Netflix punta ai videogiochi, la conferma arriva da Bloomberg

Può l'assunzione di una sola persona far salire la quotazione in borsa di una società? La risposta è sì, e lo ha confermato Netflix, che ha assunto Mike Verdu, ex responsabile dell'area videoludica di Facebook, dove era ai vertici del progetto sulla realtà aumentata e sui contenuti di realtà virtuale. Dopo che Bloomberg ha diffuso la notizia la quotazione di Netflix al Nasdaq è salita del 2 percento.

Verdu, prima di Facebook, ha lavorato con Electronic Arts, Kabam, Zynga e Atari. Una lunga esperienza iniziata verso le fine degli anni '90 del secolo scorso. Per questo la sua assunzione, da parte di Netflix, segna che le indiscrezioni degli ultimi mesi corrispondevano a verità: a Netflix interessa il mercato del videogioco in streaming.

La società californiana dimostra chiaramente di voler andare oltre l'attuale offerta di intrattenimento, basata oggi su programmi televisivi e film. L'idea è quella di offrire ai suoi 200 milioni e oltre di abbonati anche la possibilità di giocare online. Un business nel quale sono già entrati colossi come Amazon, Google e Microsoft con servizi analoghi. D'altronde ancora nel 2019, nella sua lettera agli azionisti, Netflix aveva indicato tra i suoi competitor proprio un videogioco: Fortnite.

Per Netflix, come accennato, l'interesse per il mondo videoludico non è un affare recente. La società, infatti, già nel corso dell'edizione 2019 di E3 (l'Electronic Entertainment Expo di Los Angeles) aveva dichiarato di star lanciando un gioco mobile basato sulla serie "Stranger Things" e stava lavorando a Dark Crystal: Age of Resistance Tactics, adattamento del film Netflix "The Dark Crystal: Age of Resistance".