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Latini: 'Ecco Prochocolate, il gioco family plus che vi conquisterà'

09 settembre 2020 - 10:05

Prochocolate è il Gioco inedito 2020 che ha affascinato la giuria di Lucca Comics, intervista all'ideatore, Federico Latini: E' inclusivo, non servono esperti al tavolo.

Scritto da Mr

Scelto da una giuria di esperti insieme al presidente onorario Paolo Mori, “Prochocolate” di Federico Latini è il "Gioco inedito 2020", vincitore dell'omonimo concorso di Lucca Comics and games, indetto in collaborazione con la dV Giochi di Perugia, che pubblicherà il gioco nel corso del prossimo anno. È stato scelto, come si legge nel sito della manifestazione dedicata al fumetto che avrà luogo in autunno, "per il design dietro alle meccaniche di gioco che possono fare di Prochocolate un ospite gradito al tavolo di giocatori occasionali, così come a quello dei più smaliziati”. GiocoNews ha intervistato il vincitore del concorso per saperne di più.

Federico Latini, agente di commercio classe 1979, è nato ad Ancona e vive in provincia di Bologna. Particolarmente gradito, per la sua partecipazione alla competizione, il sodalizio di Lucca Comics con Eurocholate, la più grande manifestazione europea dedicata al cioccolato nata nel 1994: il cioccolato è un energetico al quale difficilmente rinuncerebbe, purché sia fondente "dal 70% di cacao in su" sottolinea.

Come è nata l'idea di Prochocolate?
"Questo gioco è nato per analogia con Sushi GO, un gioco di carte che ha avuto un discreto successo, usa la meccanica del card-drafting (scegli una carta dalla tua mano e passa le restanti) ma lo fa nella maniera più semplice ed elegante possibile, senza sovrastrutture di gestione o trasformazione risorse in punti vittoria (come fa ad esempio Seven Wonders, il padre putativo della meccanica di card-drafting nel mondo dei giochi da tavolo). Il mio obiettivo era prendere una meccanica usata nei giochi moderni e portarla all’osso, la mia scelta è ricaduta nella meccanica del deckbuilding. L'obiettivo era quello di consentire a chiunque di godersi il gioco senza dover per forza essere un giocatore esperto".
 
C'è poi una seconda meccanica di gioco.
Sì, tenendo a mente la tipologia del giocatore che avrei voluto far giocare la scelta della seconda meccanica di base è stata semplice: “Push your luck”, che in italiano è intraducibile se non facendo riferimento al noto programma televisivo “Lascia o raddoppia” nel quale il giocatore è costantemente obbligato a scegliere se fermarsi e consolidare la vincita fatta o andare avanti e rischiare di perdere tutto, è lo stesso sistema che gran parte delle famiglie italiane conosce grazie al gioco “Sette e mezzo”, noi in famiglia lo facciamo a Natale. Partendo dunque da questi due pilastri (deckbuilding e push your luck) il gioco si è scritto da solo ed è stato pronto per i primi playtest dai quali è emerso che un effetto in particolare era molto divertente e avvincente, ovvero riuscire a fare un’azione extra a seconda di come va il turno degli avversari, l'idea si è rivelata vincente.
 
Quale era il nome originario, visto che sui social ha dichiarato di averlo "battezzato" diversamente?
"Non sono forte con i nomi - ammette il 41enne - e sapendo che l’editore poi ne sceglie uno suo, di solito uso nomi in codice, inizialmente il gioco si chiamava Chocolate Club e poi si è evoluto in Prochocolate per seguire il tema della competizione tra mastri pasticceri, fortunatamente il concorso non tiene in conto la forza del nome altrimenti avrei straperso".
 
Quanti giocatori sono previsti?
"Il gioco è per 2, 3 o 4 giocatori, ma dà il suo meglio in 4 a mio avviso, tant’è che nello sviluppo stiamo valutando un quinto giocatore".
 
E per chi è stato pensato?
"L’idea è che sia quello che in gergo chiamiamo un Family plus, ovvero un gioco che è adatto ad essere giocato dagli 8 anni in su e senza esperti al tavolo, il plus è dovuto al fatto che il giocatore scafato non è in balìa del caso e può giocare in maniera strategica e godere dei risultati della sua pianificazione".
 
Ha intenzione di proporre altri giochi alla società daVinci Editrice?
"In passato hanno seriamente valutato la pubblicazione di un gioco che ho sviluppato insieme ad un altro autore (Gabriele Bubola), purtroppo non siamo riusciti a trovare le soluzioni di sviluppo adeguate per inserirlo nel catalogo dV Giochi, in questo momento guardando ai giochi che sto sviluppando nessuno è idoneo per dV quindi al momento è un no. Appena avrò un gioco che so che può fare al caso loro lo proporrò sicuramente".
 
Quali saranno i tempi di produzione e distribuzione della Dv Giochi?
"Di solito l’obiettivo è essere pronti alla vendita per Lucca comics and games (2021) ma le mie sono solo speculazioni perché giustamente io non vengo coinvolto in queste scelte".
 
Come definirebbe, in generale, il suo rapporto col Gioco, nella vita?
Wow che domanda di ampio respiro, giocare è un bisogno innato di ognuno di noi, io ne sono consapevole e non lo reprimo anzi ho preso in mano le redini del mio destino ludico decidendo di passare dietro le quinte e creare giochi invece che giocare giochi altrui".
 
E quello col cioccolato?
"Vado pazzo per tutto ciò che è amaro quindi con il cioccolato ho un ottimo rapporto dal 70% cacao in su".
 
Federico Latini ha avuto la meglio sugli altri finalisti, Riccardo Sora autore di "Choco%Cento" e Dario Accetta e Valerio Dibennardo autori di "Il regno di Chocombo", che ha vinto il premio Miglior Artwork "sia per le illustrazioni curate anche nella realizzazione dei dettagli dei vari personaggi e del cioccolato, sia per la grafica che risulta la migliore in termini di qualità, funzionalità e soprattutto coerenza".

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