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Sport e eSports si prendono la mano

08 maggio 2019 - 08:26

In occasione de 'Il Miglio di Roma', in programma l'11 maggio a Roma, il presidente Scarselli spiega il connubio tra sport tradizionali e digitali. 

Scritto da Roberta Falasca

“Gli sport tradizionali e gli eSports possono crescere insieme, mano nella mano”.

Sono queste le parole di Camillo Franchi Scarselli, titolare di Atleticom, presidente e organizzatore della manifestazione “Il Miglio di Roma”, che si svolgerà a Roma sabato 11 maggio e che racchiude per la prima volta in Italia la tradizionale corsa su strada sulla distanza del miglio anglosassone (1.609,34 metri) e le competizioni virtuali. Una contaminazione di generi diversi nati sotto lo stesso segno: lo sport.
 
La grande novità di quest'anno è l'introduzione degli eSports, grazie alla partnership con il team Qlash e il supporto di Esportsmag.it.
 
Presidente Scarselli, “Il Miglio di Roma” rappresenta la tradizione della corsa ma dall'introduzione degli eSports alla manifestazione, questa edizione apre le porte al futuro. Cosa ci dice al riguardo?
 
“Bello pensare che una gara così antica come la corsa apra a una competizione in chiave moderna. Per me, unire le performance sportive agli eSports significa guardare al futuro. L'edizione di quest'anno, in particolare, dopo l'esperienza fatta in altre tre occasioni, è una scommessa, un gioco, un'indagine. È il tentativo di capire come possano convivere due diverse tipologie di prestazione, se c'è un reale riscontro con gli atleti e con il pubblico”.
 
“Il Miglio di Roma” sarà caratterizzato quest'anno da alcuni appuntamenti con gli eSports, ci può dire quali?
 
“L'inizio dell'evento è previsto alle 15 in piazza del Popolo a Roma con l'avvio inizialmente delle prove non competitive e successivamente di quella competitiva. Le partenze saranno strutturate in batteria di 8 atleti ognuna, ogni partenza sarà scaglionata con una distanza temporale di due minuti l’una dall’altra. Quest'anno abbiamo stretto una collaborazione con il team Qlash, al quale abbiamo chiesto di aprire un tavolo per capire come istituire delle vere e proprie sperimentazioni. Ho chiesto a Luca Pagano, Ceo di Qlash, se la sfida può esser condotta su due 'binari': dalla console alla strada. Cioè chi raggiunge un punteggio prestabilito, dopo una competizione virtuale di due minuti, lascia la console per andare a correre su strada, per altri due minuti. Contaminando i generi, si possono raggiungere grandi risultati. Non dimentichiamo mai che le Olimpiadi moderne nacquero seguendo questo criterio”.
 
Combattere i pregiudizi sugli eSports è uno degli obiettivi di questa rassegna. Come mai il fenomeno degli eSports è messo spesso alla gogna?
 
“C'è un luogo comune da sfatare: ovvero quello che se non c'è esercizio fisico allora non è sport. In realtà, chi ha a che fare con gli eSports, sa bene quanto allenamento fisico e mentale c'è dietro, quanta preparazione fisica deve intraprendere per garantire dei risultati, proprio come accade negli sport tradizionali. Inoltre, molto spesso, gli sport virtuali vengono criticati perchè sembra che i ragazzi vengano distratti dall'esercizio fisico, ma come abbiamo appena detto, non è affatto così”.
 
Secondo lei, alla luce della crescita del fenomeno, è necessario creare una vera federazione di eSports?
 
"Sono una persona 'iperistituzionale', vivo lo sport tradizionale in maniera regolamentata e credo fortemente all'istituzione per un codice sportivo. Ma per quanto riguarda gli eSports, vado contro corrente. Non ci sno ancora tempi maturi per regolamentarli, non dobbiamo cadere nella trappola di fare tutto e subito, si rischia di sbagliare, di mettere troppa carne al fuoco. Prima di decidere chi deve rappresentare gli eSports, occorre far maturare i tempi giusti”.
 
Secondo lei, l'Italia è pronta agli sport virtuali?

"Ancora no, ancora non c'è un quadro definito su ciò di cui si sta parlando, sotto parecchi punti di vista. La mia missione, anche con questa edizione de 'Il Miglio di Roma', è quella di provare a far convivere lo sport e gli eSports. Come il pentathlon moderno è uno sport multidisciplinare in cui gli atleti competono in cinque diverse discipline, due dei quali si fanno in combinata, come la corda e la corsa, perchè non provare a correre e a utilizzare una pistola laser? Perchè non combinare il laser e il run. Perchè non farlo attraverso l'utilizzo di una console di giochi? Siamo solo all'inizio e ancora ci sono tante barriere da abbattere. L'Italia non è ancora pronta a tutto questo ma c'è bisogno di fare sperimentazioni come queste. Le contaminazioni servono a vedere cosa è giusto e cosa è sbagliato, cosa migliorare e cosa eliminare. In fondo, sono gli atleti a decidere. A questo proposito lancio un appello a tutti coloro che parteciperanno alla gara e a tutti gli appassionati: vorrei che venissero mandate idee alla nostra organizzazione da parte del pubblico, degli atleti e degli amatori. Apriamo un contest nel quale verranno accolte tutte le contaminazioni”.

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