Milano - Quattro aree per per riscoprire la storia del videogioco dalle sue origini sino ai giorni nostri. È una delle sezioni più curiose della Milan Games Week, quella dedicata al retrogaming, dove i sorrisi, a dire il vero numerosi in ogni spazio dell'esposizione, si fanno forse ancor più grandi e mescolati a un pizzico di nostalgia.
È un'esposizione interattiva, quella del Milan Games Week Retro, dove ci si può sedere e giocare veramente attraverso postazioni di gioco originali tornando indietro nel tempo assieme a tante vecchie glorie del passato videoludico. Per Aesvi, l’associazione di categoria dell’industria dei videogiochi, è una delle sezioni più azzeccate della kermesse, che quest'anno ha avuto come fiore all’occhiello una retrospettiva su Pac-Man in onore del suo creatore Toru Iwatani, ospite d’eccezione dell’evento nella giornata d'apertura, venerdì 23.
Nell’area 'Pac-Man History', oltre a poter giocare con le varie versioni del 'celeberrimo e geniale' Pac-Man, passando per Ms. Pac-Man e Jr. Pac-Man, e famose variazioni sul tema del gioco originale, dai platform games Pac-Land e Pac-Man World, al puzzle game Pac-Attack, fino all’originale avventura punta e clicca Hello! Pac-Man. Ma soprattutto vi è la possibilità di giocare su un cabinato originale dell’epoca, rilanente al 1980.
Si ritrova Pac-Man anche nella sezione 'Tornei', con sfide sullo storico Pac-Man del 1980 e la Pac-Man Championship Edition DX, sulla più recente Xbox 360, e nell'area 'Museo', allestita grazie al contributo di GamesCollection.it, la più importante community italiana dedicata al retrogaming, dove sono in bacheca rarità dedicate proprio alla figura di Pac-Man, per festeggiarne il 35esimo anniversario.
Nella zona 'Free to play', dedicata esclusivamente alle console di un tempo, ecco qualche testa brizzolata in coda assieme a tanti ragazzi curiosi. Davanti ci sono mostri sacri come l'Atari 2600 e l'Intellivision, con le loro cartucce intercambiabili, il Commodore 64 e l'Amiga provenienti, e tutte le memorabili console targate Sega e Nintendo, incluso il futuristico (per l'epoca) Nintendo Entertainment System (NES), assieme ai prodotti più sperimentali e avveniristici dell’epoca, come il Vectrex, con il suo schermo vettoriale incorporato, o il Virtual Boy, vero e proprio antesignano della virtual reality. Chiudono la retrospettiva le console del periodo 32 bit, con la prima PlayStation che spicca tra tutte, ormai totem leggendario di una intera generazione.