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Spot Superenalotto, Formisano (Udc): "Stride con politica di sacrifici del Governo"

21 febbraio 2012 - 08:50

Lo spot del Superenalotto che racconta i sogni degli italiani in caso di vittoria è poco in sintonia con quanto messo in atto dal nuovo Governo, improntato ad una politica di sacrifici e tagli. Si apre così l'interrogazione di Anna Teresa Formisano (Udcptp) al ministro dell'economia e delle Finanze. Il messaggio lanciato non è quello che si può definire educativo e arriva direttamente dalla società concessionaria dell'amministrazione autonoma dei monopoli di Stato, la Sisal, che pur essendo privata opera in rapporto strettissimo con il Ministero dell'economia e delle finanze; la responsabilità sociale non può passare in secondo piano, anche considerando il fatto che il 53,6 per cento dell'introito delle giocate finisce nelle casse dello Stato; inoltre, nell'ultimo pacchetto di riforme varato è stata inserita una tassazione extra del 6 per cento sulle vincite superiori ai 500 euro per tutte le tipologie di gioco;

Scritto da Redazione GiocoNews

lo spot grida «Lasciatemi sognare!», un remake dell'italiano di Cutugno, anche se il testo originario lascia il posto a un brano completamente diverso, che incita a sognare per sperare in un futuro migliore, un messaggio che a giudizio dell'interrogante stride con le sollecitazioni fatte dai membri del Governo; la Sisal, non rivela «per policy aziendale» il costo della campagna mediatica, decisamente imponente, e in una nota Matteo Sala, responsabile marketing di Sisal, descrive lo spot come «Far cantare agli italiani i propri desideri è un modo per celebrarli: SuperEnalotto riesce sempre a far sognare in grande»; è lecito che un'azienda pensi al profitto, ma se l'azienda è concessionaria dello Stato servirebbe maggiore responsabilità, più di quanto si chieda a un qualsiasi privato; a parere dell'interrogante l'invito al gioco come soluzione ai problemi sembra una presa in giro piuttosto che una presa d'atto positiva nei confronti della vita: quali siano gli intendimenti del Governo rispetto ad una vicenda che, ad avviso dell'interrogante, risulta offensiva nei confronti dei «veri italiani» che ogni giorno affrontano sacrifici per sé stessi e per poter costruire e non solo sognare un futuro migliore per i propri figli".

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