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La musica contro l'usura, Bari si mobilita

15 maggio 2017 - 11:49

Il 16 maggio nella basilica di San Nicola a Bari il concerto La musica contro l'usura, organizzato dalla Fondazione Antiusura San Nicola e Santi Medici.

Scritto da Redazione

 

La lotta all’usura si conferma anche quest’anno attraverso la musica. Si terrà martedì 16 maggio alle 20,30 a Bari il concerto "La musica contro l'usura", organizzato dalla Fondazione Antiusura San Nicola e Santi Medici, presso la Basilica di San Nicola, in collaborazione con l’Orchestra Sinfonica Metropolitana di Bari.

È un’iniziativa fortemente voluta dai volontari della Fondazione Antiusura che tramite l’arte intendono richiamare l’attenzione del mondo delle istituzioni, del lavoro e della società civile intorno alla crisi economica e all'usura, a volte connessa al gioco patologico.

La Fondazione di Bari, che ha dato vita alla Consulta Nazionale Antiusura, è una delle 29 Fondazioni Antiusura che operano in Italia, che quotidianamente sono sul campo per arginare e combattere su più fronti l’usura, attraverso le strade della prevenzione, della formazione, della legalità e della giustizia.


L’Orchestra Sinfonica Metropolitana di Bari, sotto la direzione di Silvia Casarin Rizzuto, presenta un programma sinfonico di grande prestigio, che si delinea nella musica e negli autori della seconda metà dell’Ottocento. Dall’Ouverture della Genoveva, unica opera scritta da R. Schumann, si passa alla musica boema con due grandi autori di questo periodo, Smetana e Dvorak, entrambi cechi. La “Moldava” rievoca la bellezza del noto fiume che attraversa la regione boema, sino ad attraversare Praga, in un esempio di poema sinfonico descrittivo. Differente, ma altrettanto suggestiva, la Sinfonia n° 9 di Dvorak, detta “dal Nuovo Mondo”, si ispira invece, al mito americano. Nella sua permanenza a New York, Dvorak sperimenta e vive gli influssi musicali di nuovi linguaggi, come quelli dello Spirituals e del Gospel, percorrendo una strada di fusione tra la scrittura di tradizione classica occidentale ed un linguaggio ritmico-melodico di chiara estrazione quasi jazzistica, sino a collocare l’opera tra i brani più belli e noti della storia della musica.

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