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'Squillo' versione deluxe, il gioco delle polemiche

31 ottobre 2019 - 11:13

Torna a far discutere il gioco 'Squillo' su prostitute e 'papponi': la deputata Maria Elena Boschi (IV) chiede l'immediato ritiro del prodotto dal mercato.

Scritto da Redazione

 

La versione deluxe di "Squillo", il gioco di carte che ha per protagoniste le prostitute e i papponi, ideato da Immanuel Casto e prodotto da “Freak and Chic games”, fa discutere.

"Ogni giocatore - come spiegano le istruzioni - ricopre un ruolo (quello di sfruttatore di prostitute) gestendo colpo su colpo le sue ragazze, divise tra escort, battone di strada e giovani promesse, ognuna con una propria particolarità, parcella e ricavato finale in caso di ko, e successiva vendita degli organi".

Dopo le varie edizioni passate, sempre riservate a un pubblico adulto, e con esse le polemiche che il gioco si trascina dietro, "Squillo" deluxe edition ha destato non poche preoccupazioni e polemiche da parte della politica.
 
A intervenire sul gioco, chiedendone il ritiro dal mercato, l'onorevole di Italia Viva Maria Elena Boschi la quale ha scritto un post su Facebook spiegando le sue perplessità in merito: "mi chiedo come si possa immaginare di creare un gioco in cui si usano le prostitute come pedine, con una gara tra papponi. Non c’è niente di divertente nella vita di una donna sfruttata e obbligata a vendere il proprio corpo. Non c’è niente di vincente in uomini che schiavizzano quelle donne e alimentano i traffici della criminalità organizzata. Mi auguro che il gioco venga ritirato subito e si interrompa questa vergogna".
 
Pronta la risposta dell'ideatore del gioco Immanuel Casto: "È partita la crociata di Maria Elena Boschi contro il mio gioco Squillo, che (in ritardo di 7 anni) sembra aver unito il centro-sinistra. Perché se un gioco basato sull’umorismo nero non ti piace, è quello: un gioco che non ti fa ridere. Non una proposta di legge, non un attacco ai tuoi diritti, non un’apertura di dibattito su quali siano i temi su cui si può scherzare. Del resto se tutto — dalla maleducazione di un passante a un gioco da tavola— viene definito sessista che margine lessicale ci resta quando poi c'è da stigmatizzare una vera discriminazione sessuale?".
 
E poi continua: "il caso scatenato da Squillo ha il pregio di fotografare una classe dirigente che invece di preoccuparsi seriamente dei problemi del Paese, fa ricorso alla coercizione sessuale e al perbenismo spicciolo per distrarre, portarci lontani dai problemi. E ci riesce. È la politica dello sdegno, cioè una manifestazione di allarmismo priva di qualsiasi contenuto trasformativo. Se non capisci la battuta, figuriamoci la spiegazione. Aquillo è solo un gioco per adulti amanti del black humor".
 
"Il gioco - si legge ancora nelle istruzioni -, composto da 99 carte, comprende anche gli eventi (situazioni e imprevisti) e i power up (punti salute e migliorie). Lo scopo è quello di sconfiggere il pappone avversario, manovrando le proprie squillo con i limiti e le abilità dettate dalla scheda.

Due sono i livelli per giocare a Squillo. Il livello standard, per giocatori al primo approccio, e il livello advanced pensato per i giocatori più esperti che vogliono aggiungere una componente strategica al puro divertimento.

All'interno troverete: 100 carte illustrate da Martina Poli, regole ideate da Immanuel Casto, una nuova scatola in formato FOIL e all'interno un contenitore specifico per i mazzi di carte".

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