Un dj, una sala ballo, una sala giochi, una lounge, mentre gli avatar servono la birra, interagiscono con gli avventori. Stando a quanto riporta l'agenzia Ansa quello inaugurato al parco Sempione di Milano per il lancio della nuova birra del marchio Heineken sarebbe il primo meta-bar al mondo.
Dietro il bancone la birra compare prima tramite un ologramma, poi nella realtà, attraverso una porticina girevole della parete. Attorno tantissimi schermi digitali dove si susseguono video musicali e immagini pubblicitarie, e sui quali compaiono gli avatar, in formato cartoon, ai quali si possono suggerire i propri gusti musicali. Un'esperienza digitale immersiva che mostra quali sono alcune delle potenzialità dle digitale e del metaverso, che negli ultimi mesi ha iniziato a spopolare tra le aziende, non solo come nuova forma di pubblicità.
Sempre a Milano il metaverso, tra visori 3D, guanti con sensori, avatar e ambienti virtuali che riproducono fedelmente aule e laboratori, musei e luoghi di istruzione, entra anche in una scuola. Il potenziale emotivo, avvolgente, del metaverso, viene adottato come progetto pilota dall'istituto St. Louiss School (parte di Inspired Education Group, presente con numerosi istituti in tutto il mondo) per consentire agli studenti di interagire con professori e compagni che si trovano anche in altri continenti.
L'idea, come è stato riportato nei giorni scorsi dal Sole24ore, che ha presentato il progetto dell'istituto scolastico, è quella di sfruttare il metaverso per potenziare l'apprendimento. Si tratta di un progetto sperimentale che tuttavia è già destinato a diventare parte integrante dell'offerta formativa dell'istituto.
Gli studenti potranno così accedere a classi virtuali, come detto, con compagni che si trovano anche a migliaia di chilometri di distanza, imparando nuove lingue, ad esempio, ma anche collaborando virtualmente per risolvere equazioni difficili, ma anche per immergersi in esperienze formative di altro tipo, come sperimentare in prima persona la dimensione di un dinosauro, fare esperienze virtuali con elementi chimici, scoprire ambientazioni e avvenimenti storici. La forza di tutto ciò sarebbe già confermata anche dalla scienza, visto che una ricerca citata in uno studio della società di consulenta Pwc del 2021 ha dimostrato che l'apprendimento tramite Virtual Reality è più veloce del 400 percento rispetto all'apprendimento in aula.
Un coinvolgimento efficace che, come visto in apertura, non sfugge al mondo dell'advertising, ad ogni livello. Già testate dal mondo della moda, dall'entertainment, ma anche in ambito di team building e ricerca universitaria, le potenzialità del metaverso sono ormai scandagliate da tutte le più grandi aziende, alla ricerca di novità che non servano solo per avvicinare nuovi clienti, ma proprio a coinvolgerli all'interno di una esperienza. Basti pensare all'idea della Disney, che ha già depositato un brevetto per creare attrazioni virtuali all'interno di parchi tematici.
Così, e lo riportiamo giusto a titolo di esempio, anche uno dei più grandi gruppi bancari del mondo, Hsbc, ha deciso di investire nel metaverso attraverso la piattaforma metaverse di TheSandbox. Una strategia che dovrebbe portare l'istituto di credito in particolare a collaborare con i suoi partner sportivi per coinvolgere i fan in ambienti virtuali immersivi. La banca infatti lavora con diverse importanti realtà del mondo dello sportivo, tra le quali la World Rugby Sevens Series e l'Lpga Tour.
Per costruire il suo ambiente virtuale Hsbc ha già acquistato un land in TheSandbox dove creerà esperienze che promettono di coinvolgere gli appassionati di sport, esport e gaming, come spiega Suresh Balaji, Chief Marketing Officer di Hsbc in Asia, secondo il quale "il metaverso ha un grande potenziale per creare nuove esperienze e apre un mondo di nuove opportunità per i nostri clienti attuali e futuri e per le comunità che serviamo".