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Brambilla: 'Finalmente via libera a sgambamento degli equini nei maneggi'

15 maggio 2020 - 13:37

La deputata di Fi Michela Vittoria Brambilla commenta con favore le nuove disposizioni del ministero della Salute su adozione animali e sgambamento degli equini nei maneggi.

Scritto da Redazione

“Il governo ci ha finalmente ascoltato”. Lo afferma Michela Vittoria Brambilla, deputata di Forza Italia e presidente dell’Intergruppo parlamentare per i Diritti degli animali, commentando la nota del ministero della Salute che sostanzialmente dà via libera ad una serie di attività a tutela degli animali, tra cui le adozioni e lo sgambamento degli equini nei maneggi, che avevano subito limitazioni di fatto durante il lockdown (anche nella seconda fase).

“E’ una grande vittoria”, osserva la presidente della Lega italiana per la Difesa degli Animali e dell’Ambiente. “La nota è una risposta inequivocabile alle pressanti richieste della Leidaa e delle altre associazioni, dell’Intergruppo parlamentare che ho l’onore di presiedere e mie personali formulate con un’interrogazione al ministro. Abbiamo sempre sostenuto che l’accudimento e la cura degli animali, essenziali per garantirne la salute e il benessere, non sono differibili, che le attività svolte dalle organizzazioni di tutela degli animali dovevano continuare su tutto il territorio nazionale, sempre in condizioni di sicurezza, e che per motivarle bastava invocare i motivi di salute, in quanto estesi alla sanità animale. Il ministero ci dà ragione e restituisce piena agibilità ai volontari che si occupano degli animali e ne promuovono le adozioni. Anche quando la famiglia di destinazione risiede in un’altra Regione o in un altro Paese dell’Ue, purché si ricorra a trasportatori autorizzati e nel rispetto delle procedure operative per le adozioni internazionali.

Il “via libera” – aggiunge – vale anche per il movimento dei cavalli confinati nei maneggi, fortemente penalizzati dalle misure di lockdown, le cui condizioni mi hanno indotto a presentare una specifica richiesta: ora è chiaro che dovrà essere permesso l’accesso agli affidatari e ai proprietari degli equini perché possano accudirli e farli muovere”.

 

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