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Macron presidente: vincono i bookmaker, solo il 23% indovina l'esito

08 maggio 2017 - 08:10

Le elezioni presidenziali francesi non sono andate come il voto sulla 'Brexit' per i bokkmaker, che indovinano il pronostico, mentre i player puntavano su Le Pen.  

Scritto da Vg

 

Emmanuel Macron è il nuovo presidente della Repubblica francese. I cittadini hanno scelto il proprio leader, con il candidato di En Marche! Che ha superato i sondaggi della vigilia vincendo in maniera netta al ballottaggio contro Marine Le Pen. Secondo i risultati ufficiali Macron ha vinto con oltre il 65 percento dei consensi (con l’appoggio sui dei repubblicani che dei socialisti quindi si è dimostrato decisivo per il risultato), superando ogni aspettativa. Specialmente quella degli scommettitori, che alla vigilia del voto aveva votato in circa il 77 percento dei casi sulla candidata del Front National, secondo i dati diffusi dal sito “oddschecker”, che monitora le oscillazioni delle quote e i flussi di gioco sui principali eventi di scommessa. Hanno avuto quindi ragione, questa volta, i bookmaker, che indicavano Marine Le Pen come nettamente sfavorita. Anche se, nonostante questa indicazione, la leader del Front ha riscosso grandissima fiducia al banco delle giocate, con tanti scommettitori in cerca, evidentemente, del colpaccio. Molti di più rispetto ai votanti, verrebbe da dire, visto l'ampio margine di vittoria di Macron. Anche se il tasso di affluenza è stato il più basso degli ultimi quarant'anni: quasi un terzo degli elettori non ha scelto né Macron né Le Pen, per un totale di oltre 12 milioni di astenuti e 4,2 milioni di schede nulle.

BOOKMAKER CERTI DA SUBITO – Eppure i bookmaker non avevano avuto alcun tipo di esitazione in vista del ballottaggio, con verdetti pressoché unanimi. Alla vigilia del voto, Snai scommetteva sulla vittoria del leader di En Marche quotandola ad appena 1,11 volte la posta, mentre l’exploit della presidente del Front National valeva 5 volte la scommessa.

Con una quota media su Marine che oscillava tra 6,50 e 8,00, ma forse è proprio per questo che ha attirato le attenzioni degli scommettitori, che speravano in un effetto sorpresa, come già avvenuto lo scorso novembre con le presidenziali degli Usa o il referendum sulla Brexit di qualche tempo fa. All’epoca degli States, in effetti, la vittoria di Donald Trump causò ai bookmaker internazionali delle perdite milionarie. Un trionfo della Le Pen sarebbe un pesante colpo per le sigle del betting di tutto il mondo, costrette a pagare migliaia e migliaia di scommesse vincenti con una quota così alta. Al contrario, Macron ha incontrato il favore delle quote (con il successo bancato in media a 1,10), ma anche degli elettori: ma non invece di quello degli scommettitori, che solo nel 23 percento dei casi lo hanno giudicato vincente. Ma stavolta vince il banco.

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