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Cassazione: "Può essere licenziato chi gioca al computer in ufficio"

08 novembre 2013 - 09:24

Secondo la Corte di Cassazione, il dipendente che gioca al computer in ufficio invece di lavorare, può essere licenziato. A stabilirlo la sentenza della Sezione lavoro, con cui è stato accolto il ricorso di una società contro il giudizio della Corte d’appello di Roma che si era pronunciata contro il licenziamento intimato a un dipendente accusato di “avere utilizzato, durante l’orario di lavoro, il computer dell’ufficio per giochi, con un impiego calcolato nel periodo di oltre un anno di 260-300 ore”.

Scritto da Mc
Cassazione: "Può essere licenziato chi gioca al computer in ufficio"

La Sezione lavoro della Cassazione si è invece pronunciata a favore dell’azienda affermando nella decisione che “l’addebito mosso al lavoratore di utilizzare il computer in dotazione a fini di gioco non può essere ritenuto logicamente generico per la sola circostanza della mancata indicazione delle singole partite giocate abusivamente dal lavoratore”. La sentenza d'appello è immotivata secondo la Cassazione “che lamenta indicazione specifica delle singole partite giocate, essendo il lavoratore posto in grado di approntare le proprie difese anche con la generica contestazione di utilizzare in continuazione, e non in episodi specifici isolati, il computer aziendale”. La Corte d'appello di Roma dovrà riaprire il caso “non considerando generica la lettera di contestazione da cui poi è conseguito il licenziamento”.

 

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