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Bartali, ‘giusto tra le nazioni’ in sella alla sua bici

23 settembre 2013 - 15:18

È stato un grande del ciclismo e su di lui si sono appuntate le speranze di tanti scommettitori oltre che naturalmente di tifosi. Ma Gino Bartali è stato un grande anche nella vita e proprio per il suo impegno a favore degli ebrei perseguitati in Italia è stato dichiarato ‘Giusto tra le nazioni’ da Yad Vashem, il sacrario della Memoria di Gerusalemme.

Scritto da Amr
Bartali, ‘giusto tra le nazioni’ in sella alla sua bici

Secondo quanto si legge sul sito dell’organizzazione, Bartali, “un cattolico devoto, nel corso dell'occupazione tedesca in Italia ha fatto parte di una rete di salvataggio i cui leader sono stati il rabbino di Firenze Nathan Cassuto e l'Arcivescovo della città cardinale Elia Angelo Dalla Ques'ultimo è stato già riconosciuto Giusto tra le Nazioni da Yad Vashem. Questa rete ebraico-cristiana, messa in piedi a seguito dell'occupazione tedesca e all'avvio della deportazione degli ebrei, ha salvato - prosegue Yad Vashem - centinaia di ebrei locali ed ebrei rifugiati dai territori prima sotto controllo italiano, principalmente in Francia e Yugoslavia”.

Bartali ha agito “come corriere della rete, nascondendo falsi documenti e carte nella sua bicicletta e trasportandoli attraverso le città, tutto con la scusa che si stava allenando. Pur a conoscenza dei rischi che la sua vita correva per aiutare gli ebrei, Bartali ha trasferito falsi documenti a vari contatti e tra questi il rabbino Cassuto”.

SODDISFAZIONE UNANIME - Grande la soddisfazione sia da parte della famiglia che dal mondo politico. ''Il titolo di Giusto tra le Nazioni attribuito a Gino Bartali da parte di Yad Vashem, il sacrario della Memoria di Gerusalemme, è un riconoscimento meritato ad un uomo di sport che si impegno' in prima persona per proteggere gli ebrei perseguitati dalla feroce dittatura nazifascista'', afferma Vannino Chiti, senatore del Partito Democratico.

''La Toscana - aggiunge - fu triste teatro di eccidi e rastrellamenti drammatici che provocarono morte e distruzione. Grazie all'impegno di donne e uomini come Gino Bartali fu possibile salvare la vita a diverse persone e costruire una cultura della libertà, della tolleranza e della democrazia che e' a fondamento della nostra Costituzione e della Repubblica''.

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