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Cabaret e Tv: tutti i volti di Paolo Casiraghi

05 novembre 2019 - 10:12

Paolo Casiraghi è un comico e cabarettista ma anche attore di cinema e soap opera.

Scritto da Roberta Falasca

Non c'è niente che nella sua vita lo abbia fermato. Pensava che la carriera da dentista, intrapresa dopo il liceo, sarebbe stata la sua strada ma appena si è accorto che non era quella giusta, l'attore e cabarettista Paolo Casiraghi inizia a studiare recitazione al Teatro della società di Lecco e in particolare approfondisce dizione con Edoardo Borioli.

Classe '72, Paolo Casiraghi gioca con le parole e i travestimenti, un po' per difesa, un po' per timidezza. Da “Colorado” a “Zelig”, da Pupi Avati a “Vivere”, da “Un posto al sole” a Sisal Wincity, il palco per Casiraghi è la sua vera casa: attraverso l'interazione con il pubblico che viene chiamato in causa durante i suoi spettacoli, la serata con l'attore bergamasco diventa un vero spettacolo. E da qui la scalata verso il successo.
 
Qual è la filosofia della sua comicità?
“Non ci ho mai pensato in effetti, ma guardando a tutti i personaggi che ho inventato e al loro linguaggio, credo che la mia comicità si basi in gran parte sulle iperboli, esagerazioni della vita reale”.
 
Il suo personaggio più noto è sicuramente Suor Nausicaa, come nasce questo soggetto?
“Suor Nausicaa nasce per un provino a Zelig, mi vergognavo molto, era la prima volta su un palco non teatrale e senza il testo di un autore. Travestirmi mi è sembrato più facile. Le idee derivano dalle suore della scuola materna, le elementari e tre anni del liceo, materiale più che abbondante”.
 
Lei si è esibito nella cornice di Sisal Wincity a Firenze e poi a Roma, che tipo di esperienza ha portato al pubblico?
“Sono partito dal repertorio di suor Nausicaa, adattando un 20 percento della serata al tipo di pubblico presente, mi piace 'rompere le scatole' ai presenti, specie se non se l’aspettano”.
 
Le è mai capitato di divertirsi con il gioco nei casinò o nelle sale bingo o scommesse?
“Poche volte in realtà, non sono fortunato. Sono un accanito 'giocatore' nel cambio valute, il Forex”.
 
Paolo Casiraghi, lei ha calcato i palchi di teatri, cinema e Tv: qual è stata l'esperienza più significativa?
“Per il 'successo' presso il grande pubblico sicuramente Colorado, per l’emozione di lavorare con grandi professionisti, Zelig. Nel cinema, lavorare con Pupi Avati mi ha insegnato molto. In Tv l’episodio di Don Matteo è stato indimenticabile: sono del 1972, avrei dato un braccio per conoscere Trinità”.
 
Paolo Casiraghi è il nome d'arte, Paolo Calderoli è quello vero: come mai la scelta di cambiare e perchè proprio con “Casiraghi”?
“Un'ingenuità di inizio carriera, ho sperato di farmi strada da indipendente, senza il peso di un cognome che è solamente scomodo (Casiraghi è il nipote del politico leghista Roberto Calderoli, Ndr). Non ha funzionato. Nemmeno stavolta. Casiraghi è il cognome di un mio bisnonno, compositore d’orchestra”.
 
Quali sono i suoi progetti futuri? Può svelare qualcosa a Gioco News?
“Non ne ho la più pallida idea, potrei avere la fortuna di riuscire a fare un film o continuare a fare il dentista o affittare aquiloni in Nepal o pulire carburatori in un officina a Tenerife, l’idea di avere un futuro pianificato mi fa venire l’ansia. Che noia, meglio scoprire, adattarsi, evolversi, crescere. Come le iguane delle Galapagos”.

LUI CHI E'?! – Paolo Casiraghi forma la sua preparazione attoriale alla scuola teatrale di Lecco sotto la direzione del maestro Edoardo Borioli ed esordisce nel 2002 con lo spettacolo teatrale Spoon River, al teatro Filodrammatici di Milano. Si distingue generalmente in ruoli drammatici, ma nel 2007 decide di mettere a frutto la sua vena umoristica e segue il laboratorio Zelig di Pavia e Democomica al Teatro Franco Parenti. Nel 2008 sbarca a Colorado (Italia 1), con il personaggio di Suor Nausicaa, la monaca bergamasca motociclista. Dal 2012 porta in scena a “Zelig”, in prima serata su Canale 5, nuovi personaggi come Manuel Chuparosa De la Pierna. Ma Paolo Casiraghi non è solo comicità e cabaret. Intensa, infatti, è anche la sua attività cinematografica (Pupi Avati lo ha voluto come attore in quattro dei suoi film) e televisiva, con diverse fiction sia per le reti Rai sia per le reti Mediaset. Tra i suoi primi ruoli nella televisione c'è quello di “Francesco Fumagalli”, interpretato nel 2003 nella soap opera di Canale 5, “Vivere”. Nello stesso anno debutta al cinema con il film “Il cuore altrove”, diretto da Pupi Avati con cui lavorerà in vari altri film: “La rivincita di Natale”, “La seconda notte di nozze” e “La cena per farli conoscere”. Casiraghi ha recitato anche nel film “Per non dimenticarti”, diretto dalla figlia del regista Pupi Avati, Mariantonia Avati. Nel 2006 interpreta il ruolo di Emilio Contri nella terza stagione della serie tv di Rai Uno, “Orgoglio” e sempre nello stesso anno è nel cast della versione estiva della soap opera “Un posto al sole”. Nel 2007 appare su Rai Uno nella miniserie tv Giuseppe Moscati, diretta da Giacomo Campiotti e su Canale 5 ne “Il generale Dalla Chiesa”, regia di Giorgio Capitani, dove interpreta il ruolo dell'avvocato milanese Gianni Tassi.

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