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Scommesse sospette, Essa: '62 segnalazioni nel II trimestre 2018'

25 luglio 2018 - 13:53

Per il secondo trimestre 2018 l'Essa - Sports Betting Integrity rileva 62 segnalazioni di scommesse sospette, 44 casi nel tennis.

Scritto da Redazione

L'ente internazionale per l'integrità delle scommesse Essa (Sports Betting Integrity) ha segnalato 62 casi di scommesse sospette alle autorità competenti durante il secondo trimestre del 2018. I casi del secondo trimestre coinvolto 8 sport con: 44 casi nel tennis, 12 casi nel calcio e uno ciascuno in bocce, pallamano, pugilato, basket, beach volley ed eSports.

Il segretario generale dell'Essa Khalid Ali dichiara: "Abbiamo svolto un ruolo cruciale nel portare trasparenza sul match fixing connesso alle scommesse, motivo per cui abbiamo avuto un vivo interesse per la recente pubblicazione della relazione provvisoria sul tennis dell'Independent Review Panel. Supportiamo molte delle raccomandazioni formulate dal gruppo di esperti e desideriamo lavorare con questo sport per affrontare i problemi relativi alle scommesse".

 

Tuttavia, conclude Khaled Ali "nutriamo serie preoccupazioni per l'interruzione generalizzata della vendita di dati per eventi al livello più basso del tennis e se tale approccio è proporzionato al problema e alla volontà di fornire una soluzione pratica ed efficace.
Stiamo cercando di offrire una serie di opzioni alternative basate sull'evidenza che speriamo il gruppo di esperti scientifici e i vari organi di governo dello sport saranno disposti ad esplorare in modo più dettagliato e per raggiungere una posizione che sia reciprocamente vantaggiosa, pone l'integrità alla ribalta e serve anche a
evitare qualsiasi impatto commerciale negativo".
 
 
Il report del secondo trimestre include un articolo della American Gaming Association (Aga), in cui si spiega come sarà il panorama delle scommesse sportive legalizzato, ora che la Corte Suprema degli Stati Uniti ha emesso una sentenza per cui la legge sulla protezione degli sport professionali e amatoriali (Paspa) è incostituzionale.

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