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Lodi: il Bar Marino preso d'assalto dai giocatori e dai bisognosi

19 agosto 2019 - 12:04

Il Bar Marino di Lodi preso d'assalto dopo la vincita dei 209 milioni di euro e c'è chi chiede soldi ai ricevitori. 

Scritto da Ca

Quelli del Bar Marino di Lodi ci tengono a specificare che la ricevitoria non percepisce percentuali dalla vincita al SuperEnalotto e che non sanno chi sia il vincitore e neanche pretendono di ricevere una quota degli 209 milioni di euro che, alla fine, si meriterebbero solo per la mano fortunata che ha vidimato lo scontrino fortunatissimo da appena 2 euro. 

Ed è Il Giornale di Lodi a fare il punto su qualche situazione scomoda che il Bar Marino si è trovato ad affrontare. Guglielmo Poggi, la moglie Marisa e la figlia Sara i familiari che lo gestiscono, sono in questi giorni alle prese con diversi soggetti che gravitano attorno al bar e alla vincita.
I tre raccontano che sono numerosi i clienti o i passanti che entrano nel bar per tentare la sorte nella improbabile speranza che la vincita possa replicarsi. Ma non è solo chi mormora davanti al loro ingresso “è proprio qui che hanno vinto 209 milioni” a fare avanti e indietro, sono tanti anche i cittadini che vogliono il nome del vincitore per convincerlo ad aiutarli economicamente.
Secondo il racconto dei gestori del bar Marino più di un bisognoso ha insistito per sapere il nome del fortunato con l’intento di ottenere un po’ di denaro per far fronte alle necessità famigliari e a gravi condizioni economiche. Ma non solo: in più di una persona, convinta che la ricevitoria percepisca una percentuale della vendita, ha chiesto ai gestori di aiutarli a far fronte alle spese (come, racconta Sara Poggi, aiutarli a pagare le bollette).

Inoltre i gestori del bar ribadiscono a gran voce che non sanno chi abbia vinto e non lo vogliono neppure sapere, anche se sarebbero ben lieti di ricevere dal vincitore una targa da esporre nel locale, per ricordare che la fortuna è passata proprio da lì.
Grazie alla vincita che rappresenta un vero e proprio record mondiale, il piccolo baretto poco lontano dal centro di Lodi sta diventando quasi un “luogo di culto” per i fan delle giocate.

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