skin

Blue Whale, Bonafede: 'Italia sottovaluta il fenomeno'

18 ottobre 2017 - 08:42

Il deputato Alfonso Bonafede (M5S) presenta interrogazione alla Camera sulla diffusione del gioco online Blue Whale in Italia.

Scritto da Redazione

Si torna a parlare di Blue Whale, il gioco online arrivato dalla Russia, che avrebbe spinto al suicidio numerosi giovani in tutta Europa. Dopo l'interrogazione al Governo presentata a maggio da Mario Borghese (Sc-Ala Clp-Maie) è la volta di quella a firma di Alfonso Bonafede, portavoce alla Camera dei Deputati del Movimento cinque stelle e vice presidente della Commissione Giustizia.


L'interrogazione, rivolta ai ministeri dell’Interno, dell’Istruzione e dello Sviluppo economico, prende spunto da una puntata della trasmissione tv "Le Iene"  andata in onda l’8 ottobre 2017, con un servizio riguardante proprio il fenomeno Blue Whale.

 

"Il gioco, diffuso in rete anche attraverso le chat dei telefonini, sta destando moltissima preoccupazione a livello internazionale ma anche tra le famiglie italiane.
Si starebbero ripetendo alcuni precisi segnali riconducibili a questa pratica perversa che sta coinvolgendo sempre più giovani, spinti ad attenersi a rigide regole dal seguente tenore: '(...) incidetevi sulla mano con il rasoio “f57” e inviate una foto al curatore', '(...) il curatore vi dirà la data della vostra morte e voi dovrete accettarla', '(...) alzatevi alle 4.20 del mattino e andate a visitare i binari di una stazione ferroviaria'; dal servizio televisivo dell’8 ottobre 2017 si evince che il suddetto fenomeno non sarebbe stato preso nella giusta considerazione da parte del sistema mediatico nazionale che, di fatto, ha inspiegabilmente sminuito la gravità di un fenomeno pericolosissimo fino a metterne in discussione la stessa esistenza", sottolinea il deputato.
 
 
"In numerosi altri Paesi del mondo, invece, le forze dell’ordine stanno ottenendo
i primi risultati importanti nella lotta a questi fenomeni, spesso grazie alla campagna di sensibilizzazione portata avanti dai media e, soprattutto, all’interno degli istituti scolastici; soltanto a titolo di esempio, risulta che, in molti casi, sono gli stessi alunni a
osservare e a segnalare eventuali comportamenti anomali di compagni di scuola riconducibili proprio al Blue Whale, con conseguente efficacia preventiva che potrebbe
risultare decisiva; è doveroso sottolineare che, nel predetto servizio della trasmissione 'Le iene', veniva messo in rilievo come la polizia postale stia già monitorando il fenomeno; il tema è chiaramente molto delicato e va trattato con la massima attenzione;
l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) indica che, nel mondo, ogni 40 secondi qualcuno si toglie la vita; sono circa 800 mila le persone che muoiono per suicidio.
Per ogni suicidio ci sono molte altre persone che tentano di togliersi la vita; infatti,
proprio l’emulazione di un gesto così estremo è il fattore di rischio più importante.
I suicidi rappresentano la seconda causa di morte tra i giovani di età compresa
tra i 15 e i 29 anni. Per quanto riguarda l’Italia, il rapporto del citata organizzazione
segnala il dato di 6 suicidi ogni 100.000 abitanti. Gli esperti dell’Oms evidenziano l’importanza di trattare con cautela il tema dei suicidi, soprattutto giovanili, da parte dei mezzi di comunicazione, al fine di evitare intenti di emulazione", ricorda Bonafede.
 
 
"Con la recente legge 29 maggio 2017, n. 71 (Gazzetta Ufficiale 3 giugno 2017), in
materia di 'cyberbullismo' viene introdotto, anche relativamente all’utilizzo di strumenti informatici, l’obbligo del rispetto della legalità e della responsabilità verso la propria vita e verso quella degli altri, in un’ottica prettamente preventiva; alla luce di quanto esposto, risulta fondamentale, a giudizio dell’interrogante, una seria e approfondita attività di prevenzione e sensibilizzazione a partire dalla scuola, luogo deputato alla formazione dei
giovani, attraverso campagne d’informazione per le famiglie e le scuole al contrasto del fenomeno e, comunque, una educazione ad un uso consapevole e moderato del web e dei social network", dice ancora il deputato, chiedendo se i "ministri interrogati siano a conoscenza di quanto esposto; quali iniziative i ministri interrogati, per quanto di competenza, intendano assumere e quali abbiano già assunto per evitare, in un’ottica di prevenzione, che si verifichino casi nel nostro Paese riconducibili al fenomeno del Blue Whale".

Articoli correlati