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Laboratorio 'Elementi d'azzardo' al Festival della scienza

23 ottobre 2019 - 11:42

Da novembre, il laboratorio 'Elementi d'azzardo' contro il Gap diventerà itinerante portando le attività nelle scuole  e nei contesti frequentati dai giovani. 

Scritto da Redazione

 
Anche quest’anno Alisa (Sistema sanitario della Regioen Liguria), in collaborazione con Ismac Cnr di Genova, grazie al successo del laboratorio sull’azzardo della precedente edizione, parteciperà al Festival della Scienza con il laboratorio “Elementi d’azzardo”, selezionato per valore scientifico e credibilità del proponente tra oltre 400 progetti ricevuti da tutta Italia.
 
Alisa, attraverso il Fondo per il Gioco d’Azzardo patologico, proseguirà inoltre il lavoro realizzato durante il Festival della Scienza con un progetto di prevenzione regionale rivolto agli studenti e alla popolazione over 65: a partire da novembre infatti, per un anno, il laboratorio diventerà itinerante portando le attività sia nelle scuole sia nei contesti di maggiore aggregazione quali circoli, centri commerciali, associazioni del territorio ligure.
 
La scelta di partecipare al Festival della scienza con un laboratorio sul gioco d’azzardo è nata dall’idea di informare e quindi fare prevenzione nel contesto di una manifestazione di importanza nazionale che ogni anno vanta ampia partecipazione.
 
Il laboratorio si rivolge sia alle classi di età 15-19 anni sia agli over 65, considerate quelle a maggior rischio di dipendenza. Gli obiettivi principali sono conoscere il fenomeno del gioco d’azzardo, distinguere tra gioco e azzardo; sviluppare la corretta consapevolezza dei rischi generati dalla dipendenza dal gioco; fornire alcune strategie per riconoscere comunicazioni distorte e false utilizzate nell'azzardo; utilizzare la statistica per calcolare velocemente le probabilità di vincita.
 
Anche quest’anno, come nel 2018, al fine di rilevare in modo completamente anonimo il fenomeno del gioco d’azzardo, sarà proposto ai partecipanti di compilare il questionario anonimo Sogs, uno tra gli strumenti maggiormente diffusi e utilizzati a livello internazionale per la rilevazione del gioco d’azzardo patologico.
 
Lo scorso anno il laboratorio “Come l’azzardo cambia le menti” ha registrato 2.419 presenze e un alto gradimento. Gli studenti che hanno compilato il questionario sono stati 447: i risultati ottenuti si avvicinano a quelli rilevati a livello nazionale e indicano che il 10,4 percento degli studenti ha un comportamento di gioco “a rischio” (13,5 percento dato a livello nazionale) e che per il 5,5 percento il gioco è “problematico” (7 percento dato a livello nazionale).
 
"Il laboratorio, allestito anche quest’anno al Festival della Scienza, ha già registrato un alto numero di adesioni e permetterà di far conoscere il fenomeno del gioco d’azzardo nell’ambito di una manifestazione che è diventata punto di riferimento per la divulgazione della cultura scientifica sia per addetti ai lavori sia per scuole e famiglie – sottolinea Sonia Viale, vicepresidente e assessore alla Sanità di Regione Liguria. Da quest’anno, il laboratorio diventerà itinerante e da novembre, per un anno, sarà portato in luoghi strategici in tutta la Liguria per attività di prevenzione rivolta sia alla popolazione studentesca sia alla popolazione over 65. Distinguere tra gioco e azzardo, sviluppando una corretta consapevolezza dei rischi generati dalla dipendenza da gioco – conclude l’assessore – può aiutare a prevenire disagi e difficoltà significative legate al gioco, che posso arrivare a condizionare fortemente la vita privata e quella dei propri familiari".
 
LABORATORIO “ELEMENTI D’AZZARDO” - Il laboratorio si articola in 3 fasi: la prima racconta le origini e lo sviluppo del gioco d'azzardo, la seconda prevede una simulazione consentendo ai partecipanti di sperimentare in modo diretto gli stimoli audiovisivi tipici di una sala videolottery e, tra neuropsicologia e neuroscienza, si potranno comprendere i meccanismi alla base della ludopatia. La terza fase prevede, attraverso il gioco con le carte, con i dadi e con la roulette, di fornire le nozioni matematiche e statistiche per apprendere le reali probabilità di vincita e di perdita. Infine, in collaborazione con gli insegnanti, sarà possibile compilare un questionario anonimo sul gioco d'azzardo e partecipare alla rilevazione ad hoc, la cui restituzione sarà fatta nelle scuole selezionate.
 
DATI - Dalla rilevazione Ipsadar 2017-2018 (indagine sulla popolazione generale) emerge che il 42,8 percento della popolazione italiana, corrispondente a circa 17 milioni di persone, ha giocato d’azzardo almeno una volta negli ultimi dodici mesi, in aumento di quasi 15 punti percentuali rispetto alla precedente rilevazione del 2013-2014. Lo studio indica inoltre che, per il 2,4 percento dei giocatori, il profilo di gioco risulta essere “a rischio severo” di gioco problematico e la quota di giocatori con profilo di gioco a rischio severo, rilevata negli anni, risulta in costante aumento.
 
I dati dello studio campionario Espad (studio rivolto alla popolazione studentesca 15-19 anni) indicano che il 40 per cento degli studenti italiani di età compresa tra i 15 e i 19 anni ha giocato d'azzardo durante l'anno. Nella rilevazione emerge che per il 13,5 percento dei giocatori il comportamento di gioco e definibile “a rischio”, mentre per il 7,1 percento risulta “problematico”.
 
Il gioco più diffuso è sempre il Gratta&Vinci. Un quadro differente si delinea per gli studenti con profilo di gioco problematico, fra i quali l’azzardo più diffuso è rappresentato dalle scommesse sportive.
 
Il 39 percento degli studenti è convinto che sia possibile diventare ricchi se si è bravi al gioco. Rispettivamente il 16,7 percento e l’11,5 percento ritengono che la vincita al Bingo e alle videolottery/slot machine sia questione di abilità.

In Liguria i soggetti in carico ai Sert dei DSMD erano 368 (dato al 31.12.2018). I servizi dedicati dichiarano un incremento di presa in carico e la classe di età maggiormente coinvolta è quella degli over 65 (oltre 16 percento).
 
GIOCO E DIPENDENZA - Il gioco d'azzardo patologico è riconosciuto come dipendenza dai sistemi nosografici internazionali (Dsm V - disturbo da gioco d'azzardo). Determina alterazioni psicologiche e cognitive che trovano una spiegazione scientifica nello studio delle caratteristiche neurobiologiche del cervello e delle sue funzioni. La scienza rileva che il gioco d'azzardo è attivato da stimoli e impulsi di natura esogena (visivi, uditivi, tattili, olfattivi e gustativi) e di natura endogena (evocazioni mnesiche e/o sensazioni viscerali). Il laboratorio si propone di informare circa la differenza tra gioco e azzardo, rendendo consapevoli sui rischi della dipendenza comportamentale. Attraverso l'utilizzo di installazioni, attività interattive e di squadra, i partecipanti potranno sperimentare i meccanismi che portano lo stimolo a diventare condizionamento, mettere alla prova i propri sensi e comprendere le relative alterazioni psicologiche e cognitive.

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