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SuperEnalotto: tra padre e figlia vincono 173mila euro contemporaneamente

04 settembre 2019 - 14:03

Riscosse 2 vincite realizzate nello stesso concorso, il 4 luglio 2019 a La Spezia: tra padre e figlia vincono 173mila euro.

Scritto da Gt

Si sono presentati oggi per l’incasso presso gli uffici Sisal di Milano, un padre e una figlia di La Spezia. Solo che questa volta l’uno non accompagnava l’altro ma entrambi erano i vincitori.
Sembra incredibile ma nello stesso concorso – il n. 80 di giovedì 4 luglio - due persone della stessa famiglia hanno realizzato una vincita al SuperEnalotto in due ricevitorie diverse di La Spezia.
La vincita della figlia pari a € 115.606,52 è stata realizzata presso l’edicola Amato situata in Piazza Cavour, angolo via dei Mille a La Spezia.

La vincita del papà pari a € 68.900,18 è stata invece realizzata presso il Bar Tabacchi Ghezzi situato in Corso Cavour n. 392 a La Spezia.

La combinazione vincente del concorso è stata: 40,42,57,64,80,86, Jolly 38, SuperStar 57.

“Gabbiano” è il nome di fantasia scelto dai vincitori per raccontare la loro incredibile storia.

Gabbiano, come l’immagine romantica della sagoma bianca che sorvola le onde del mare di La Spezia, oppure come la storia del gabbiano più amato, Jonathan Livingston, del libro di Richard Bach… non sappiamo!

Forse “Gabbiano” è semplicemente l’immagine che esprime al meglio il senso di leggerezza di una famiglia che ha vinto ben due volte.

La storia di queste due persone è accumunata da cose semplici. Entrambi grandi lavoratori, persone umili – lei infermiera e il padre in pensione – non hanno mai smesso di volersi bene e di preoccuparsi reciprocamente, anche del benessere economico, utile a garantire un futuro sereno all’intera famiglia.

Un’affinità che li vede uniti anche nel gioco, ancorati entrambi a un sogno, quello di vincere piccole o grandi somme e fantasticare sui progetti che potrebbero concretizzarsi.
 
Il giorno della vincita, mentre si reca al lavoro, la figlia va a giocare i numeri “scelti” dal padre tanto tempo fa. Alcuni numeri sono sicuramente associati a date che anche lei sa ricondurre ai suoi ricordi, di altri invece non ne conosce il valore affettivo. Ma la donna ha fiducia nel padre e, quando gioca, in campo mette sempre e solo quei numeri.
Il padre, invece, più creativo e istintivo, quel giorno decide di cambiare la sua sorte, compilando una schedina che solo in parte mette in gioco i “suoi” numeri. Ha il presentimento che questo cambio di rotta gli porterà fortuna e, seppur impossibilitato a giocare a causa di altri impegni, chiede alla moglie di andare al posto suo a convalidarli.
L’anziana donna, trovando la solita ricevitoria chiusa, non s’arrende d’animo e percorre molta strada per poter giocare la schedina del marito. Non è un obbligo per lei, ma è ostinata a compiere il suo dovere per accontentare il marito.
Due persone quindi che giocano in maniera autonoma, ma con l’intento reciproco, anche se mai palesato, di aiutare l’altro, quello che ritengono essere più in difficoltà.
Poi, la sera stessa della giocata, la scoperta che ha lasciato entrambi senza parole, colmi di gioia e increduli per l’accaduto.
 
“Quando ho chiamato mio padre per comunicargli che avevo vinto, dopo aver controllato decine di volte i numeri insieme a mio marito e mio figlio, anche lui mi ha comunicato la stessa cosa. Pensavo semplicemente che avesse controllato al mio posto numeri che conosce a memoria… e invece le vincite erano due. Non avevo la mente lucida e non capivo quando continuava a ripetermi la stessa frase “hai vinto tu e ho vinto anche io”. Sono rimasta senza parole, non tanto per l’incredibile reciproca fortuna, ma soprattutto perché il destino aveva premiato qualcosa di ancora più grande, la generosità. Quel momento di silenzio ha infine lasciato spazio al pianto comune, come se quella vincita sancisse l’affetto che ci unisce e ci unirà per sempre”.
Con oltre 115 mila euro vinti dalla figlia e oltre 68 mila euro vinti dagli anziani genitori, l’intento comune sarà quello di aiutare figlio e nipote a sistemarsi per il futuro, a conferma di un atto di amore ancora più grande e altruista.
“Non c’è nulla di strano – dichiarano insieme i vincitori - … È il cerchio della vita ed è giusto che non finisca mai”.
 

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