skin

'Squillo' torna in Parlamento: 'No alla violenza nei giochi'

12 novembre 2019 - 10:03

Le parlamentari del Movimento 5 Stelle chiedono al ministro delle Pari opportunità e della Famiglia Bonetti il ritiro del gioco che inneggia alla violenza sulle donne.

Scritto da Rf

“Il Governo è a conoscenza del gioco 'Squillo' che ha per protagonista le prostitute? Ritiene opportuno adottare delle iniziative affinché sia evitata la diffusione e la vendita sul libero mercato di questo gioco, disponendone anche l’immediato ritiro, in quanto gli stessi violano i princìpi della libertà e della dignità delle donne, prima fra tutte di quelle ridotte in schiavitù dal crimine organizzato?”.

Lo chiedono al presidente del Consiglio Giuseppe Conte e al ministro per le Pari opportunità e la famiglia Elena Bonetti, in un'interrogazione, le deputate del Movimento 5 Stelle Valentina D'Orso, Vita Martinciglio, Vittoria Casa e Stefania Ascari, in merito all'ultima edizione del gioco di carte “Squillo” che ha per protagoniste le prostitute e i protettori, ideato da Immanuel Casto e prodotto da “Freak and Chic games”.
 
"Ogni giocatore - come spiegano le istruzioni - ricopre un ruolo (quello di sfruttatore di prostitute) gestendo colpo su colpo le sue ragazze, divise tra escort, battone di strada e giovani promesse, ognuna con una propria particolarità, parcella e ricavato finale in caso di ko, e successiva vendita degli organi".

Su questo tema era intervenuta lo scorso 30 ottobre l'onorevole di Italia Viva Maria Elena Boschi ed è stata presentata la scorsa settimana un'altra interrogazione da parte dei senatori del Partito democratico Valeria Valente, Paola Boldirni, Monica Cirinnà, Valeria Fedeli, Gino Pittella, Anna Rossomando e Mino Taricco.
 
Un gioco, dunque che continua a far discutere la politica e che non è nuovo a queste polemiche. Infatti, sempre sui banchi del Parlamento ci era finito già nel 2014 quando fu immessa nel mercato la prima edizione di Squillo.
 
“Da tempo – spiegano le deputate del M5S - è in circolazione sul mercato nei negozi ludici e store online, sin dalla sua prima edizione, un gioco da tavolo composto da 100 carte illustrate (riservato ad un pubblico adulto e vietato ai minori di anni diciotto) chiamato 'Squillo', oggi nella versione 'Deluxe Edition', distribuito dalla società 'Raven'.
 
In questo gioco di ruolo – continuano - dai contenuti espliciti e violenti, ogni giocatore deve vestire il ruolo di sfruttatore di prostitute che, secondo le regole del gioco, deve gestire l’attività di sfruttamento di prostituzione delle ragazze raffigurate in ognuna delle carte contenute nel gioco. Le ragazze, nel gioco, possono anche essere uccise e i loro organi umani venduti.
 
In particolare, sul sito web della 'Raven distribution', nella scheda illustrativa del prodotto, si legge così 'Squillo è un nuovo gioco di carte dallo spirito estremo e divertente! Qui ogni giocatore ricopre un ruolo (quello di sfruttatore di prostitute) gestendo colpo su colpo le sue ragazze, divise tra escort, battone di strada e giovani promesse, ognuna con una propria particolarità, parcella e ricavato finale in caso di ko e successiva vendita degli organi. Lo scopo è quello di sconfiggere il pappone avversario, manovrando le proprie squillo con i limiti e le abilità dettate dalla scheda.
 
Risultano in commercio - spiegano - altri giochi simili distribuiti sempre dalla 'Raven' come 'Squillo – Bordello d’Oriente'; 'Megere e meretrici'; 'Squillo Time Travels – Deep Space 69'.
 
Il gioco, diventato una specie di cult, sin dalla sua prima uscita è stato ed è, tuttora, fonte di polemiche e di indignazione tra le istituzioni e l’opinione pubblica per il suo carattere violento e sessista, tanto da indurre già, anni addietro, alcuni parlamentari a presentare delle interrogazioni parlamentari e molte associazioni rappresentative della tutela dei diritti delle donne a chiederne il ritiro dal commercio.

Inoltre, sebbene riservato a fruitori adulti, è evidente il carattere diseducativo del gioco in questione che, peraltro, banalizzando e deridendo la mercificazione del corpo di donne sfruttate e obbligate a vendere il proprio corpo da soggetti della criminalità organizzata, ne viola la dignità e la intima sofferenza e rischia di alimentare e incoraggiare eventuali comportamenti violenti e sessisti dei quali spesso alcune donne sono vittime.
 
Pertanto, anche alla luce dell’uscita sul mercato, proprio nel mese di ottobre 2019, di una nuova versione del classico 'Squillo' chiamato 'Squillo city', così come preannunciata dall’ideatore del gioco, Immanuel Casto in un’intervista rilasciata il 30 settembre 2019, si ravvisa la necessità non più procrastinabile di intervenire, onde evitare di depotenziare, tollerando l’esistenza in commercio di questi giochi, tutte le iniziative dirette a prevenire e a contrastare la violenza di genere sia fisica sia psicologica che verbale in cui il Governo si sta impegnando anche quale battaglia culturale”.

Articoli correlati