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Re Federer, gioia per i tifosi, lacrime per le casse dei bookmakers

30 gennaio 2017 - 10:29

La finalissima Federer-Nadal manda nel panico i bookmakers di tutto il mondo e la vittoria di Re Roger potrebbe essere un grosso danno. 

Scritto da Cesare Antonini

Se ieri i tifosi e appassionati di tennis si sono divisi per tifare i due fenomeni, i bookmakers di tutto il mondo erano piuttosto disperati e pronti a fare i conti in tempo reale mentre la pallina scorreva lungo le righe del campo centrale di Melbourne. E, alla fine, potrebbe aver vinto l'ipotesi peggiore: proprio lui, Roger Federer che ha fatto impazzire i tifosi di tutto il mondo ma che, alla soglia dei 36 anni (35 e mezzo ancora), aveva attratto ancora tantissime scommesse alla vigilia dello slam australiano. Così come Rafa Nadal, decisamente ritrovato, aveva raccolto tantissime puntate. Non abbiamo stime complete ma solo qualche dato qua e là e l'ammissione dei bookies esteri che hanno lasciato trapelare lo sconforto tramite alcune testate giornalistiche straniere.


La quota della vigilia era alta perché Re Roger tornava da sei mesi di stop per infortunio. Ma la sua forza di volontà, la classe cristallina e un fisico non impressionante ma decisamente superiore, lo hanno riportato in campo contro un Nadal sempre esplosivo anche se lui sul crine discendente della sua carriera.

Ma i numeri di Federar avevano stuzzicato la voglia di qualcuno di scommetterci sopra. Re Roger  conquista dunque il 18esimo slam, il 5° Autralian Open (2004, 2006, 2007, 2010 e 2017). Gli altri sigilli slam sono 1 Roland-Garros (2009), 7 Wimbledon (2003-2007, 2009 e 2012) e 5 US Open (2004-2008).
Numeri che dimostrano come la quota alla vigilia poteva pagare anche 29 volte la posta come 21 per Nadal. Bet365, per esempio, 20 giorni prima pagava #bel18ve ben 17 volta la puntata e Nadal a 13.

 

I bookmakers, quindi, avranno tifato almeno per Nadal: la differenza di 4 punti percentuali sui volumi scommessi antepost a livello globale potevano pesare tantissimo. Certo i book avevano anche guadagnato qualcosa dalle uscite premature di Novak Djiokovic e Andy Murray che erano i super favoriti della vigilia. Stan Wawrinka ha rappresentato un'altra bella fetta di scommesse incassate dagli allibratori: pagava 13 e fisicamente sembrava presentarsi bene anche contro un certo Federer che, nel derby svizzero del tennis, l'ha comunque battuto.
"Come appassionato di tennis una finale Federer-Nadal sarebbe da sogno ma come bookmaker vivrei un incubo assoluto - ha detto Nick Curry di Ubet - sarebbe una pessima performance sui pagamenti, per noi, in entrambi i casi perché i due avevano prezzi altissimi prima dello start del torneo".
Sportsbet ha riferito che uno scommettitore ha piazzato 1.000 dollari su Federer pagato 34.
Tuttavia una delle bettate più alte quando la quota era ormai scesa a 2.88 e in Italia su Snai a 2.00, era di 3.000 dollari.
Alla fine il fatto che i book abbiano sottovalutato Re Roger li ha un po' salvati.
Su Ubet ci sono stati 11.500 dollari di scommesse su multiple da 500 dollari e una singola da 1.000 per 4.000 bigliettoni vinti.
Su Nadal una scommessa da 500 dollari bancata a 17 per 8.500 dollari vinti e una da 5,500 dollari per 23.375 persi. Quindi è possibile che la sconfitta di Nadal abbia fatto rientrare alcuni banchi di betting.
Come detto difficile fare un bilancio ma le lacrime di gioia di Federer, forse per qualche bookmaker, si sono trasformate in lacrime di dolore.

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