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O'Neill come Best: '14 milioni spesi in scommesse, alcol e donne'

23 febbraio 2017 - 11:52

La triste storia di Fabian O'Neill, ex giocatore di Cagliari e Juventus che racconta di aver speso 14 milioni di dollari in donne, alcol e scommesse. 

Scritto da Ca

"Ho speso ben 14 milioni di dollari tra donne, alcol e scommesse!". E George Best completerebbe la frase con "il resto l'ho sperperato". Ma stupisce un po' quello che ha affermato in un'intervista rilasciata ad 'Ovacion Digital', Fabian O'Neill, calciatore uruguagio classe 1973 che ha indossato la maglia del Cagliari per cinque stagioni per poi passare alla Juventus nel 2000 dove, però, non è riuscito a confermare le sue grandi qualità di centrocampista-trequartista. Un'ottima tecnica di base con caratteristiche decisamente all'avanguardia per quel periodo. Oddio, in quel periodo c'era un certo Zinedine Zidane alla Juve. In molti se lo ricordano ma forse in pochi sanno che Fabian in carriera è stato protagonista di diversi episodi negativi che ne hanno influenzato anche le prestazioni in campo.


Nell'intervista in questione, quindi, l’uruguaiano ha confessato di aver speso ben 14 milioni di dollari tra donne, alcol e scommesse. L’ex centrocampista bianconero, adesso, per andare avanti, è dipendente di un bar di Montevideo; queste le sue parole: “Vengo qui la mattina, aiuto la proprietaria, Janet, che è la figlia di un mio amico. La gente non si stupisce di vedermi qui, perché mi conosce già. Il mio agente, Paco Casal, mi ha fatto guadagnare tanti soldi, poi se li ho persi è stata soltanto colpa mia. Non mi serviva uno psicologo, ai tempi era impossibile aiutarmi. Le scommesse non sono più un problema, non ho più i soldi per giocare. Ma non mi dà fastidio essere povero. Mi basta avere qualcosa perché i miei figli stiano bene e tenermi qualcosa per me, per mangiare”.
“In Sardegna ero un idolo, alla Juventus scesi nelle gerarchie: giocavo con tanti fenomeni. Tra cui Zidane: oggi tifo Real Madrid perché c’è lui. Ricordo che a Cagliari lottavamo per non retrocedere, io andavo in spiaggia i tifosi mi gridavano ‘Ubriacone!’. E quando fummo promossi quegli stessi tifosi mi pagarono da bere. Il calcio è così”.

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