Nelle ultime settimane la
quota era scesa da 1,36 a 1,30 su Paddy Power, da 1,36 a 1,29 su SkyBet. Di contro saliva la quota per il '
Sì', che oscillava tra 3,25 e 3,75, diversamente da qualche giorno fa, quando la punta massima nelle quote era
3,50. Se i
flussi di scommesse avevano azzeccato quasi al decimale la vittoria del 'No', così come la proporzione delle quote che dava un vantaggio assai realistico rispetto alle proporzione dei numeri, i sondaggi indovinano l'esito ma rimangono molto prudenti sul 'risultato esatto'.
Quelli che avevamo consultato oscillavano dal 52 al 55% rimanendo forse un po' cauti. Anche gli exit poll avevano palesato la vittoria del 'No' ma mantenendo forbici di discostamento assai ampie tra una 'forchetta' e l'altra e rimanendo più orientati sul 55% che verso il 60%. A suo modo è una mezza sconfitta per chi è abituato spesso a non indovinarci mai.
Curioso il caso di un
sito di Bitcoin, Betmoose, che aveva lanciato delle scommesse al suo interno sull'esito referendario. Si potevano piazzare micromonete sui due esiti e
il 'No' alla fine si era attestato al 66,05% netto contro un 33,94% del 'Sì' che era dato per spacciato. Tutti scommettitori esteri, per la maggior parte, e anche se il field era piuttosto ridotto il segnale è sembrato essere assai interessante.
Dopo lo scivolone sulle presidenziali Usa e in parte sul Brexit, stavolta i bookmaker e gli scommettitori non cadono in errore. C'era giusto un margine piuttosto ampio di
indecisi che, alla fine, si sono scoperti più decisi che mai: sia ad andare a votare che a siglare il 'No'. E le speranze del Sì di giocarsela quanto meno sul filo sono andate a farsi benedire.
Non dovrebbero esserci state scommesse folli come avvenuto su Trump o Clinton ma è ancora presto. Intanto i bookis pagano il 'Sì' limitando i danni. Staremo a vedere.