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Milan Games Week Indie, giovani sviluppatori crescono

24 ottobre 2015 - 17:15

Alla Milan Games Week 2015 c'è anche uno spazio dedicato all'universo indie: protagonisti giovani sviluppatori di videogiochi.

Scritto da il nostro inviato a Milano, Daniele Duso
Milan Games Week Indie, giovani sviluppatori crescono

Milano - Sono una ventina i rappresentanti dell'universo indie presenti al Milan Games Week 2015. Per l'occasione Aesvi, che ha realizzato l'iniziativa con la collaborazione di IndieVault.it, ha creato uno spazio dedicato, un'area definita Milan Games Week Indie, nella quale si possono conoscere da vicino alcuni dei più interessanti videogiochi sviluppati in Italia di recente o prossima uscita. Alla Milan Games Week si possono incontrare direttamente gli stessi game developer che li hanno realizzati, giovanissimi imprenditori con storie diverse alle spalle, tutte a loro modo affascinanti.

Abbiamo incontrato alcuni dei protagonisti, come Alessandro e Martina, che hanno dato vita alla milanese WhatWapp Entertainment. Una realtà di 10 persone con età media 28 anni, e oltre 10 milioni di download dei loro giochi disponibili per sistemi Android, Apple e Facebook. "In particolare siamo nati portando in virtuale i tradizionali giochi di carte italiane - spiega Alessandro -, anche per questo ci rivolgiamo prettamente al mercato italiano, dove questi giochi sono conosciuti. Ma ci rivolgiamo anche ad altri mercati con giochi come Soccer Hero, ad esempio, un casual game del genere endless runner per Android, nel quale si vestono i panni di un calciatore con l'obiettivo di mantenere il possesso della palla schivando attacchi avversari e ostacoli". C'è mercato dunque per realtà come la vostra? "Sicuramente sì, noi stiamo crescendo da quando siamo partiti, nel 2013. Inizialmente eravamo io e Martina, ora siamo in 10 e l'obiettivo è di continuare a crescere ancora".

Diversa la storia di DestinyBit, studio con sede a Ravenna, che presenta Empires Apart. "Il nostro è uno strategico - spiega uno degli sviluppatori - ambientato in epoca medievale e con modalità di gioco in rete competitiva. Saremo pronti per fine 2016, ma stiamo cercando finanziatori, allo stesso modo in cui siamo alla ricerca continua di collaboratori, visto che lavoriamo in open development. Nel team siamo in due, ma comprendendo i collaboratori costanti siamo in 10, che vivono un po' in tutto il mondo, il game designer è americano, ad esempio, così come il compositore delle musiche". Quale il vostro target, quale il vostro mercato? "Abbiamo follower da tutta Europa, in paesi come Francia e Germania questo tipo di giochi piace molto, ma non ci sono titoli. Vogliamo rivolgerci in particolare a quei 25-30enni che ricordano a giochi analoghi 10-15 anni fa, ma perché no, anche a un pubblico più giovane che ancora non li conosce".
Qualche problema con gli animalisti lo ha avuto la torinese Picaresque Studio, con il suo titolo Nantucket, che sarà disponibile per Pc da febbraio 2016. "Qualcuno ci ha attaccato sui social - spiega Marco Mantoan, co-founder dell'azienda - perché il nostro gioco si ispira al capolavoro di Hermann Melville, Moby Dick. Il giocatore deve amministrare la propria barca e il proprio equipaggio mentre dà la caccia all’enorme Balena Bianca con lo scopo di ucciderla, ovviamente solo nel virtuale... ma a qualcuno non è piaciuto." Comunque sia il gioco continua a crescere e sarà presto proposto sul mercato internazionale.
Un'esperienza di realtà aumentata è invece quella che presenta lo studio romano aCrm NET con A.R. Warriors. "A.R. sta appunto per aumented reality - spiega Alessandro Pedron, game designer -, il nostro progetto permette al giocatore di combattere contro creature mostruose, ovunque egli si trovi, spostandosi nel mondo reale e visualizzando personaggi virtuali sullo schermo del tablet o dello smartphone. Che sia a casa, a scuola, al parco o in qualsiasi altro posto, la battaglia e il divertimento sono assicurati. Stiamo ancora sviluppando questo mondo virtuale, i vari personaggi e la storia. Se tutto andrà come immaginiamo saremo pronti per l'inizio del 2017. Per il momento comunque anche noi stiamo andando avanti grazie ad un bando regionale del Lazio, ma per crescere ancora cerchiamo finanziatori che credano nella nostra idea".
Tra le altre realtà veramente interessanti c'è poi lo studio messinese Naps, che presenta un gioco di volo che narra lo sbarco degli alleati nella Sicilia del 1943. La Elf Games Works di Brescia che propone il gioco per PC intitolato Little Briar Rose, avventura punta e clicca dalla trama fiabesca e dal particolare stile grafico a vetrate. Lo studio Mash&Co di Taormina, con l’omonimo titolo per Windows Phone, Mash&Co, rivolto ai più giovani, nel quale il fungo Mash e la chiocciola Periwinkle vanno alla ricerca dell’acqua per salvare la foresta.

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