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Il Covid-19 si porta via il numero uno dello scopone in Italia, Osvaldo Pagliotti

19 marzo 2021 - 10:33

Osvaldo Pagliotti, il tre volte campione italiano di Scopone per colpa del Covid-19 all'età di appena 67 anni. 

Scritto da Gt

Si chiamava Osvaldo Pagliotti e ha vinto tre volte il campionato italiano di Scopone. E il Covid-19 si è portato via anche lui all’età di appena 67 anni. Era originario di Banchette d'Ivrea, ormai pensionato della Eaton di Bosconero e padre di tre figli, è deceduto il 3 marzo scorso all'ospedale di Ivrea dove era ricoverato da poco tempo. Il virus l'ha stroncato in pochi giorni: prima il ricovero in pronto soccorso a Cuorgné, poi il trasferimento a Ivrea in seguito all'aggravarsi delle sue condizioni di salute.

Era un vero fenomeno dello scopone, un gioco meraviglioso e reso celebre anche dalla variante “scientifico” immortalata nel film di Luigi Comencini del 1972 con Alberto Sordi e Silvana Mangano. 

Chissà, magari sarà stato proprio questo capolavoro cinematografico a ispirate Osvaldo che per tre volte aveva vinto il titolo di Campione Italiano di scopone. L'ultima nel 2016 a San Colombano Belmonte quando, in coppia con Marco Rasore di Ovada, entrambi appartenenti all'associazione Scopone Canavese da lui fondata si era aggiudicato la 65ª edizione del campionato italiano di scopone scientifico a coppie fisse col separé (evidentemente per evitare qualsiasi tipo di gesto in un gioco in cui non si può parlare e non si possono fare segni a differenza di giochi come Briscola e Tresette) e che per la prima volta nella sua storia si era svolta in Canavese.

Il gioco è davvero molto seguito e decisamente moderno. Ad esempio l’associazione dove giocava Pagliotti vanta un centinaio di tesserati ogni venerdì sera si ritrova per giocare a carte.

Osvaldo Pagliotti voleva avvicinare anche i più giovani al gioco delle carte ed è stato uno dei promotori, nel giugno 2018, della campagna di sensibilizzazione attraverso la distribuzione di volantini davanti alle scuole e in tutti i luoghi di aggregazione per attirare al gioco delle carte le nuove generazioni, in particolare i ragazzi tra i 12 e i 18 anni. Per Pagliotti il gioco delle carte, in particolare quello della scopa, aiuta molto la mente a ragionare, aguzza la fantasia e mette in evidenza il carattere, la personalità e l’estro del giocatore e della persona.

Col Covid-19 il gioco delle carte è stato praticamente bandito e vietato in tutti i Dpcm. Invece con mascherine, sanificazioni di carte (e chips) e rigidi protocolli i contagi si possono fermare e si può consentire di giocare a tutti. Ovviamente all’inizio della pandemia i casi di cluster di contagio sono stati tantissimi specie sulla popolazione anziana che ama ritrovarsi per giocare a briscola, tresette, bridge, poker e ovviamente scopone scientifico. 

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