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Stanleybet: “Licenza di polizia fondamentale per controllo abusivi”

13 febbraio 2012 - 15:39

L'eliminazione del controllo amministrativo oggi previsto dall'articolo 88 del Tulps renderebbe l'attività degli operatori abusivi molto più facile: se lo stesso Stato Italiano dovesse legiferare in abolizione dei controlli di polizia, come potrebbe poi ritenere giustificata l'esclusione di operatori comunitari regolarmente autorizzati nei loro paesi, ma privi di concessione in Italia?

Scritto da Anna Maria Rengo

È quanto sottolinea il bookmaker Stanleybet, che ribadisce come la licenza di polizia è fondamentale e decisiva, perché al momento dell'ingresso nel settore del gioco è necessario che ci siano organi di polizia in grado di distinguere le persone per bene dai delinquenti.

Secondo Stanleybet, piuttosto, "quello che invece bisognerebbe abolire è l'utilizzo della licenza di polizia come strumento per escludere gli operatori solo perché privi di concessione", categoria nella quale il bookie ammette di rientrare ma solo "perché al momento del suo ingresso nel mercato italiano, è stata discriminata dalle gare del settore in violazione del diritto comunitario".

Come noto e ricordato da Stanleybet, dopo la già lunga giurisprudenza in materia, giovedì 16 febbraio 2012 la Corte di Giustizia dell'Unione Europea si esprimerà di nuovo sulla legittimità del sistema concessorio italiano nelle questioni pregiudiziali comunitarie sollevate dalla Corte di Cassazione su due casi riguardanti CTD Stanleybet.

"Se la sentenza sarà a favore del bookmaker inglese, chiediamo che non si avvii il solito 'balletto' in cui tutti dicono 'abbiamo vinto' e che si cominci invece a pensare di riunire attorno ad un tavolo le persone più esperte del settore per trovare il modo migliore per regolarizzare e legalizzare il sistema e chiudere 12 anni di contenzioso".

 

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