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Rcs ci riprova col gioco: idea scommesse sportive per la Gazzetta dello Sport

13 gennaio 2014 - 09:16

Non è il primo tentativo per il gruppo Rcs dopo il lancio e la chiusura repentina di 4a.com, poker room che in molti ricorderanno. Poi c'è stato l'esperimento Glaming del gruppo Mondadori anch'esso lanciato con sontuosi investimenti e poi dismesso.

Scritto da Cesare Antonini
Rcs ci riprova col gioco: idea scommesse sportive per la Gazzetta dello Sport

 

CI PENSA L'AD JOVANE - Ma stavolta il progetto pensato dall'amministratore delegato Pietro Scott Jovane è senz'altro meglio calibrato e sensato: l'ipotesi sarebbe quella di lanciare 'Gazza bet' (ma non è il nome definitivo), per sfruttare la solita immagine e la base di clienti consolidata per fare cassa con le scommesse sportive. La Gazzetta è già punto di riferimento per tantissime società di betting per pubblicizzare i propri giochi e le proprie quote.

 

UNA BASE CLIENTI INCREDIBILE - Adesso la 'Rosa' potrebbe pensare di sfruttare in prima persona l'appeal e la grande competenza sportiva e calcistica per fare soldi con il betting. Del resto stiamo parlando del primo giornale sportivo italiano, 290mila copie medie diffuse al giorno e 108 anni di onorata storia.

 

NECESSITA' VERA - Ma più che business bieco e di bassa lega, la necessità è stringente. La proprietà non ce la fa più anche per colpa dell'acquisizione dl gruppo spagnolo Recoletos che non ha fruttato quello che doveva e ha creato un buco. Non basterebbero più le vendite di immobili e tagli al personale e alla voce costi.

 

PRONTO WILLIAM HILL? - Secondo Il Fatto Quotidiano ci sarebbe anche il candidato ideale è la Whg Ltd con sede a Gibilterra, che opera già attraverso marchi internazionali come William Hill. Un'occasione che non capita tutti i giorni sfruttare un brand del genere.

Ma non ci sono solo aspetti positivi. Con tutto il marasma del calcioscommesse, insomma, legare direttamente al gambling un marchio del genere cosa potrebbe significare? Un conto è ospitare pubblicità, un altro offrire direttamente gioco e raccogliere soldi dai lettori. E' un processo alle intenzioni, ci mancherebbe altro, ma forse evitare questo business potrebbe significare salvare meno posti di lavoro ma almeno la propria faccia.

 

I SINDACATI GIA' POLEMICI - I sindacati di redazione, però, hanno già anticipato il problema: “L’editore ha manifestato l’intenzione di dare il via a una nuova partnership nel settore delle scommesse sportive, associandole direttamente al marchio Gazzetta – si legge in una nota sindacale pubblicata sul quotidiano in edicola sabato 11 gennaio – Un’operazione che solleva molti interrogativi sul piano etico, giuridico e deontologico, rischiando di compromettere seriamente la storia e il prestigio di questo giornale e la credibilità e l’autorevolezza dei suoi giornalisti”.

Certo con l'arrivo di Olimpiadi e mondiali in Brasile in questo 2014 il progetto betting fa gola eccome.

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