skin

Gianluca Impastato, una risata ci salverà!

16 luglio 2018 - 10:18

Colonna portante della trasmissione tv Colorado, Gianluca Impastato racconta la sua incrollabile passione per gli eroi della quotidianità.

Scritto da Francesca Mancosu

Personaggi come l’enologo Chicco D’Oliva e "l'uomo dei misteri" Mariello Prapapappo sono ormai entrati nell'immaginario di chi segue Colorado, trasmissione tv divenuta ormai un "cult" per gli amanti della stand up comedy all'italiana. A dargli corpo e anima, fin dalla sua prima edizione, nel settembre del 2003, è Gianluca Impastato, attore, comico e scrittore italiano, noto al grande pubblico anche per la sua partecipazione al Grande Fratello Vip 2017.


"A prescindere da come è andata e dall'eliminazione che mi ha lasciato un po l'amaro in bocca perché sono stato accusato di qualcosa che non avevo fatto (aver bestemmiato Ndr), è stata un'esperienza importante, un bellissimo gioco psicologico dove ho scoperto nuove parti del mio carattere e sono stato messo a dura prova, gestendo emotivamente delle cose che viste dall'esterno non hanno peso ma in una situazione come quella sono dure da superare".

Ma, per fortuna, Impastato deve la sua carriera di intrattenitore a ben altro; prima di tutto al talento, che lo ha portato alla vittoria al Festival Nazionale del Cabaret nel 2000. "Il mio modo di far ridere è cambiato molto in questi anni: diciamo che si è evoluto, dagli sketch di gruppo degli inizi (con il quartetto cabarettistico de I Turbolenti, Ndr) sono passato ai miei personaggi e anche al monologo, quindi a raccontare quello che mi succede nelle quotidianità, senza maschere. Anche i miei personaggi sono ispirati dalla realtà: ad esempio, l’enologo Chicco D’Oliva nasce dalla mia passione per il vino e dall'idea di prendere in giro i sommelier, mentre Mariello Prapapappo deriva dai miei interessi per la storia. Mi serviva un 'tramite' che potesse raccontarla in modo seriale attraverso ipotetici viaggi nel tempo, e per la voce mi sono ispirato a Cristiano Malgioglio".

Negli anni, Impastato si è cimentato nel teatro – fra cui "Il Flauto Magico di Mozart", con i dialoghi di Alessandro Baricco – nella radio, nel cinema, e ha scritto anche due libri, ma la veste che preferisce indossare è indubbiamente quella dell'attore. "Nel 2006, per celebrare i 250 anni della morte di Wolfgang Amadeus Mozart, ho partecipato al Flauto Magico con un libretto scritto da Baricco: l'opera è stata divisa in recitato e cantato, all'inzio è stato difficile perchè subivamo l'invidia dei cantanti che erano abituati a essere i soli protagonisti della scena, e perché siamo stati molto criticati anche dal pubblico, evidentemente spiazzato dalla novità, ma poi, a parte i melomani, alla fine ci hanno apprezzato. Sicuramente l'aspetto che preferisco della mia professione è proprio questa parte 'live' e il contatto con il pubblico. Colorado resta la mia casa".
 
Qualche tempo fa il tour di Impastato ha fatto tappa al Perla Casinò & Hotel di Nova Gorica. "Ho un buon rapporto con la fortuna: qualche volta mi è capitato di cimentarmi con il gioco, specie a Ibiza, dove vado spesso a trovare il mio amico Diego Abatantuono. Mi piace la roulette, ma non sono legato ad un numero in particolare; diciamo che guardo come va l'andamento delle giocate. Mi ritengo una persona fortunata, faccio il lavoro che mi piace e mi diverte e a volte mi sento talmente tanto in debito con la fortuna che in qualche modo cerco di rimediare cercando di aiutare gli altri come posso".
 

Articoli correlati