La proposta è una di quelle che potrebbe alterare gli equilibri commerciali di tutto il mondo.
Secondo un nuovo studio commissionato dalla Consumer Technology Association (Cta), all'America di Trump verrebbe applicata una tariffa del 25 percento su 300 miliardi di dollari di beni importati dalla Cina.
E così aumenterebbero i prezzi pagati dagli americani per telefoni cellulari, computer portatili, tablet e console per videogiochi.
Secondo lo studio di Cta, il costo delle console per videogiochi importate dalla Cina aumenterebbe del 21 percento e la console di videogiochi media costerà circa 56 dollari in più per i consumatori degli Stati Uniti.
Stessa cosa per i telefoni, per i computer portatili, per i tablet e per i droni giocattolo importati dalla Cina.
"Il presidente Donald Trump - come afferma lo studio di Cta - ha proposto che gli Stati Uniti impongano tariffe fino al 25 percento sulle importazioni di circa 300 miliardi di beni importati dalla Cina.
Crediamo che le tariffe proposte avrebbero un notevole impatto negativo sui consumatori americani.
Le tariffe includono anche altri dispositivi come i rilevatori di attività fisica, gli smartwatch e gli auricolari wireless. I consumatori statunitensi pagherebbero oltre il 6 percento in più per questi prodotti, se le tariffe entreranno in vigore.
Inoltre, le nuove tariffe costerebbero più di 2 milioni di posti di lavoro negli Stati Uniti. Sono stimati più di 2mila dollari di costi per la famiglia media americana di quattro persone e queste tasse ridurranno il valore del Pil degli Stati Uniti dell'1 percento.
Se le tariffe avranno effetto, gli americani pagheranno tra i 50 e i 120 dollari in più per molti dei loro prodotti tecnologici preferiti".
"Le tariffe sono tasse pagate dai consumatori e sarebbero un onere per le famiglie americane - ha dichiarato Gary Shapiro, presidente e Ceo di Cta. I consumatori americani e non la Cina quindi, pagano il prezzo delle tariffe. Quale altra prova ha bisogno la Casa Bianca? È tempo che questa amministrazione metta in primo piano le piccole imprese, i lavoratori e le famiglie americane e faccia un patto con la Cina".
PRODUZIONE CONSOLE IN USA - Secondo lo studio dell'associazione Cta, visto che negli Stati Uniti la produzione di console per videogiochi rappresenta l'1 percento del mercato e che invece la Cina rappresenta la quasi totalità (oltre il 96 percento) delle importazioni totali, i prezzi statunitensi delle console per videogiochi aumenterebbero di quasi tutto il valore delle tariffe a favore del mercato cinese.
"Secondo la nostra analisi - continua Cta - i prezzi delle console per videogiochi aumenterebbero del 19 percento: prezzo al dettaglio medio di una console per videogiochi di oggi (stimato a 294 dollari).
Il risultato è una perdita netta di 350 milioni di dollari per l'economia degli Stati Uniti per ogni anno in cui le tariffe rimangono in vigore, con l'onere sostenuto dai consumatori statunitensi".
NEL DETTAGLIO - Variazione del prezzo delle importazioni cinesi + 21,0 percento; variazione della produzione cinese -6,3 percento; cambiamenti nella produzione negli Stati Uniti + 7,6 percento; modifica dei prezzi delle console di gioco statunitensi + 3,7 percento; modifica dei prezzi per i consumatori statunitensi + 18,8 percento; impatto sul consumo -35,0 percento; riduzione del potere di spesa dei consumatori 840,0 milioni di dollari; impatto netto sull'economia degli Stati Uniti -348,5 milioni di dollari.