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La luce di Michelangelo risplende grazie al Gioco del Lotto

24 gennaio 2017 - 11:43

 Nuova illuminazione della tomba di Giulio II alla chiesa romana di San Pietro in Vincoli, grazie al sostegno del Gioco del Lotto.

Scritto da Sara Michelucci
La luce di Michelangelo risplende grazie al Gioco del Lotto


Roma - La tomba di Giulio II di Michelangelo, di cui fa parte la celebre statua di Mosé, torna a riplendere grazie a un complesso progetto di illuminazione, manutenzione e restauro della Soprintendenza per il Colosseo e l'area archeologica centrale di Roma, realizzata con il contributo del Gioco del Lotto.

 

L'iniziativa è stata presentata a Roma, martedì 24 gennaio, alla chiesa di San Pietro in Vincoli.

 

La nuova illuminazione rivela Michelangelo scultore della luce oltre che del marmo, ed è finalizzata a restituire le condizioni in cui la tomba venne realizzata nel XVI secolo, negli anni completamente cambiate con la chiusura di una finestra. L'impianto curato da Mario Nanni, in stretta collaborazione con il restauratore Antonio Forcellino è stato realizzato con tecniche informatiche e lampade a led di Viapizzuno, in grado di restituire i colori e l'intensità della luce di Roma nella zona di San Pietro in Vincoli.

 

Dopo 15 anni dall'ultimo intervento, il monumento, che è visitato gratuitamente da milioni di persone ogni anno, è stato ripulito e restaurato, recuperando gli splendidi colori del marmo di Carrara scelto e scolpito da Michelangelo, ma senza intaccare la patina del tempo.

 

In continuità con l'importante progetto di restauro e comunicazione del 1999-2001 il Gioco del Lotto, proseguendo il suo storico legame con la storia dell'arte e la cultura, si è offerto di rinnovare il proprio impegno per la salvaguardia dell'opera. Si apre così una nuova stagione nel rapporto fra pubblico e privato, che, oltre a promuovere una grande opera di restauro, continua a prendersi cura della conservazione delle opere e della loro conoscenza
Nei prossimi mesi saranno, infatti, organizzate numerose attività per far conoscere al grande pubblico questo straordinario monumento. Una delle statue che compongono il monumento, La vita attiva, trova il suo modello in un affresco di San Sivestro al Quirinale: un caso unico nell'arte di Michelangelo, che apre un nuovo capitolo nell'interpretazione del Mosè e dell'intera tomba di Giulio II.

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