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Boom degli scacchi online con 11,1 milioni di iscritti tra Netflix e rischio truffe

16 novembre 2020 - 11:56

Il gioco degli scacchi vive un boom con 11,1 milioni di iscritti a Chess.com grazie alla pandemia e alla serie Netflix ma c'è il rischio cheating. 

Scritto da Cesare Antonini

Che le pandemie e i lockdown favoriscano la crescita di tutta l’area del digital commerce e dell’entertainment è ormai assodato. Uno degli sport e dei giochi che si è lanciato nella versione online pur di continuare a praticare la propria passione sono gli scacchi. Ma tra il boom degli accessi alle piattaforme online dove si può giocare dai proprio supporti mobili e fissi con grande facilità (la grafica è semplice, le regole sono sempre quelle), favorito anche grazie al successo della serie Netflix  "The Queen's Gambit", “La Regina degli Scacchi”,  va registrato anche il grande rischio dei bari essendo un gioco risolvibile tramite software appositi. Ma in Italia c’è anche una discreta diffusione del gioco grazie a dei corsi online

NON DIMENTICHIAMOCI DI TWITCH E YOUTUBE - Come nel poker e negli esports, le sessioni di streaming hanno aiutato tantissimo alla diffusione del gioco tra i  giovanissimi. Insomma gli scacchi stanno diventando “fighi”. Twitch e YouTube lo hanno trasformato in uno sport visibile e i suoi geni in sensazioni online. Twitch, per chi non lo sapesse, è una piattaforma di live streaming per giocatori e altri streamer di contenuti, con circa 17,5 milioni di spettatori giornalieri. I creator condividono il loro schermo con i fan in modo che i fan possano guardarli dal vivo.

"C'è stato un enorme aumento della popolarità degli scacchi dall'inizio della pandemia, in gran parte grazie al duro lavoro degli streamer di scacchi su Twitch e YouTube", ha detto James Toliver, membro del consiglio dell'Harvard Chess Club, 19 anni. Toliver è un esperto di scacchi, un titolo assegnato dalla Federazione scacchistica degli Stati Uniti ai giocatori classificati appena al di sotto del master.

I Twitcher più famosi possono guadagnare con entrate pubblicitarie, abbonamenti ai loro canali o donazioni. Qualche tempo fa per guadagnarsi da vivere con gli scacchi, dovevi essere tra i primi 20 al mondo, o insegnare. Ora ci sono persone che possono sopravvivere agli scacchi e tutto ciò che stanno facendo è streaming. 

IL BOOM DI CHESS.COM - Nick Barton, direttore dello sviluppo aziendale di chess.com, ha affermato che il sito ha registrato una crescita sostanziale durante la pandemia. Dal primo marzo, "il sito ha registrato circa 11,1 milioni di nuovi membri - un aumento di 6,54 milioni rispetto a questo periodo dell'anno scorso", ha detto.

Chess.com, ha detto Barton, ha "stabilito un nuovo record per la maggior parte dei nuovi membri in un solo giorno quasi ogni singolo giorno di novembre".

LA REGINA DEGLI SCACCHI - La serie Netflix diretta da Scott Frank sta avendo un grande successo tra gli utenti. Soprattutto per un particolare: "Non ha deluso - ha detto un fan - la maggior parte degli spettacoli che coinvolgono gli scacchi non si preoccupano di rappresentare accuratamente il gioco. 'The Queen's Gambit' è diverso. Il ritratto degli scacchi della serie è così accurato che spesso è possibile per gli spettatori esperti nel gioco prevedere le mosse di Beth".

L'adattamento Netflix del romanzo di Walter Tevis del 1983, ambientato nell'era della Guerra Fredda, sul prodigio degli scacchi e l'orfana del Kentucky Beth Harmon (Anya Taylor-Joy) è al primo posto su Netflix al momento. 

La presidente dell'Harvard Chess Club Ella Papanek, un'esperta di scacchi, ha affermato di "aver notato un aumento della popolarità del gioco all'inizio della quarantena".

PROBLEMA BARI - La pandemia ha costretto il mondo degli scacchisti a spostare le competizioni online. Ne è nato un enorme problema di cheating. Nel senso che hanno iniziato a barare tutti, o quasi.

Ne parla il The Guardian che, in un suo articolo, descrive l’universo delle competizioni di scacchi come completamente travolto da un clima di paranoia, accuse reciproche, e detronizzazioni. Eh già, perché un recente torneo si è chiuso con la squalifica di cinque dei sei scacchisti dati per favoriti. Avevano barato.

Contestualmente, ha fatto discutere una ragazzina di dieci anni che nelle sue partite online dimostrava abilità e flessibilità mentale insolite perfino per un adulto. O meglio, per usare le parole del Guardian, “giocava allo stesso livello del N.1 a livello mondiale”.

Il quotidiano riporta anche il caso di grandmaster armeno che, venendo cacciato da una competizione per “gioco sospetto”, si è lanciato in una serie di invettive ingiuriose contro il suo opponente, accusandolo di “pisciarsi addosso nel pannolone”.  Una disciplina sempre elegante e seriosa si sta scatenando sul web e sta crescendo nei numeri: normali effetti collaterali o una pericolosa deriva?

Il Guardian attribuisce questa epidemia di scene indecorose e brogli sfacciati all’avvento delle competizioni di scacchi online, rese necessarie da quell’altra epidemia, quella del covid-19, che sta mettendo in ginocchio il mondo.

Giocare da dietro uno schermo rende estremamente semplice usare software per barare agli scacchi e prevedere le mosse dell’avversario con estrema precisione. Ovvio.

L’ITALIA PUNTA SUI CORSI DI SCACCHI - Un corso gratuito di scacchi con tanto di lezioni introduttive, simulazioni virtuali e sfide on-line alle quali può partecipare chiunque abbia interesse. Il tutto gestito e coordinato da un istruttore accreditato presso la Federazione scacchistica italiana (Fsi) riconosciuto dal Comitato olimpico nazionale italiano (Coni).
È l'iniziativa intitolata "Scacco matto" organizzato dai ragazzi dell'associazione "Go! - Giovani ortesi" di fronte alle nuove restrizioni e limitazioni sociali imposte con l'istituzione della zona rossa; Orta di Atella, in provincia di Caserta, è già stata zona rossa tra fine ottobre e inizio novembre.
 
Il corso si compone di sei appuntamenti divisi tra le diverse settimane del mese di novembre: quattro sono caratterizzati da lezioni introduttive all'avviamento del gioco degli scacchi e due da simulazioni e vere e proprie game session. Gli incontri organizzati durante la prima settimana si sono rivelati un vero successo, con partecipanti provenienti da Orta di Atella e dagli altri paesi dell'Agro. 
 
Soddisfatto per il successo dell'iniziativa Giovanni Sorvillo, presidente dell'associazione, che spiega com'è nata l'idea: "In una circostanza particolare come quella che stiamo vivendo, essendo vietato ogni tipo contatto sociale, molti sport si sono fermati - dice Sorvillo - c'è qualche sport però che può adattarsi facilmente alle potenzialità che offre il web, uno di questi è il gioco degli scacchi. Il nostro intento è quello di offrire intrattenimento e generare quegli stimoli e quella curiosità necessari per scoprire il mondo degli scacchi, spesso poco conosciuto o sottovalutato. Promuovere lo sport significa diffondere cultura e valori sociali importanti come il rispetto dell'avversario, l'integrazione, la collaborazione e la sana competizione". 

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