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Russia 2018: ora gli arbitri controllano la biancheria

21 giugno 2018 - 09:21

Dopo il precedente del calciatore danese Nicklas Bendtner nel 2012, che aveva indossato gli slip con brand di un bookmaker, scattano i controlli.

Scritto da Alessio Crisantemi

 

Il fantasma del bookmaker aleggia sui Mondiali di Russia 2018. E tra la biancheria dei calciatori. Fa sorridere, la notizia circolata sui media internazionali nelle ultime ore, relativa alle ispezioni degli arbitri condotte sulle mutande dei calciatori. Merito (o colpa, fate voi) delle telecamere che entrano ormai nel tunnel che porta all'ingresso dei calciatori sul terreno di gioco, dalle quali si è potuto vedere, in occasione del pre-match tra Panama e Belgio di Sochi, che gli arbitri chiedono ai giocatori di alzare i pantaloncini e mostrargli la biancheria prima dell'entrata in campo.

Il controllo avviene in virtù del regolamento Fifa sugli indumenti dei calciatori, il quale impone di indossare mutande dello stesso colore dei pantaloncini. Questo in seguito al precedente del 2012, quando il calciatore danese Nicklas Bendtner, durante un'esultanza, alzò la maglia e abbassò i pantaloncini, mostrando in mondovisione la sua "mutand griffata" da un noto bookmaker.
 
Sollevando un polverone di critiche e accuse. E portando, dunque, la Fifa a correre ai ripari.

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