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Dimmi che nickname hai e ti dirò chi sei!

14 aprile 2016 - 12:13

Il nickname rivela l'identità nella real life dei giocatori online secondo uno studio universitario. 

Scritto da Gt
Dimmi che nickname hai e ti dirò chi sei!

Dimmi che nickname hai e ti dirò chi sei. O meglio, gli username scelti da alcuni players online dicono molto della loro personalità. Almeno stando allo studio condotto dal professor Alex Wade e dal ricercatore Athanasios Kokkinakis del Dipartimento di psicologia dell'Università di York, nel quale si evidenzia come alcuni tratti caratteriali possono essere individuati a partire proprio dall'analisi del nome adottato.

Pubblicata da Computers in Human Behavior, questa ricerca ha osservato 500mila dati estrapolati da League of Legends (Lol), un videogioco che coinvolge 70 milioni di users in tutto il mondo.
Le variabili messe a confronto incrociano i nomi in battaglia, il tipo di comportamento messo in atto durante una partita, l'interazione con gli altri in gara e le loro impressioni reciproche, quando alla fine di ogni match esprimono anche un giudizio sui compagni o sugli avversari. Ogni concorrente ha decine di opzioni: che carattere scegliere, offensivo o difensivo, se giocare da solo o in squadra, se avventurarsi in tattiche rischiose o rimanere su strategie più sicure, se ritentare gli stessi passi o provare sempre strade nuove. Secondo Wade e Kokkinakis, questa enorme mole di informazioni è potenzialmente in grado di offrire anche prove di patologie come l'autismo, la sociopatia o altri disturbi della personalità.
I ricercatori hanno individuato la tendenza ad assumere atteggiamenti antisociali proprio da parte di coloro i cui nomi esprimevano irriverenza o derisione, mentre hanno constatato un'attitudine costruttiva che includeva un apprendimento rapido, la creazione di una squadra collaborativa o la capacità di leadership, proprio in quelli con uno username che richiamava sentimenti positivi. "Abbiamo una finestra sulla personalità di ogni singolo giocatore e sui suoi processi cognitivi, evolutivi e psicologici - spiega Wade - in futuro potremmo pensare di usare i videogiochi proprio per testare i caratteri delle persone".
Anche la presenza di numeri nel nome dice qualcosa. Spesso, ma non sempre, si tratta dell'età, e anche in questo caso c'è una correlazione tra essa e il gioco. I più giovani sembrano avere meno controllo sulle proprie reazioni, scarse attitudini sociali e minor capacità di ignorare le provocazioni.
Nell'ultimo decennio sono sempre più numerosi gli studi che cercano di trovare un nesso tra la condotta nei videogiochi e quello nella vita quotidiana.

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