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La realtà virtuale nel gaming cresce ma non troppo rispetto alle previsioni

19 gennaio 2021 - 10:37

La realtà virtuale nel gaming doveva essere il futuro e crescere esponenzionalmente nel settore ma i dati non sono ancora in linea con le previsioni.

Scritto da Gt

Doveva essere la rivoluzione e un boom di mercato ma, almeno negli ultimi tre anni, il settore della realtà virtuale non ha vissuto quel boost che era nelle previsioni. Un bell’incremento, pare, visto che, secondo i dati raccolti da Statista (il portale web tedesco che raccoglie statistiche e dati relativi all’economia e all’opinione pubblica su scala globale) dal 2017 al 2019 le aziende produttrici di questi apparecchi e relative applicazioni hanno potuto registrare un incremento del fatturato che da 3,8 milioni è passato a 6. Ma non è di certo un incremento su base di progressioni esponenziali, anzi. E se si pensa che già nel 2014, Mark Zuckerberg, il magnate di Facebook, aveva deciso di investire ben 2,5 miliardi di dollari per acquistare Oculus, azienda statunitense specializzata nello sviluppo di queste nuove tecnologie del cyberspazio. Proprio l’azienda di Cupertino, lo scorso ottobre, ha messo sul mercato la seconda versione di Oculus Quest obbligando tuttavia i nuovi acquirenti a collegarsi con il proprio profilo FB adottando una politica di targeting dedicata alla pubblicità molto aggressiva che ha destato non poche perplessità tra i consumatori. Ben 2,5 miliardi sul piatto in un mercato che fattura 6 spiega abbastanza bene quella crescita che non c’è ancora stata. 

Non è uno strumento così easy come potrebbe essere il mobile gaming su smartphone sempre più efficienti. E forse ci vorranno diversi anni prima che queste tecnologie diventino di uso comune su larga scala, oltre ai costi (oggi leggermente più contenuti rispetto a qualche anno fa) spaventano i possibili rischi per la vista e le intense sessioni di gioco o esplorazione del cyberspazio, possono a tutt’oggi portare nausea, senso di disorientamento e mal di testa.

Le potenzialità di questa tecnologia restano comunque decisamente elevate ed evitando gli abusi è possibile trarre giovamento da questi apparecchi. Ad esempio chi ama allenarsi a casa ha trovato nella VR (Virtual Reality) un valido alleato, sono infatti molte le applicazioni che permettono di buttare giù qualche chilo e restare in forma senza rinunciare al divertimento. Una delle app di fitness in VR tra le più innovative in circolazione è sicuramente Supernatural, un servizio di fitness full body che oltre ad un vasto catalogo di musica mette in contatto gli utenti con istruttori qualificati e consente di “fuggire” dalle mura domestiche grazie ad ambientazioni panoramiche strabilianti che riproducono alcuni dei luoghi più affascinanti del pianeta.

Non sembra essere ancora di larga diffusione il gioco per gli appassionati del tavolo verde che possono trovare pane per i loro denti grazie a PokerStars VR, la prima piattaforma di realtà virtuale dedicata interamente al poker, dove professionisti ed amatori hanno la possibilità di confrontarsi con i loro avatar in sale da gioco perfettamente riprodotte assaporando così il gusto di una vera sessione di gioco al casinò, faccia a faccia con i propri avversari.
 
Anche i media tradizionali hanno voluto partecipare all’incremento dell’offerta della nuova tecnologia: USA Today ha lanciato nell’iperspazio il suo portale di informazione offrendo clip di approfondimento esplorabili a 360°. Lo stesso esempio è stato seguito anche dal New York Times mentre in Italia ancora nessuna testata cartacea o telegiornale ha avuto ancora il coraggio di proiettarsi in questa nuova avventura. Per gli amanti di stelle, pianeti e costellazioni l’app da scaricare è Star Chart VR che permette invece di esplorare approfonditamente il nostro sistema solare restando comodamente seduti sul divano.

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