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Riccardo Agostini: 'Regola vincente non si cambia!'

05 maggio 2020 - 10:59

Il life coach Riccardo Agostini sfata alcuni luoghi comuni del rapporto tra uomo e donna e suggerisce una via d'uscita dalla possibile dipendenza dal gioco.

Scritto da Anna Maria Rengo

Come parlare in pubblico? E come, passando a questioni decisamente più private, cavarsela con l'altro sesso, al momento di intraprendere, mantenere o troncare (sempre che non sia l'altro a farlo per primo!) una relazione sentimentale?

Anche in questi settori, “giocare”, nel senso di applicare delle regole, è fortemente consigliato, se non obbligatorio. Così ne sono convinte le persone che quotidianamente si rivolgono a Riccardo Agostini, life coach certificato presso l'Iec (Istituto Europeo di Coaching) accreditato da Asesco (Asociaciòn Española de Coaching) ed Eca (Advanced Training and Education) o che seguono i suoi tutorial in cui, sul proprio canale Youtube, spiega con estrema semplicità e grande comunicatività come dipanarsi in quel grande gioco che è la vita: da quella professionale a quella di coppia.

Inevitabile, dunque, al momento di incontrarlo, chiedergli il suo punto di vista su alcuni luoghi comuni e, perchè no, anche qualche consiglio!

Cominciamo dunque, in tema di “grandi generalizzazioni”, con questo: spesso si pensa che le donne siano più sensibli e “delicate”, soprattutto dal punto di vista sentimentale, degli uomini. Sei d'accordo?

“Se penso ai cartoni animati o ad alcune favole della mia infanzia, il modello che si ripete è quello di una principessa in difficoltà e un cavaliere pronto a salvarla. Quindi non mi sorprende che ci cuciamo addosso dei ruoli che non sentiamo nostri ma che, per essere accettati socialmente, ci vediamo costretti a rispettare.
Nel libro 'Il potere della vulnerabilità' di Brené Brown viene riportato l’esempio di un uomo che, con estrema sofferenza, per tutta la vita si è mostrato invulnerabile perché era questo che da lui si aspettava la società e la compagna”.

Tra le dipendenze comportamentali possibili figura anche quella da gioco con vincita in denaro. Ti è mai capitato di occupartene e, in ogni caso, quali suggerimenti pratici daresti a una persona che ne soffre, per uscirne o tenerla a bada? Troncare del tutto con il gioco è una soluzione?

“La maggior parte delle persone mi contatta per risolvere problemi affettivi o lavorativi ma se dovessi dare un suggerimento a chi soffre di dipendenza dal gioco d’azzardo (così come per la dipendenza dalla droga) direi di non eliminarla ma sostituirla con qualche cosa di più salutare.
Nel film T2 Trainspotting c’è una conversazione in cui Renton (Ewan McGregor) porta Spud (Ewen Bremner) a correre e gli spiega che per uscire dal tunnel della droga la cosa da fare è creare un’altra dipendenza”.

Pensi che le dipendenze, sia comportamentali che da sostanze, siano derivanti da un vuoto affettivo o dall'incapacità di esprimere i propri sentimenti, o abbiano altre radici?

“Credo che l’essere umano sia programmato per sviluppare delle dipendenze che gli portino benessere. Che si tratti di un vuoto affettivo o dell’incapacità di esprimere i propri sentimenti, tutte le dipendenze vengono innescate dalle mancanze.
Se prendessi come esempio il vuoto affettivo potrei dire che ci sono persone che si sentono sole e si iscrivono ad un club di beach volley e ci sono persone che si sentono sole e vanno al bar dove bevono qualche birra. Entrambe colmano un vuoto affettivo socializzando con nuova gente, tra le due categorie cambia solo il tipo di dipendenza”.

Nei tuoi video dai dei suggerimenti su come comportarsi, delle regole da seguire per riuscire in una serie di obiettivi principalmente sentimentali o interpersonali. La vita, anche nei suoi lati affettivi e sentimentali, può essere presa come un gioco, nel senso che anche essa si basa sul rispetto di regole ben precise?

“Mettiamola in questi termini, gli uomini sono la Spagna e le donne l’Italia. Abbiamo due lingue che si somigliano ma questa somiglianza può portare a fraintendimenti. L’idea con cui vengono pubblicati i video è quella di spiegare al mondo femminile la lingua in cui noi uomini comunichiamo.
Poi, all’interno di ogni lingua, esistono dei dialetti che sono quelle che tu hai identificato come 'regole'. Ogni persona ha delle regole (che io chiamo '10 comandamenti') che guidano la propria vita. Tu entri in connessione con le persone che hanno dei comandamenti/regole simili ai tuoi perché state parlando la stessa lingua, anzi… lo stesso dialetto!”.

Quando ti piace una ragazza cosa fai? Applichi anche tu delle regole, le fissi di volta in volta oppure ti lasci andare senza alcuna strategia?

“Il tuo comportamento non è altro che una strategia che con l’esperienza hai integrato nel tuo modo di fare.
Ogni volta che ci avviciniamo ad una ragazza o ragazzo lo facciamo utilizzando il comportamento/strategia che negli anni ha prodotto più risultati”.

 

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