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A Montalcino Benvenuto Brunello 2019

21 febbraio 2019 - 09:35

L’arte di produrre un buon vino: a Montalcino Benvenuto Brunello.

Dal 16 al 18 febbraio si è svolta la 27esima edizione di Benvenuto Brunello nel Complesso di Sant’Agostino di Montalcino: protagonisti nei calici il Brunello di Montalcino 2014, la Riserva 2013, il Rosso di Montalcino 2017, Moscadello e Sant’Antimo. E’ stata come una grande sinfonia, l’orchestra dei produttori ha suonato in maniera perfetta regalando ancora una volta un’annata eccellente: quattro stelle sulla formella di quest’anno. A cesellare l’anteprima del Brunello è stato il grande Alex Zanardi, che ha realizzato la piastrella celebrativa dell’annata 2018, collocata sul muro del Palazzo Comunale di Montalcino dove ogni anno la collezione a cielo aperto si arricchisce di nuove prestigiose firme. Davanti a un bicchiere di Brunello c’è bisogno di un’atmosfera di meditazione e contemplazione del bello e del buono. Queste due forme estetiche riecheggiano anche nella formella realizzata da Zanardi, con un arcobaleno che unisce idealmente i vigneti e il cielo illuminato da 4 stelle. Tante quante quelle assegnate alla vendemmia di quest’anno: una produzione importante anche a livello quantitativo.

Quando nel bicchiere si versa un Brunello di Montalcino, si sente una sonorità particolare, che crea subito un clima di amicizia e condivisione. Una musicalità olfattiva e gustativa, una sinfonia di aromi e sapori che si sprigionano nel calice. Il tutto dovuto ad un terroir particolare quale è quello di Montalcino: tufaceo e argilloso, ricco di mineralità, di sostanze trasportate dai venti che si infrangono sulla collina e il sole che dona al territorio una luce particolare. A fare da cornice all’evento ancora una volta il meraviglioso Chiostro del Complesso di Sant’Agostino e il Chiostro del Museo. Location unica che consente ai visitatori di vedere, anche solo di passaggio, opere magnifiche di Andrea Della Robbia come il San Sebastiano del 1510 circa, in terracotta invetriata bianca, dove il santo è legato ad un tronco di colore verde-marrone, lo sguardo è sereno, il volto appena reclinato, quasi a richiamare l’ispirazione dai modelli ellenistici che avevano tanto affascinato Michelangelo.  
 
 

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