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Orietta Berti: 'Io, tu e la fortuna'

24 ottobre 2018 - 09:10

Nel 2018 Orietta Berti festeggia 53 anni di carriera con tanti progetti, dalla musica alla tv, e con il suo inconfondibile entusiasmo.

Scritto da Fm

 

 

"Sono una grande appassionata di Las Vegas e degli spettacoli incredibili che vengono allestiti lì, quindi ogni anno (ormai da oltre venti) durante le mie vacanze a Los Angeles, insieme ai nostri amici Ezio e Sergio (antiquari della città californiana), io e mio marito passiamo in compagnia qualche fine settimana in Vegas, e tra uno spettacolo e uno shopping ci divertiamo a tentare la sorte con qualche monetina nelle slot machine. Quelle tradizionali con la leva manuale che sembrano vintage ma che hanno il fascino dei film hollywoodiani con Frank Sinatra. Ammetto di non essere una grande giocatrice, però il rumore delle monetine, il contesto del casinò con le sue luci, i suoi colori e i suoi suoni elettronici, sono divertenti e affascinanti. Generalmente sono una persona fortunata, anche perché è nell’ottimismo che ognuno di noi può trovare sempre la fortuna e la serenità".

 

Ha ragione da vendere Orietta Berti, inossidabile interprete della canzone italiana, che nel 2018 è tornata sui palcoscenici con "Dietro un grande amore (50 anni di musica)", album che celebra la sua lunga carriera, iniziata nel 1965 con la vittoria con il brano “Tu sei quello” a “Un disco per l’estate” del 1965, e consacrata dalla vittoria al Festival di Sanremo con “Io ti darò di più” nel 1966.
 
 
Oltre cinque decenni di successi e di ricordi. "Ne ho tantissimi, la mia memoria è Osvaldo (il marito, che le è accanto dal 1967, Ndr) che si ricorda tutto della mia carriera. Sicuramente gli inizi, poi i tanti Festival di Sanremo con 'Quando l’amore diventa poesia' con Massimo Ranieri nel 1969 o quello del 1986 con il brano 'Futuro', quello del 1992 con Giorgio Faletti e 'Rumba di Tango'. Le tantissime tournée in Italia e all’estero, che mi portarono a suonare al Carniegie Hall di New York, all’Opera House di Sydney fino al teatro 4 novembre di Mosca. Gli incontri con tre papi (Giovanni Paolo II nel 2000, Benedetto XVI nel 2006 e Francesco nel 2016), con il Dalai Lama, con George Clooney. Le collaborazioni con autori come i cari Giorgio Calabrese (che mi scoprì), Luciano Beretta, Mario Panzeri, Daniele Pace, e tanti altri. Aver lavorato con Mike Bongiorno, Ugo Tognazzi, Giorgio Faletti, Maurizio Costanzo, Fabio Fazio e tantissimi altri è stata una gioia. Insomma sono tantissimi i ricordi speciali".
 
 
Fra i ricordi dell'usignolo di Cavriago, questo uno dei suoi più celebri soprannomi, ci sono anche tante esibizioni nei maggiori casinò internazionali, da Atlantic City a Sanremo, da Malta a Nova Gorica in Slovenia, dove lo scorso 31 dicembre ha incantato il pubblico del Park Hotel nel concerto di Capodanno. "L’ambiente del teatro è ovviamente diverso da quello di un palazzetto dello sport o di un concerto estivo all’aperto, che lo si voglia o no, ha comunque una atmosfera più confidenziale, più intima, calda e ristretta. La scaletta del concerto in teatro a volte è diversa anche perché i tempi sono differenti e alcuni brani risaltano di più, con la sua intimità che in altri contesti. Se arrivi a sentire il pubblico cantare insieme a te un brano svelto e ritmato, e subito dopo vedi qualcuno commuoversi ed emozionarsi in silenzio (spesso piangendo) quando interpreti una canzone melodica e romantica … beh, significa che hai raggiunto il tuo obiettivo e che insieme a loro stai festeggiando. In questi casi quella famosa 'parete invisibile' tra palco e platea si assottiglia per lasciare spazio ad una emozione forte e contagiosa. È qui che capisci quanto la musica (e l’arte in generale) sia un qualcosa di molto più grande che una semplice combinazione di suoni e parole".
 
 
In questi mesi Orietta Berti è impegnata nella promozione dell'album "Dietro un grande amore (50 anni di musica)", registrato insieme alla MusicAnima Symphony Orchestra del maestro Enzo Campagnoli.
Ma non solo. È ospite fissa nel cast di “Che tempo che fa – Il tavolo” condotto da Fabio Fazio tutte le domeniche sera su Raiuno. "

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