penultimo rettilineo, raggiungeva le prime e in retta, a media di 1.14.2, aveva chiaramente ragione della favorita Bora La Torre: quest’ultima, trovata al via l’opposizione di Bessie di Poggio e accodatasi seconda, tornava ad attaccare la battistrada al mezzo giro finale e ne piegava la resistenza in retta dove però doveva inchinarsi alla portacolori della Nuova Alto Monferrato. Terzo posto per Brigidella, migliorata per varchi: molto sfortunata Bufera Spritz, che provava a liberarsi dalla posizione in corda ma sbagliava all’ingresso in retta quando sembrava avere ancora molto da dire.

Con il Premio Girly Beco, l’handicap ad invito su te nastri, tornava a La Maura il trotto montato e Alessio Vannucci confermava le sue abilità nellaspecialità imponendosi con Ziguli dei Greppi su rivali sulla carta più quotati. Era Zodiac Roc come prevedibile a provare il percorso d’avanguardia, pungolato da Zenyatia Lux, rapidissima a rifare i 40 metri di penalità: Ziguli dei Greppi muoveva decisa sul penultimo rettilineo, aggirava una Zenyatia Lux ormai a corto di energie sull’ultima curva e attaccava il battistrada, che provava la difesa ma alzava bandiera bianca a 50 metri al traguardo: l’ospite toscana di Vincenzo Mango passava a media di 1.15.7 sui 1670 metri, salvandosi dall’affondo dell’appostato Au Revoire Font e da quello di Terrible Gso, quest’ultima finita fortissimo al largo di tutti.

Periodo di grande forma per Ultima di Mira, che nel Premio Tacambaro, la gentlemen di giornata con cavalli di cat. F/G di proprietà, centrava la seconda vittoria consecutiva: in realtà, la figlia di Ghibellino aveva tagliato per prima il traguardo anche tre corse fa a Torino dove però era incappata nei rigori della giuria venendo distanziata. Dante Bosia l’hainterpretata assecondandone le caratteristiche, andando cioè in testa e lasciando strada al favorito Zorba And Glory: ritrovatasi al comando ai 500 finali sull’errore del rivale, Ultima di Mira chiaramente non si è fatta pregare, ha allungato e a media di1.15.8 ha tenuto a distanza di sicurezza Vincennes Moon, che sfruttando una serie di varchi interni ne aveva guadagnato la scia. Anche Udine Cas dopo qualche vicissitudine iniziale (rallentato dai problemi di Zarina Di Mira) è progredito per varchi chiudendo al terzo posto, mentre Avatar Mac dopo risalita al largo, ha peggiorato la meccanica sbagliando sull’ultima curva.

Dopo la vittoria di Babymon, Erik Bondo ha raddoppiato (qui anche in veste di driver) con un tenacissimo Babel Vl nel Premio Anything Possible, sui 2250 metri: il portacolori della scuderia Wave aveva partecipato inizialmente alla combattuta fase iniziale ripiegando in attesa che le posizioni di testa si delineassero, dopo 600 metri si è ripresentato per sfilare su Boom Si, avvicinato all’esterno da Brooklyn Wind che però si è limitato ad accompagnarlo sino al mezzo giro finale: a quel punto l’attaccante aumentava il pressing dando l’impressione di poter passare già sull’ultima curva, ma il figlio di Mago D’Amore dava fondo alle energie residue, rientrava al rivale e teneva duro anche nel testa testa durato per tutta la retta, imponendosi a media di 1.16.8. Beautiful Col chiudeva terza, Buggea del Ronco sbagliava all’imbocco dell’ultima curva quando stava avanzando sui primi.

In chiusura, nel Premio Almond Crunchper anziani di cat. D, arrivava l’atteso riscatto di Alchimia di Casei: “tradita” dalla partenza in racchetta a Montegiorgio, l’allieva di Mauro Baroncini con in sulky Andrea Farolfi tornava a impostare il consueto e preferito cliché’ d0avanguardia, ribattendo al pressing di Vagabondo per svincolarsi dal rivale ai 400 finali e chiudere in un complessivo 1.13.1. Vagabondo, come spesso gli capita, confondeva il passo a 30 metri dal palo gettando così al vento un ormai sicuro secondo posto: dell’errore del rivale approfittavano A Wonder Bi e Vamorgea dei Rum per occupare gli altri gradini del podio.

 

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