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Le scommesse sul Presidente della Repubblica: cala Prodi, sbuca Veltroni ma i partiti devono ancora pronunciarsi

15 gennaio 2015 - 11:00

Romano Prodi sale a 9, sbuca il nome di Walter Veltroni a pari merito con l'ex presidente del Consiglio, si rifà sotto Stefano Rodotà a 10 e poi Massimo D'Alema, Paolo Gentiloni, Piero Fassino e Sergio Mattarella a 11.

Scritto da Cesare Antonini
Le scommesse sul Presidente della Repubblica: cala Prodi, sbuca Veltroni ma i partiti devono ancora pronunciarsi

Il bookmaker Paddypower ha aggiornato le quote sul suo sito estero (in Italia non si giocherà probabilmente) sull'elezione del nuovo presidente della Repubblica italiana fissata per il 29 di gennaio. Iniziano le schermaglie e ancora devono uscire i nomi che conteranno davvero. Romano Prodi rimane in pole position e, anche se il presidente del Consiglio Renzi,dice che il presidente sarà di tutti, è logico aspettarsi la solita partita a scacchi. Iniziano le consultazioni e il PD farà un nome, i '5 stelle' stanno ancora mantenendo un'assoluta riservatezza ma è probabile che non sia ancora Rodotà il loro cavallo da corsa per l'elezione.
C'è chi spinge per un nome 'di destra' visto che gli ultimi presidenti sono stati tutti dell'altra sponda. Ma i nomi riportati dal bookmaker non sembrano proprio rispondere a questa esigenza.

 

TUTTE LE QUOTE:

Romano Prodi 9

Walter Veltroni 9

Stefano Rodota 10

Massimo DAlema 11

Paolo Gentiloni 11

Piero Fassino 11

Sergio Mattarella 11

Laura Boldrini 15

Piercarlo Padoan 15

Linda Lanzillotta 17

Pierluigi Castagnetti 17

Roberta Pinotti 17

Anna Finocchiaro 21

Emma Bonino 21
Giuliano Amato 21

 

TUTTO SUL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA ITALIANA - Dopo nove anni, Giorgio Napolitano ha lasciato il Quirinale. La sua lettera di dimissioni è stata recapitata dal segretario generale del Quirinale Donato Marra ai presidenti delle Camere e al presidente del Consiglio. Napolitano, dopo aver ricevuto al Colle gli onori militari nel cortile d’onore, si è spostato con la moglie Clio nella sua abitazione nel rione Monti. Cosa succederà da ora in avanti? Come si elegge il nuovo capo dello Stato? Tutto è scritto nella Costituzione.

Dimissioni - Quando arriveranno le dimissioni di Napolitano, inviate ai presidenti delle Camere, sarà il presidente del Senato Pietro Grasso, seconda carica dello stato, ad avere ruolo di supplente. Toccherà invece al presidente della Camera Laura Boldrini convocare gli elettori per la fine del mese. La data dovrebbe essere il 29 gennaio.

Chi elegge il presidente - Sono 1008 gli elettori. Questa la somma del Parlamento in seduta comune dunque i senatori, compresi quelli a vita, e i deputati con l’aggiunta dei rappresentati delle regioni: tre delegati per ognuna e uno per la Valle d'Aosta. I delegati sono eletti da ogni Consiglio regionale in modo che siano rappresentate le minoranze.

Scrutinio - Segreto, non palese, non per alzata di mano. Una cabina viene montato sotto il seggio della presidenza della camera. Gli elettori scrivono nome e cognome, solo il cognome oppure scheda bianca o nulla. La scheda va voi in un'urna. Di solito votano prima i senatori, poi i deputati quindi i delegati regionali.

Franchi tiratori - Sono quei votanti che contravvengono alle direttive dei propri partiti politici e in segreto votano in modo contrario all’indicazione del partito. Il loro voto cambia l’esito della votazione rispetto alle aspettative.

Quanti voti - Per le prime tre votazioni serve la maggioranza qualificata, cioè i due terzi dell’Assemblea dunque 672 voti. Dalla quarta votazione basta la maggioranza assoluta, 505 voti.

Chi può fare il presidente - C’è un’indicazione anagrafica fondamentale. Il presidente della Repubblica può essere qualsiasi cittadino italiano che abbia compiuto i cinquant'anni. Ovviamente deve godere dei diritti civili e politici. Gli articoli della Costituzione che riguardano il Capo dello Stato sono quelli dall’83 al 91, tutto il titolo secondo della seconda parte.

Si può fare altro - No, l’ufficio di Presidente della Repubblica è incompatibile con qualsiasi altra carica. Il Presidente della Repubblica non è responsabile degli atti compiuti nell'esercizio delle sue funzioni, tranne che per alto tradimento o per attentato alla Costituzione.

Giuramento - Prima di assumere le sue funzioni, il capo dello Stato presta giuramento di fedeltà alla Repubblica e di osservanza della Costituzione davanti al Parlamento in seduta comune.

Durata - Il presidente resta in carica per 7 anni e dopo diventa senatore a vita. Durante il mandato è anche presidente del Consiglio Superiore della Magistratura, ha il comando delle Forze armate e presiede il Consiglio supremo di difesa.

Cosa può fare - Il Presidente della Repubblica rappresenta l'unità nazionale. Invia messaggi alle Camere, indice le elezioni e fissa la prima riunione, ma può anche scioglierle, non però negli ultimi sei mesi del mandato a meno che non coincidano, anche solo in parte, con gli ultimi della legislatura. Autorizza la presentazione alle Camere dei disegni di legge di iniziativa del Governo. Promulga le leggi, emana i decreti e i regolamenti. Indice i referendum, nomina funzionari dello Stato, secondo la legge. Accredita e riceve i rappresentanti diplomatici, ratifica i trattati internazionali. Dichiara lo stato di guerra deliberato dalle Camere. Può concedere grazia e commutare le pene. Conferisce le onorificenze della Repubblica.

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