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Comma 7: il settore ‘amusement’ ancora in attesa di novità

17 marzo 2012 - 09:02

“Il 2012 sembrava potesse essere l’anno della svolta del comma 7. Il colloquio con l’amministrazione di fine 2011, che pareva finalmente preannunciare una più attenta e, soprattutto, aggiornata regolamentazione del settore del puro divertimento, si è bruscamente interrotto e non ci resta altro che sperare in un cambio di passo entro breve da parte di Aams per rendere operative le proposte già da tempo presentate dai costruttori”. Netta e piuttosto dura la situazione disegnata da Mauro Zaccaria della Tecnoplay sul settore degli apparecchi di puro intrattenimento. E le vere novità, per ora, rimangono fuori dai confini d’Italia. Villaroja (Sega): Le istituzioni italiane si occupino dell'amusement, mercato interessante ma poco agevolato

Scritto da Sara

“Speravamo di poter presentare a Enada le novità che avevamo trovato presso i produttori, ma purtroppo non potremo farlo, perché è troppo prematuro: giochi amusement collegati online, redemption con monitor, nonché altre succose novità che stanno raccogliendo enormi consensi presso altri mercati”. Alle istituzioni cosa chiedete? “Semplicemente bisognerebbe aggiornare le regolamentazioni italiane alle novità tecnologiche del settore. Il nostro settore si evolve in modo piuttosto rapido e di questo bisogna tenere conto anche in occasione di ogni nuova emanazione di leggi. E tutto questo dovrebbe essere fatto nel più breve tempo possibile”.
Il fronte redemption vive le stesse perplessità del mondo dei videogiochi. “Sulle redemption - afferma Tiziano Tredese, della Elmac - per il momento è tutto bloccato e ho chiesto ai responsabili delle varie associazioni di categoria di uscire da questa empasse. C’è una regolamentazione in atto per quanto riguarda le ticket redemption e le prime proposte erano inique, dato che la richiesta di Aams era quella di far pagare una tassa d’ingresso a tutte le macchine che sono sul mercato”. Una soluzione che, come si capisce da queste parole, non piace affatto a Tredese che prosegue: “Ho sempre pagato su tutte le macchine che ho nel mercato l’imposta sugli intrattenimenti, quindi non capisco perché devo pagare anche io se c’è qualcuno in giro che non l’ha fatto. È giusto che le macchine vengano localizzate, numerate e nominate affinché tutto risulti in regola, ma lo si deve fare facendo pagare poche decine di euro e non cifre che superano il valore reale del gioco. Il mercato delle ticket redemption è già bloccato dalla crisi e dagli investimenti su slot e vlt. Se ci si mette anche il costo della regolamentazione elevato non andiamo molto avanti”. Sul fronte videogiochi come vanno le cose? “ I nulla osta di messa in esercizio – aggiunge Tredese – ci mettono ancora quaranta giorni ad arrivare e se uno compra delle macchine a maggio rischia di non poterle mettere sul mercato in estate, quando gli affari delle sale giochi sono più redditizi, soprattutto se queste si trovano sul mare”. Che novità normative ci sono per l’introduzione dei video nelle redemption? “Abbiamo fatto una richiesta all’amministrazione perché questo è il futuro, ma attendiamo ancora una risposta. Inoltre attendiamo una risposta anche sulla possibilità di incrementare i premi nei comma 7/a”.

REDEMPTION E VIDEOGIOCHI A SUON DI RIFORME - La situazione del comparto non è proprio rosea. “Il settore dei comma 7 è “anestetizzato”! Sono passati dieci anni dall'ultimo riordino; mentre le macchine in denaro sono cresciute esponenzialmente in termini di costo partita e valore delle vincite, (prima le 6, poi le 6/a ed ora le Vlt) le 7/a sono ferme ai valori di dieci anni fa. Si sente l’esigenza di aumentare il valore della vincita, (40/50 euro) e forse anche il costo max della partita. Le 7/c necessitano di un upgrade normativo che permetta la competizione fra giocatori anche molto distanti fra loro, ma in grado di sfidarsi attraverso la rete come se fossero fianco a fianco”. Adriano Rossi, operatore del settore, non le manda di certo a dire e sottolinea la necessità di un cambiamento. Ma l’Amministrazione, da parte sua, cosa dovrebbe fare? “In realtà oggi certificare un 7/a od un 7/c è molto oneroso; è necessario immettere sul mercato decine e decine di pezzi per rientrare sul fronte dei costi e spesso non è possibile sapere in anticipo se il prodotto è davvero valido. Sarebbe interessante e sicuramente utile ottenere una certificazione provvisoria o a tempo (tipo targa di prova) e poi guadagnare quella definitiva”. Sul fronte redemption, quali sviluppi occorrono a livello normativo? “Se per redemption intendiamo le macchine a tickets, esse sono ancora in una zona grigia. Non sono state normate, non sono colpite da tassazione reale e proporzionata, non sono soggette a omologazione o a certificazione. In presenza di premi anche di diverse centinaia di euro, la concorrenza (sleale) nei confronti dei 7/a è evidente”.
Roberto Marai, di Farogames, è decisamente più ottimista: “Dopo il periodo di crisi che ha investito in generale un po’ tutto il settore si può sperare in un anno di ripresa grazie alle novità normative che stiamo aspettando da tempo. Le modifiche più importanti dovrebbero riguardare le macchine comma 7/a, dove si auspica un aumento del valore massimo del premio erogabile in caso di vincita, e il comparto redemption con la regolamentazione degli apparecchi a ticket che darebbe nuovo impulso agli investimenti dei gestori di sala, garantendogli maggior tranquillità. Ultima, ma non meno importante, implementazione riguarderebbe la legalizzazione delle ticket redemption a video, ormai sempre più numerose. Attendiamo innovazioni anche nel settore dei videogiochi, dove ci potrebbe essere la possibilità di collegare gli apparecchi in una rete di gioco online, dando vita a tornei e classifiche a punti”. E sui prodotti più appetibili nelle sale giochi, Marai aggiunge: “Nel corso degli anni i videogiochi hanno sempre mantenuto una certa continuità. Nonostante l’avvento delle varie console casalinghe, gli appassionati hanno continuato a cimentarsi con i simulatori da sala giochi più realistici ed emozionanti. Nell’ultimo anno, i videogiochi che hanno trovato maggior mercato sono stati la Dead Heat, la Super Bikes 2 e il cabinato Deadstorm Pirates. Oltre ai videogiochi alcune redemption si sono particolarmente contraddistinte, parliamo del Monster Drop e del Treasure Quest. Tutti questi apparecchi continueranno a essere distribuiti anche nel 2012 affiancati dalle novità in arrivo. Per facilitare il lavoro agli addetti ai lavori, oltre alle varie norme di regolarizzazione ed implementazione dei vari comparti, uno snellimento dei sistemi di omologa consentirebbe di immettere sul mercato le novità in modo più veloce. Una maggior severità per il rispetto delle norme e delle limitazioni agli apparecchi da sala giochi, inoltre, eviterebbero lo sviluppo e la diffusione di macchine che propongono giochi non leciti”.

(Non perdere lo speciale sul settore Amusement pubblicato nel numero di marzo 2012 della rivista cartacea Gioco News, consultabile anche online)

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